Elezioni presidenziali

Finisce l'era di Moon Jae-in. La Corea del Sud sceglie il presidente

In corsa Lee (Dem) e Yoon (conservatori). 44 milioni gli elettori iscritti nelle liste

Finisce l'era di Moon Jae-in. La Corea del Sud sceglie il presidente
Ap Photo/GettyImages
Yoon Suk-yeol - Lee Jae-myung

Mentre il mondo è col fiato sospeso per la guerra in Ucraina, la Corea del Sud si trova a un bivio importante della sua recente storia politica: il 9 marzo va al voto per scegliere il nuovo presidente.

Si chiude l'era di Moon Jae-in, il presidente progressista che ha acceso negli anni scorsi grandi speranze di chiudere lo storico conflitto con la Corea del Nord. Moon lascia un paese vincente sotto l'aspetto del soft-power, ma con un'economia che, seppure in crescita, si traduce in un costo della vita alto per i normali cittadini, in affanno a causa della pandemia Covid-19, gestita meglio di molti altri paesi, ma con ricadute piuttosto pesanti.

Le elezioni si sono ridotte a una resa dei conti tra il candidato liberale al governo del Partito Democratico, Lee Jae-myung, e il suo rivale dell'opposizione conservatrice, Yoon Suk-Yeol, del People Power Party. Entrambi sono stati criticati per non aver presentato progetti a lungo termine su come guidare la Corea del Sud, decima economia mondiale.

Il candidato conservatore, Yoon Suk-yeol, è in vantaggio con il 41,6% delle preferenze sul candidato sostenuto da Moon, Lee Jae-myung al 39,1%. secondo i dati di Realmeter. Su questo certo pesa il fatto che su Yoon è confluita la campagna del terzo candidato Ahn Cheol-soo, ai sondaggi al 7,7 per cento.

A spingere al voto per i conservatori, ci sarebbe una volontà di cambiamento al potere dopo gli anni di Moon. Certo è che chiunque vinca le elezioni presidenziali dovrà affrontare una serie di problemi importanti, tra cui l'aumento vertiginoso dei prezzi delle case e un popolo sempre più diviso da linee ideologiche, generazionali e di genere. Senza contare le minacce della Corea del Nord che ha ripreso il lancio di missili e, pare - da immagini satellitari - anche le attività nel sito di test nucleare Punggye-ri, nel nord-est del paese, chiuso prima del vertice tra Kim Jong-un e l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Secondo gli osservatori, gli elettori voteranno per chi fornirà loro maggiori garanzie economiche. L'economia del Paese ha registrato il suo tasso di crescita più alto in 11 anni proprio nel 2021. Consumi e esportazioni si sono ripresi dopo il crollo della pandemia. Tuttavia, mentre alcune società hanno realizzato profitti record, altrettanto non è accaduto per molte piccole imprese.

Corea del Sud, Candidati alle presidenziali Ap
Corea del Sud, Candidati alle presidenziali

Chi è Yoon Suk-yeol

Il candidato del People Power Party ha puntato tutto sul suo passato di ex procuratore, spesso al centro di aggressive inchieste contro la corruzione (tema scottante, costato il posto qualche anno fa alla presidente Park Geun-hye). Ed è intervenuto anche su una questione tanto "divisiva" quanto generazionale schierandosi a sostegno dell'antifemminismo, ossia di quei movimenti che stanno sempre più prendendo piede nel paese secondo cui si sta creando una "cospirazione tra femministe, governo e aziende". Movimenti che, secondo il New York Times, sono tali da influire sull'agenda politica. Si è impegnato anche ad abolire il ministero delle pari opportunità, sottolineando come le politiche di genere abbiano giocato un ruolo smisurato nella rinascita dei conservatori. L’Hankyoreh, giornale sudcoreano progressista, lo ha criticato per questa campagna elettorale concentrata sulla “gender war”.

Yoon Suk-yeol, 61 anni, ha poi sviluppato un avatar digitale con lo scopo di attrarre gli elettori più giovani. Da quando ha debuttato, il 1 gennaio, l'avatar che si chiama 'AI Yoon' (AI sta per intelligenza artificiale) ha attirato milioni di visualizzazioni e decine di migliaia di persone si collegano con lui per porre le loro domande. E' la prima volta al mondo che un deepfake, cioè un video generato artificialmente, è... ufficiale.

Per quanto riguarda gli altri punti del programma politico, Yoon sembra orientato al mercato, con una predilezione, per esempio, per la creazione di posti di lavoro guidata dal settore privato piuttosto che i progetti del governo. Dice che intende ridurre la burocrazia per le aziende e deregolamentare il settore degli asset virtuali. Ha proposto di destinare 40 miliardi di dollari per aiutare i piccoli commercianti e i lavoratori autonomi colpiti dalla pandemia e che abbasserà le plusvalenze e le tasse sulla proprietà per aumentare le transazioni immobiliari. Ha promesso di aumentare la soglia fiscale per gli investimenti in criptovalute dagli attuali 2,5 milioni di won a 50 milioni di won.

Uno dei suoi cavalli di battaglia resta la politica sulle case: vuole creare almeno 2,5 milioni di abitazioni nei prossimi cinque anni, di cui 500.000 nella capitale Seoul.

Sulla Corea del Nord, ha detto che cercherà di riavviare i colloqui e elaborare una tabella di marcia con benefici significativi e rapidi per Pyongyang se intraprende azioni concrete per la denuclearizzazione. Ma ha anche parlato di rafforzare la deterrenza militare e i legami con gli Stati Uniti e sostiene che gli attacchi preventivi potrebbero essere l'unico modo per contrastare i nuovi missili ipersonici del Nord.

Corea del Sud, Yoon Suk-yeol JUNG YEON-JE/AFP via Getty Images
Corea del Sud, Yoon Suk-yeol

Chi è Lee Jae-myung

A differenza di Yoon Suk-yeol, il candidato del Partito Democratico, formazione politica del capo dello Stato uscente Moon Jae-in, è un politico di professione. E' stato governatore della regione in cui si trova la capitale, Seoul, e ha conquistato consensi per la gestione aggressiva della pandemia di Covid-19 e per la campagna sul reddito minimo universale. Questa in particolare gli è valsa l'epiteto di "populista" e la diffidenza della sua compagine politica che teme un'emorragia di elettori moderati. Famoso per la sua irruenza, è soprannominato anche "Cider", parola usata in coreano per le bibite frizzanti.

Ha anche preso le distanze dal suo predecessore su un tema cruciale, come quello della casa: in Corea del Sud negli anni di Moon i prezzi delle case sono schizzati verso l'alto ed è diventato impossibile per le famiglie della classe media acquistare un'abitazione.

Figlio di un netturbino, si è fatto letteralmente da solo, lavorando nelle fabbriche e studiando sodo per accedere alla prestigiosa Università di Legge di Seoul. Ha detto che sotto la sua guida la Corea del Sud “supererà il Giappone, aggancerà gli altri Paesi avanzati e giungerà finalmente a guidare il mondo”.

I nodi principale del suo programma politico sono una politica fiscale espansiva e un reddito di base universale di 1 milione di won ($ 800) all'anno per ogni individuo. Ha promesso regole più severe per contrastare gli acquisti speculativi delle case e ha affermato che introdurrà la tassa sulla proprietà terriera per impedire tali transazioni. Ha anche promesso di fornire più di 3 milioni di nuove case nei prossimi cinque anni, il 30% delle quali andranno alle giovani generazioni con prezzi fino alla metà degli attuali.

Sulla Corea del Nord, ha detto che tenterà di rilanciare la diplomazia e trovare un modo pragmatico per affrontare la questione. Pert esempio condizionando l'allentamento delle sanzioni a una progressiva denuclearizzazione da parte del Nord. Per quanto riguarda la Cina, sostiene che mantenere buoni rapporti non significa venire meno all'alleanza decennale di Seoul con Washington. Sul Giappone, dice che continuerà un approccio "a doppio binario" per separare le controversie storiche e territoriali dalla cooperazione sociale ed economica.

Infine, per quanto riguarda le questioni di genere si è opposto alla richiesta del suo rivale di abolire il ministero per la parità di genere.

Corea del Sud, Lee Jae-myung JUNG YEON-JE/AFP via Getty Images
Corea del Sud, Lee Jae-myung

Il voto

Il presidente eletto entra in carica il 10 maggio per un solo mandato di cinque anni. Votano circa 44 milioni di cittadini sudcoreani di età pari o superiore a 18 anni, su una popolazione di circa 52 milioni di persone. Circa 16 milioni hanno già votato la scorsa settimana. I seggi elettorali sono aperti dalle 6 del mattino alle 19:30.