Ottavo giorno di conflitto

Kiev: concordata una tregua per corridoi umanitari. Putin insiste: "Russi e ucraini un solo popolo"

Putin: siamo in guerra con i neonazisti. Zelensky chiede una “no fly zone” sull’Ucraina. Forze russe a Kherson: coprifuoco e severe restrizioni. La Farnesina chiede agli italiani in Ucraina di "lasciare immediatamente il Paese"

Kiev: concordata una tregua per corridoi umanitari. Putin insiste: "Russi e ucraini un solo popolo"
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Irpin, Ucraina

Si è concluso il secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina: il governo ucraino fa sapere che è stata raggiunta un'intesa sul cessate il fuoco temporaneo per permettere corridoi umanitari. Lo ha riferito il consigliere di Zelensky, Podolyak, secondo quanto riporta la Tass.

Le evacuazioni dei civili in Ucraina saranno coordinate dai ministeri della Difesa di Mosca e Kiev. Lo ha detto uno dei negoziatori di Mosca, Leonid Slutsky, presidente della commissione Esteri della Duma, citato dalla Tass

L'Ucraina e la Russia hanno concordato di tenere presto un terzo round di colloqui, secondo quanto affermato dal capo negoziatore di Kiev, citato dalla Tass. Il prossimo incontro per cercare una soluzione alla crisi si terrà in Bielorussia, già all'inizio della prossima settimana.  

"Purtroppo non sono stati raggiunti i risultati che l'Ucraina voleva. È stata presa solo una decisione sull'organizzazione dei corridoi umanitari", ha scritto su Twitter il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, al termine dei negoziati con la Russia.

Il capo negoziatore di Mosca, invece, fa sapere che "le posizioni della Russia e dell'Ucraina sono chiare. Un accordo è stato raggiunto su alcune delle questioni sollevate". Vladimir Medinsky ha precisato che sono state discusse questioni umanitarie e militari e una possibile futura soluzione politica al conflitto.

Durante i negoziati la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva affermato che la Russia "è disponibile a continuare a negoziare con l'Ucraina per evitare ulteriori spargimenti di sangue".

Putin: "Russi e ucraini sono un unico popolo"

Putin fa sentire la sua voce parlando alla tv russa: "Non rinuncerò mai alla convinzione che russi e ucraini sono un unico popolo". Ha dichiarato il presidente russo che poi ha elogiato i suoi militari. "I militari russi stanno combattendo per noi, per la Russia, per la pace, il Donbass e la denazificazione dell'Ucraina". Putin ha annunciato che alle famiglie dei caduti saranno dati "7 milioni di rubli e una diaria mensile" e vi saranno forme di assistenza e risarcimento per i feriti.

"L'operazione militare speciale della Russia in Ucraina sta andando secondo i piani", ha affermato, sottolineando che distruggerà "l'anti Russia" creata dall'Occidente. "Nessuno può minacciare la Russia, neanche con le armi nucleari".

E sulla strage dei civili: "Ci stiamo preoccupando di fare tutto il possibile per evitare vittime civili, sto parlando anche dei cittadini ucraini". "Al ministero dell'Interno ucraino sono tutti neonazisti che insabbiano le prove sul fatto che usano civili come scudi umani". "Sono i nazisti che combattono in questo modo, che usano questi metodi brutali", ha aggiunto. "In Ucraina stiamo combattendo i neonazisti, che hanno mercenari stranieri, alcuni vengono dal Medio Oriente e usano i civili come scudi umani".

Aperta linea di comunicazione Usa-Russia per evitare scontri

Il Pentagono "crea una linea di comunicazione" dedicata con la Russia llo scopo di evitare qualsiasi "errore di valutazione" e una possibile escalation tra le forze armate dei due Paesi intorno all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass e lo ha riferito anche la Nbc, sottolineando che gli Stati Uniti non hanno ancora asset militari all'interno o nei cieli dell'ex repubblica sovietica.

Nuove sanzioni di Usa e Regno Unito contro gli oligarchi, c'è anche il portavoce di Putin

Nuova ondata di sanzioni degli Usa contro la Russia per l'invasione in Ucraina. Nel mirino finiscono il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ma anche diversi oligarchi, fra i quali Alisher Usmanov, Nikolay Tokarev, Boris Rotenberg, Arkady Rotenberg, Sergey Chemezov, Igor Shuvalov e Yevgeny Prigozhin. Le sanzioni riguardano anche le loro famiglie. "Questi individui e le loro famiglie saranno tagliati fuori dal sistema finanziario americano, i loro asset saranno congelati e le loro proprietà bloccate", afferma la Casa Bianca.

Il governo britannico di Boris Johnson ha allargato le sanzioni all'oligarca di origine uzbeka Aliser Usmanov, considerato fra gli uomini d'affari più ricchi della Russia, e dell'ex vicepremier Igor Shuvalov. Usmanov, re dei fertilizzanti con interessi in svariati settori di business, è stato azionista importante della squadra di calcio dell'Arsenal e, fino a ieri, sponsor di riferimento dell'Everton. Possiede inoltre lussuose proprietà a Londra, al pari di Shuvalov e di sua moglie, come altrove nel Regno Unito.

Di Maio: "Non siamo in guerra con Putin, ma sostegno a Kiev per difendersi"

"Non siamo in guerra con Putin, sosteniamo il popolo, l'esercito e le istituzioni ucraini che hanno il diritto di difendersi". È quanto ha risposto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio intervistato su La 7. "Dobbiamo continuare a sostenere Zelensky. Deve avere tutto il nostro supporto e anche il supporto militare che ha avuto grazie all'ultimo decreto che abbiamo approvato in consiglio dei ministri e che ci permette di aiutare il suo esercito ad esercitare il suo diritto di difendersi".

"Il fatto che ci siano colloqui in corso tra le due parti e che ci sia anche un tentativo di mediazione dell'Ue attraverso la presidenza di turno rappresentata oggi da Macron è una strada che non dobbiamo smettere di percorrere". "Non abbiamo finito con le sanzioni" contro la Russia, "l'alternativa alle sanzioni è una guerra a livello continentale che noi non vogliamo". "Il piccolissimo accordo sui corridoi umanitari" raggiunto oggi ai colloqui a Brest tra russi e ucraini "è frutto del fatto che stiamo danneggiando pesantemente l'economia russa" con le sanzioni imposte dall'Occidente.

"Non voglio rivolgere offese personali a nessuno però la guerra di Putin in Ucraina è atroce e va fermata portando al tavolo le parti e trovando una soluzione di pace, con la diplomazia". "Ogni sera facciamo una riunione in cui, attraverso il nostro bravissimo ambasciatore in Ucraina Zazo, contiamo i morti, vediamo le famiglie ucraine sotto le bombe, immagini che non vedevamo da 80 anni in Europa".

La Farnesina agli italiani: "Lasciate immediatamente l'Ucraina"

Il ministero degli Esteri italiano rinnova la raccomandazione: "Ai connazionali rimasti in Ucraina si rinnova la raccomandazione a lasciare immediatamente il Paese con i mezzi disponibili".

Zelensky chiede una “no fly zone” sull’Ucraina

Il Presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato un nuovo videomessaggio dal suo bunker. "Per noi è importante introdurre una no-fly zone" in Ucraina, ha detto. "Se l'Ucraina cade, la Russia si prenderà i Paesi Baltici e l'Europa orientale", denuncia. Le sanzioni introdotte contro la Russia, ha precisato, "sono serie" e sono "un buon inizio". "Siamo grati ai Paesi per le forniture di armi - ha aggiunto -, ma forse è troppo tardi, c'è stata una finestra di tempo in cui chiedevamo aiuto ma questa finestra è costata la vita a tanti ucraini". Il Presidente ha poi aggiunto di temere "per la vita dei miei famigliari". Intanto chiede di parlare direttamente con Vladimir Putin, giudicando un confronto con il presidente russo come "l'unico modo per fermare la guerra". Zelensky in conferenza stampa ha poi lanciato un appello all'Occidente chiedendo che mandi aerei all'Ucraina. "Se non siete nelle condizioni di chiudere lo spazio aereo, allora datemi aerei", ha affermato.

Pesanti bombardamenti su Sumy, si prepara l'evacuazione della regione

Pesanti bombardamenti sulla regione di Sumy hanno lasciato i civili senza acqua, elettricità e riscaldamento. Lo si legge in un tweet del Kyiv Independent, secondo cui il governatore di Sumy Dmytro Zhyvytskyi ha riferito che si sta preparando un'evacuazione della regione.

Nell'ottavo giorno di guerra in Ucraina il ministero della Difesa russo ha annunciato delle "pause" nelle operazioni dell'esercito, per favorire l'evacuazione dei civili attraverso corridoi umanitari. "Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento", ha detto il titolare della Difesa russo, secondo quanto riporta l'Interfax. Notizia che viene confermata in questi momenti: le autorità russe comunicano che verranno aiutati coloro che lasceranno il paese. Nel frattempo, l'esercito di Mosca accusa quello ucraino di usare i civili come "scudi umani".

Von der Leyen: più di 40 i Paesi allineati a sanzioni contro Mosca

"Finora più di 40 Stati in tutto il mondo si sono allineati completamente alle sanzioni" imposte dall'Ue contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa nel corso della sua visita in Slovacchia. I tre pacchetti di sanzioni introdotte dall'Ue contro Mosca hanno "un impatto massiccio sull'economia russa", aggiunge Von der Leyen, spiegando che verranno prese "ulteriori misure se la situazione dovesse peggiorare".

L'appello della Santa Sede all'Onu: stop ostilità, apriamo i corridoi umanitari

Immediata cessazione delle ostilità, un ritorno alla diplomazia e al dialogo e l'apertura dei corridoi umanitari. È questa, in sintesi, la richiesta della Santa Sede contenuta in due dichiarazioni dell'arcivescovo Gabriele Giordano Caccia, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, intervenuto al "Joint Launch of the Humanitarian Flash Appeal and the Regional Refugee Response Plan for Ukraine", e all'11esima sessione speciale d'emergenza dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York. Monsignor Caccia, riferisce l'Osservatore Romano, ha ricordato l'appello di domenica scorsa di Papa Francesco che, oltre a esprimere vicinanza a quanti soffrono a causa del conflitto, ha chiesto con urgenza di aprire corridoi umanitari per le persone in fuga.

Lavrov: pronti a parlare ma la demilitarizzazione sarà completata

"Sono sicuro che si troverà la soluzione alla crisi intorno all'Ucraina, le condizioni della Russia sono minime". Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergey Lavrov in un colloquio con la stampa straniera a Mosca. Tuttavia, secondo Lavrov, "Mosca non può consentire minacce di attacco diretto alla Russia provenienti dall'Ucraina", per questo "l'operazione speciale" in corso sul suo territorio sarà portata a termine. "Siamo pronti a parlare - ha detto Lavrov - ma continueremo la nostra operazione, perché non possiamo permettere all'Ucraina di mantenere le infrastrutture che minacciano la sicurezza della Federazione Russa: la demilitarizzazione sarà portata a termine nel senso che le infrastrutture e le armi che ci minacciano saranno distrutte".

Sul terreno

Intanto proseguono le azioni militari: un funzionario del Pentagono ha fatto sapere che la Russia ha lanciato "più di 480 missili" dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Le forze russe hanno mostrato una "tendenza a colpire obiettivi civili di proposito", riferiscono fonti del Pentagono, che nei giorni scorsi avevano detto che non si poteva stabilire se i raid contro obiettivi civili fossero intenzionali o no. A sostegno di questa tesi, viene citato "il bombardamento della torre della tv e di altre aree residenziali". Le fonti sottolineando che "negli ultimi giorni" i raid russi si "sono fatti geograficamente più vicini ai centri abitati, con i bombardamenti aumentati". "E' chiaro - concludono - che stanno cercando di indebolire le strutture del governo che si trovano in queste aree residenziali".

Nella scorsa notte, forti esplosioni sono state udite a Kiev e in altre città dell'Ucraina. Secondo la Bbc, almeno quattro esplosioni si sono registrate intorno alle 3.00 ora locale nella capitale, ma non è chiaro quali fossero gli obiettivi né se ci siano persone colpite. Così a Kiev nella notte sono tornate a suonare le sirene antiaeree con gli abitanti invitati a mettersi al riparo, come ha riportato l'agenzia Unian. I media locali hanno anche riferito di combattimenti alla periferia di Kiev. "Il nemico sta cercando di sfondare", ha scritto nelle scorse ore su Telegram il sindaco Vitali Klitschko.

Le forze russe si stanno dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco. Secondo fonti dell'intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi in attesa dell'arrivo delle truppe di terra per lanciare l'attacco dal mare. Le autorità di Odessa - secondo le stesse fonti - hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco. Ed è di questi minuti la notizia che una nave mercantile estone è affondata al largo del porto della città dopo un'esplosione. Due membri dell'equipaggio della nave sono riusciti a mettersi in salvo su una scialuppa, mentre gli altri quattro sono dispersi.

Le forze russe occupano l'area vicino a Zaporizhzhia, la maggiore centrale nucleare dell'Ucraina e dell'Europa, vicina alla località di Enerhodar. La "situazione è molto delicata" al momento e "tutto può accadere", ha detto il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare, Rafel Mariano Grossi, in un'intervista a Bloomberg Tv.

Il sito ucraino Kyiv Independent riferisce che sei adulti e due bambini sono stati uccisi in un edificio residenziale a seguito di un attacco alla città di Izyum, nel distretto di Kharkiv. Un deposito petrolifero nella città di Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale, è stato colpito da un bombardamento durante un attacco aereo, secondo quanto riferito dal Servizio statale per le emergenze di Kiev. Lo riporta la Cnn sottolineando che le foto di Chernihiv mostrano nuvole di denso fumo nero, con i vigili del fuoco e gli operatori di emergenza al lavoro. Ed è salito a 33 il bilancio dei civili uccisi nell'attacco russo a Chernihiv, come riferiscono i servizi di emergenza ucraini, citato dal Kyiv Independent. I feriti sono 18.

Funzionari ucraini hanno confermato la presenza dell'esercito russo a Kherson, al momento la città più grande conquistata dalle forze russe dall'inizio dell'invasione. Il sindaco Igor Kolykhaiev ha annunciato con un post Facebook di aver discusso con "ospiti armati" in un edificio dell'amministrazione, senza nominare le truppe russe. "Non avevamo armi e non eravamo aggressivi. Abbiamo dimostrato che stiamo lavorando per mettere in sicurezza la città e cercando di affrontare le conseguenze dell'invasione". Kolykhaiev ha concordato con gli occupanti alcune severe restrizioni nella città meridionale dell'Ucraina, riporta il Kyiv Independent. Coprifuoco dalle 20 alle 6 di mattina, circolazione delle auto solo nelle ore diurne, ingresso in città consentito solo per rifornimenti di medicine e alimentari. I cittadini inoltre possono camminare per le strade da soli o in gruppi di due e sono obbligati a fermarsi su richiesta. Il sindaco ha chiesto alla gente di non affrontare le forze russe.

Le forze armate ucraine fanno sapere che la città di Mariupol resta sotto il loro controllo, dopo che i russi "senza successo" avevano tentato di conquistarla. Lo scrive la Bbc. La città - considerata un punto chiave dagli invasori, visto che consentirebbe il collegamento tra le truppe russe che avanzano da sud e da est - ha subito pesanti bombardamenti. "Siamo distrutti come nazione. Questo è il genocidio del popolo ucraino", sottolinea in una nota il municipio di Mariupol denunciando i costanti bombardamenti sulle infrastrutture civili che hanno lasciato senza acqua, riscaldamento o elettricità la città portuale dove non è possibile portare rifornimenti o evacuare le persone. "Stanno mettendo a rischio le scorte di cibo, mettendoci in trappola, come nella vecchia Leningrado", ha affermato il consiglio comunale, nella nota riportata dai media internazionali, sottolineando che si cerca di creare un corridoio umanitario.

Secondo un comunicato delle forze ucraine, l'offensiva russa continua nella zona di Kiev, in particolare nei centri di Vyshgorod, a nord della capitale, a Fastiv (sudovest) e Obukhiv (sud).

Respinte le voci sulla partecipazione delle truppe bielorusse in Ucraina

Intanto arriva la smentita da parte del commissario militare della regione di Gomel, Andrei Krivonosov, sulla partecipazione delle truppe bielorusse all'operazione militare in Ucraina. "A seguito delle domande ricevute dai commissariati militari sul fatto che i militari bielorussi stiano prendendo parte alle ostilità al di fuori della Bielorussia, rispondo: il personale della guarnigione di Gomel si trova nelle basi", ha spiegato Krivonosov, riferisce Interfax, citando i media bielorussi. Ieri il suo omologo nella regione di Brest, Oleg Konovalov, aveva respinto le voci su un'imminente mobilitazione in Ucraina. "Le nostre unità militari non sono in allerta, praticamente tutte sono alle loro basi, tranne diverse unità che assistono gli organi del servizio di guardia di frontiera", ha detto.

Sul tema si è espresso anche un funzionario del Pentagono citato da alcune fonti, secondo il quale non ci sono indicazioni a questo punto che le forze armate bielorusse stiano entrando in Ucraina. "Continuiamo a fornire all'Ucraina intelligence e informazioni", ha precisato.

Intelligence britannica: russi a 30 km da Kiev, Kharkiv non è caduta

Il ministero della Difesa britannico ritiene che l'avanzata russa su Kiev venga ritardata da un concorso di cause tra le quali la "ferma resistenza ucraina, i guasti meccanici e la congestione" dell'enorme numero di veicoli coinvolti su una strada insufficientemente agibile. In questo modo, la colonna russa "rimane a più di 30 km dal centro della città". Come recita l'ultimo rapporto dell'intelligence di Londra, "la colonna ha fatto pochi progressi apprezzabili in oltre tre giorni". Sul resto del territorio, "nonostante i pesanti bombardamenti russi, le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimangono in mano ucraina. Alcune forze russe sono entrate nella città di Kherson ma la situazione militare rimane poco chiara".

Esercito di Kiev: truppe russe in affanno

Sulla pagina Facebook dello Stato maggiore ucraino è possibile informarsi sullo stato delle operazioni militari nel paese invaso dalla truppe di Mosca. Stando a quanto viene riferito dalle forze armate di Kiev, le truppe russe "non hanno avuto successo in quasi tutte le direzioni in cui stavano avanzando". I russi inoltre sarebbero in affanno anche a causa della mancanza di approvvigionamenti, equipaggiamento e uomini da sostituire a quelli morti, feriti e prigionieri.

Russia, nuovo missile intercontinentale Sarmat per forze nucleari

Intanto il capo dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha fatto sapere che "il nuovo missile balistico intercontinentale 'Sarmat' garantirà la sicurezza della Russia per i decenni a venire: quest'anno entrerà a far parte delle forze nucleari strategiche della Russia". La notizia è stata riportata dall'ente spaziale russo sul suo profilo Twitter.

Secondo il governo ucraino, finora ci sarebbero almeno 2.000 vittime civili. Almeno 277 quelle accertate dall'Onu, che parla di un milione di profughi.