"Fame d'amore"

Disturbi alimentari, dati allarmanti: aumentati del 40% i casi nei primi sei mesi di pandemia

Istituto Superiore di Sanità: i più colpiti sono i ragazzi "affamati d'amore", tra diete impossibili e abbuffate senza fine

Disturbi alimentari, dati allarmanti: aumentati del 40% i casi nei primi sei mesi di pandemia
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Disturbi alimentari, Giornata nazionale del fiocchetto lilla. Aumentati del 40& i casi durante la pandemia

Adolescenti che all’improvviso iniziano a contare le calorie, affamandosi e sfinendosi di allenamenti. Altri che accumulano di nascosto nei cassetti le confezioni di snack e merendine, altri ancora che, non appena il piatto è pulito, corrono in bagno per liberarsi. Anoressia, bulimia e binge eating sono problemi che, prima di Covid-19, erano già in forte crescita, e non solo fra le ragazze. Gli specialisti segnalavano casi sempre più precoci, anche al di sotto dei 12 anni. Ma con Covid-19 le  cose sono peggiorate. E' la fotografia dell'Istituto Superiore di Sanità secondo cui, questi disturbi rappresentano un problema di salute pubblica in costante crescita nei paesi industrializzati; in Italia coinvolgono circa 3 milioni di persone e rappresentano la prima causa di morte fra gli adolescenti, dopo gli incidenti stradali.

I dati pubblicati in occasione del XI Giornata del “Fiocchetto Lilla” per sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione. L’emergenza Coronavirus ha aggravato ulteriormente la situazione: la Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare stima infatti che gli ultimi 19 mesi hanno registrato un incremento del 40% di nuovi casi e una crescita pari al 50% di richieste di prima visita per i Disturbi del Comportamento Alimentare . Fino a non molti anni fa, di disturbi alimentari non si parlava o se ne parlava poco; si pensava fossero capricci o indicatori di personalità egocentriche e manipolatrici. Oggi tali disturbi sono la punta di un iceberg, un sintomo, certamente molto serio, che accompagna, esprime, un dolore profondo: ansia, paura, insicurezza, senso di fallimento.

 

 

Disordini alimentari, casi in aumento tra i più giovani Pixabay
Disordini alimentari, casi in aumento tra i più giovani

I dati rivelano anche un ulteriore abbassamento dell'età di esordio: il 30% di coloro che soffrono di questi disturbi è sotto i 14 anni e una maggiore diffusione nella popolazione maschile (nella fascia tra i 12 e17 anni comprende il 10%). Intanto il servizio sanitario si sta adeguando ai crescenti bisogni delle famiglie. E' in evoluzione la mappa dell'ISS dedicata ai servizi sui disturbi alimentari, ad oggi sono 108 le strutture accreditate (erano 91 poche settimane fa) su tutto il territorio nazionale (101 del SSN e 7 del privato accreditato):55 centri al Nord (di cui 19 in Emilia Romagna), 18 al Centro Italia e 35 tra Sud e Isole. Risultano in carico al 65% dei Centri censiti quasi 9.000 utenti (8.947), prevalentemente donne 90% rispetto al 10% di uomini. Il58% ha tra i 13 e i 25 anni, il 7% meno di 12. L'anoressia nervosa è rappresentata nel 36,2% dei casi, la bulimia nervosa nel 17,9% e il disturbo di binge eating nel 12,4%. Sono 1.099 i professionisti che lavorano nei centri, tutti formati: soprattutto psicologi (21%), psichiatri o neuropsichiatri infantili (17%), infermieri (14%) e dietisti (11%).