Giornata mondiale del sonno

Disturbi del sonno, ne soffrono 12 milioni di italiani. Cifre raddoppiate con la pandemia

Sono le donne a essere maggiormente colpite, circa il 60% del totale. Il 20% dei casi riguarda invece bambini e ragazzi

Disturbi del sonno, ne soffrono 12 milioni di italiani. Cifre raddoppiate con la pandemia
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Insonnia

Un esercito di persone per cui il momento di andare a letto si trasforma in un incubo. Nella giornata mondiale del sonno i dati che emergono sono preoccupanti.

Gli italiani che soffrono di disturbi del sonno sono 12 milioni. Secondo le ultime rilevazioni dell'Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (AIMS), nel nostro Paese circa 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria. Tra le problematiche più frequenti ci sono: la difficoltà di addormentamento, i risvegli durante la notte e quelli precoci la mattina, la difficoltà di riprendere sonno.

Sono le donne a essere maggiormente interessate, circa il 60% del  totale. Il 20% dei casi riguarda invece bambini e ragazzi. Cifre che sarebbero addirittura raddoppiate nel primo anno della pandemia da Covid, come rileva la Società italiana di Neurologia.

"Numerosi studi che si sono occupati delle conseguenze di Covid-19 - evidenzia il professor Giuseppe Plazzi, direttore del Centro per lo Studio e la Cura dei Disturbi del Sonno dell'Università di Bologna - evidenziano come l'insonnia si posizioni al secondo posto (dopo il disturbo d'ansia) nelle sequele psichiatriche dei pazienti Covid.  Indipendentemente dal background, inoltre, l'insonnia, una volta comparsa tende a divenire una condizione permanente, con tutti i rischi che questo comporta”.

"Un sonno frammentato e disturbato - aggiunge il professor Alfredo Berardelli, presidente della Società italiana di Neurologia -predispone alla deposizione patologica nel cervello di proteine anomale, associate a fenomeni neurodegenerativi, all'infiammazione, all'arteriosclerosi. Riconoscere, quindi, un disturbo del sonno che ne comprometta qualità e durata consente un tempestivo trattamento che eviterà anche pericolose conseguenze diurne quali disturbi dell'umore, cognitivi, di attenzione e sonnolenza".