Al doppio vertice Nato-G7

Draghi da Bruxelles: "La richiesta di pagare il gas in rubli è una violazione contrattuale"

Il premier, incontrando i capi di stato e di governo, dopo il summit con i partner dell'Alleanza atlantica, ha insistito su diversificazione energetica, nuove sanzioni per la Russia ma soprattutto sull'urgenza di ricercare la pace a tutti i costi

Draghi da Bruxelles: "La richiesta di pagare il gas in rubli è una violazione contrattuale"
ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI
Il premier Mario Draghi al vertice di Bruxelles

Sia nel vertice Nato che del G7 si è “mostrata un'unità straordinaria degli alleati nel condannare l'aggressione dell'Ucraina”. Parla da Bruxelles, il premier Mario Draghi, a margine dei lavori che impegnano da stamattina i leader occidentali riuniti nell’Alleanza atlantica e nel gruppo delle sette potenze mondiali più industrializzate. Nel ribadire il no a un coinvolgimento della Nato o dell’Unione europea in una no-fly zone, nonostante le ripetute richieste del presidente Zelensky, il presidente del Consiglio ha chiarito che la posizione dell’Italia e dei suoi partner è di appoggio e sostegno a Kiev e alle altre città dell’Ucraina che stanno combattendo l’invasore russo.

Una situazione, quella ucraina, che anche dal punto di vista umanitario è drammatica: “I numeri dei profughi stanno crescendo in modo impressionante – spiega il premier, – da noi circa 70 mila, in Polonia milioni, in Romania tre/quattrocentomila. Il dramma umanitario deve essere affrontato al livello non solo europeo ma mondiale, in sede Onu”.

Sugli altri temi al centro del vertice euroatlantico, poi, Draghi ha chiarito che “si è discusso di sicurezza energetica e agroalimentare”. Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “Il mercato del gas funziona male, i prezzi sono speculativi, servono misure, ma di misure specifiche non si è discusso". In linea di massima, spiega ancora il premier, quello che si sta perseguendo è una completa “indipendenza dal gas russo”, l’Unione europea “vuole diventare indipendente” dalle risorse energetiche fornite da Mosca. Su come perseguire questo obiettivo, il capo del governo italiano ha parlato di un “terzo pilastro”, “l’aiuto che deve venire da Canada, Usa e grandi produttori di gas liquido”. Sulla proposta avanzata dal capo del Cremlino, di pagare il gas russo in rubli, Draghi ha chiosato: “È una violazione contrattuale”.

C'è poi la disponibilità a “inasprire le sanzioni, se necessario. Le sanzioni hanno effetti straordinari sull'economia russa”, che è “indebolita” e sta subendo pesanti conseguenze dalle decisioni economiche prese in Europa e America contro Putin. “Non c'è stata – ha proseguito Mario Draghi – nessuna condanna della Cina, anzi c'è la speranza che contribuisca al processo di pace”.

Il presidente del Consiglio, a margine del Vertice Nato, ha anche incontrato il presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Nel corso del colloquio sono stati affrontati, oltre alla crisi in Ucraina, gli sviluppi della situazione nel Mediterraneo, con particolare attenzione alla Libia.