Gli Usa sulla repressione dei Rohingya in Myanmar: "È genocidio"

Lo ha dichiarato Antony Blinken nel suo intervento al Memoriale dell'Olocausto a Washington ribadendo anche le accuse di genocidio alla Cina

Gli Usa sulla repressione dei Rohingya in Myanmar: "È genocidio"
Ansa
Blinken, da militari birmani genocidio contro Rohingya

Per gli Stati Uniti "la repressione della giunta militare della Birmania contro la minoranza dei Rohingya è genocidio". Lo ha dichiarato Antony Blinken nel suo intervento al Memoriale dell'Olocausto a Washington ribadendo anche le accuse di genocidio alla Cina contro gli uiguri, la minoranza musulmana nello Xinjiang.

Washington ha in precedenza inflitto pesanti sanzioni al Paese. Centinaia di migliaia di musulmani Rohingya sono fuggiti dalla Birmania a maggioranza buddista dal 2017 dopo la repressione militare che è ora al centro di un procedimento per genocidio presso la Corte penale internazionale dell'Aja. Il procedimento contro la Birmania alla Corte internazionale di giustizia si è complicato in seguito al colpo di stato militare che ha rovesciato Aung San Suu Kyi e il suo governo civile, scatenando proteste di massa e una repressione sanguinosa.
Il premio Nobel per la pace, San Suu Kyi, molto criticata dai gruppi per i diritti umani per il suo coinvolgimento nel caso Rohingya, è ora agli arresti domiciliari e sotto processo. Circa 850.000 Rohingya sono in campi nel vicino Bangladesh, mentre altri 600.000 rimangono nello stato di Rakhine, nel sud-ovest della Birmania.