L'allenatore e il suo staff tornati in Italia

De Zerbi: la fuga da Kiev con scorte armate e ore di treno

Fondamentale l'aiuto del presidente Uefa Ceferin e della Figc Gravina

De Zerbi: la fuga da Kiev con scorte armate e ore di treno
ANSA
Ucraina: De Zerbi e suo staff rientrati in Italia

Una decina di ore in treno, scorte armate, un pullman per varcare il confine tra Ucraina e Ungheria. Così, dopo un'odissea lunga un giorno intero, Roberto De Zerbi e gli otto uomini del suo staff sono riusciti a fuggire dall'assedio di Kiev. E a tornare in Italia, grazie a un volo privato messo a disposizione da Rinat Akhmetov, il ricchissimo proprietario dello Shakhtar, la squadra che De Zerbi allena in Ucraina.

Nel racconto fatto a Repubblica, De Zerbi ha rivelato che per arrivare a prendere quel volo a Budapest è servito un piano di fuga strategico, a cui hanno contribuito in maniera determinante Ceferin, presidente Uefa, e la Federcalcio di Gravina: "Le giornate passavano molto lentamente, non dormivamo, c'era chi passava la notte nel bunker, io restavo in camera per capire cosa succedeva fuori ma al primo boato andavo nel bunker. E l'ambasciata italiana non poteva aiutarci".

"In Ucraina tutti ritenevano impossibile un attacco della Russia - ha aggiunto al Corriere della Sera -. Noi qualche domanda in più ce la siamo fatta: quando Putin ha invaso il Donbass, quando in Bielorussia continuavano ad arrivare carrarmati, quando portavano sacche di sangue".

"Quello che ci ha veramente colpito è come si è unito il popolo ucraino. Sta dando una lezione di orgoglio e dignità a tutto l'Occidente".