Crisi energetica

Carburanti, arriva la riduzione delle accise: da oggi 30 cent in meno a litro fino al 20 aprile

Con la pubblicazione del decreto "Ucraina" arriva il taglio dei costi per diesel e benzina. Con l'Iva il risparmio arriva da 25 a 30,5 centesimi al litro. Confermata anche la tassa sugli extra profitti delle compagnie energetiche

Carburanti, arriva la riduzione delle accise: da oggi 30 cent in meno a litro fino al 20 aprile
Ansa
I prezzi dei carburanti in una pompa di benzina

Automobilisti ai blocchi partenza per fare il pieno alla macchina: grazie alla pubblicazione di questa notte in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale e del decreto legge "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” i portafogli degli italiani potranno tirare un primo, timido, sospiro di sollievo. Da oggi scattano le tanto attese riduzioni delle accise sui carburanti e, quindi, del loro prezzo di vendita.  Almeno fino al 20 aprile 2022. Le accise sulla benzina saranno ridotte di 25 centesimo al litro: sommando l'Iva, il risparmio al consumo sarà di 30,5 centesimi al litro.

La riduzione delle accise avrà la durata di 30 giorni ma è previsto che fino al 31 dicembre di quest'anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere ad un decreto legge. Per stabilirle basterà solo con un provvedimento ministeriale.

Il decreto prevede anche una norma finalizzata ad aiutare i lavoratori che usano mezzi propri per arrivare sul luogo di lavoro: i buoni benzina, fino a 200 euro, che i datori di lavoro daranno ai propri dipendenti non concorreranno al reddito, quindi non saranno tassati.

Da oggi 22 marzo e per circa un mese le aliquote accise saranno per la benzina di 478,40 euro per 1.000 litri e, per il diesel, di 367,40 euro per 1.000 litri. L'accisa sulla benzina “pre decreto” ammonta a 72,8 centesimi di euro per ogni litro (la seconda più alta d'Europa) e quella sul gasolio è la più esosa della Ue, 61,7 cent al litro. L'intervento previsto dall'articolo 1 del decreto le farebbe quindi scendere rispettivamente a 47,8 e 36,7 euro al litro. Tradotto: meno 25 centesimi al litro per entrambi i carburanti cui aggiungere l'Iva per un totale di circa 30,5 centesimi in meno al litro. Una stima di risparmio, secondo il Codacons, di circa 15 euro a pieno.

Sono costi che abbiamo visto tutti lievitare giorno dopo giorno sotto i nostri occhi a partire già dall’inizio dell’anno (e come più volte denunciato da varie associazioni di consumatori) per poi arrivare al balzo di quest’ultimo mese dovuto al conflitto Russia – Ucraina. Secondo una delle ultime rilevazioni di Quotidiano energia la media nazionale del gasolio, a ieri, aveva superato “di poco la media nazionale della benzina, posizionandosi sopra i 2,3 euro/l in modalità servito e oltre i 2,2 euro nel self.  Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self - si legge - era salito a 2,217 euro/litro mentre quello medio praticato del diesel self era cresciuto a 2,220 euro/litro (venerdì 2,173)".

L’insieme delle misure varate è del valore complessivo di 4,4 miliardi ed è stato pensato dal governo Draghi per far fronte alla crisi energetica sempre più pressante. 

Si tratta, questo, di uno dei primi passi che il Governo ha anticipato lo scorso 18 marzo. Nel decreto legge è anche previsto il prelievo del 10 % sugli extra profitti delle società energetiche e la alla sterilizzazione degli aumenti di energia per le famiglie sotto i 12mila euro di Isee. Ed è proprio la tassa sugli extraprofitti ad aiutare a finanziare le misure di sostegno all’economia per i 4,4 miliardi totali previsti. Secondo quanto deciso dal decreto la tassa è a carico dei “produttori, distributori, venditori e importatori di energia elettrica e gas e dei soggetti che svolgono attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi”. La base imponibile, come spiega il documento, “è costituita dall’incremento del saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive” nel periodo che va dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 rispetto al saldo del periodo 1° ottobre 2020 – 31 marzo 2021. La tassa sarà pari al 10% se l’incremento è superiore a 5 milioni di euro, mentre sarà considerata “non dovuta” se l’incremento è inferiore al 10%. Le imprese dovranno versare il contributo entro il 30 giugno del 2022. 

L’articolo 37 del decreto legge appena pubblicato prevede un sistema articolato di controlli. Tra questi, l’obbligo per tutte le aziende soggette al contributo di comunicare mensilmente i prezzi di acquisto e di vendita dei loro prodotti all’Antitrust che, in collaborazione con la Guardia di finanza, “potrà intervenire al fine di evitare, a tutela del consumatore, indebite ripercussioni sui prezzi al consumo”. Il sistema di monitoraggio resterà poi in vigore fino al 31 dicembre 2022. 

Ma accontentare tutti non è facile. Se da un lato le associazioni dei consumatori rilevano l’abbassamento di 25 centesimi al litro dei carburanti insufficiente a colmare il salasso di questi primi mesi dell’anno, dall’altro Assopetroli -  Assoenergia, in un tweet, chiedono di disciplinare la gestione delle scorte.
 

La tassa sugli extraprofitti non incontra il favore di Confidustria che ha anche bocciato come deludenti le misure del governo Draghi. “A fronte delle urgenti misure strutturali chieste al Governo sui prezzi energetici Confindustria esprime forti perplessità, nonché delusione” aveva spiegato due giorni fa in un comunicato in cui ha criticato anche “l’indisponibilità ad un taglio strutturale delle accise sui carburanti, la non immediata applicabilità della rateizzazione delle bollette per gli imprese e il prelievo degli extraprofitti sugli operatori” mentre “tutt’altro sarebbe stato un tetto nazionale al prezzo del gas”.
“Non si possono continuare a pagare accise sulla crisi di Suez del 1956 - ha continuato Confindustria -  o sulla ricostruzione dell'alluvione di Firenze del 1966 per limitarsi ad alcuni esempi di un lungo elenco”.

 

Di seguito il testo integrale del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

DECRETO UCRAINA - GAZZETTA UFFICIALE.pdf Download (pdf - 515 KB)