È accaduto questa mattina a Ginevra

Il ministro degli Esteri russo parla alla Conferenza sul disarmo, i diplomatici abbandonano la sala

Sergey Lavrov non era presente, il suo un discorso registrato. Così, quando è partito il videomessaggio molte delegazioni, tra cui l’Ucraina e diversi Paesi occidentali, hanno boicottato l’intervento

Il ministro degli Esteri russo parla alla Conferenza sul disarmo, i diplomatici abbandonano la sala
AP
Ambasciatori e diplomatici lasciano la stanza mentre il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov (sullo schermo) si rivolge con un videomessaggio preregistrato alla Conferenza sul disarmo a Ginevra, Svizzera

Nel momento in cui è partito il suo videomessaggio, ambasciatori e diplomatici hanno abbandonato la stanza. È accaduto questa mattina alla Conferenza sul disarmo a Ginevra. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, non era presente, il suo un discoro registrato.

Così, quando è partito il video, molte delegazioni, tra cui l’Ucraina e diversi Paesi occidentali, hanno boicottato l’intervento: si sono alzati e hanno lasciato la sala in segno di protesta contro l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.


Lavrov ha giustificato la sua assenza dicendo che non poteva essere personalmente in Svizzera a causa delle “sanzioni anti-russe” che gli vietano di sorvolare l’Unione europea.

Il regime di Kiev cospira per sviluppare il suo arsenale atomico, è una minaccia alla sicurezza internazionale, ha detto il ministro degli Esteri russo nel videomessaggio, come riferisce la Tass.

“Stiamo lavorando per evitare l’emergere di armi nucleari in Ucraina”, ha aggiunto Larov, scrive la Tass.

“È giunto il momento di portare a casa le armi nucleari statunitensi e smantellare completamente le infrastrutture ad esse collegate in Europa”, ha ribadito Lavrov.    

Sergei Lavrov - videomessaggio preregistrato alla Conferenza sul disarmo a Ginevra, Svizzera Getty
Sergei Lavrov - videomessaggio preregistrato alla Conferenza sul disarmo a Ginevra, Svizzera

“Per noi è inaccettabile che, contrariamente alle disposizioni fondamentali del Trattato di non proliferazione, le armi nucleari statunitensi siano ancora dislocate sul territorio di alcuni Paesi europei”, ha detto.

“Il governo neonazista che controlla Kiev – ha aggiunto - non è quello che rappresenta il popolo ucraino”.

L’Ucraina deve capire che è necessario evitare di ripetere la storia con gli Accordi di Minsk, ha ancora detto Lavrov, commentando i colloqui di ieri in Bielorussia tra le delegazioni di Russia e Ucraina.

Secondo Lavrov, l’Occidente non ha ancora dimostrato la propria volontà di fornire alla Russia garanzie di sicurezza a lungo termine giuridicamente vincolanti, in particolare per abbandonare l’ulteriore espansione della Nato, compreso il ritiro della Dichiarazione del Vertice di Bucarest che stabilisce che l’Ucraina e la Georgia diventeranno membri dell’Alleanza atlantica.

I diplomatici di numerosi Paesi e l’ambasciatore ucraino che hanno boicottato l’intervento virtuale del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, alla Conferenza sul disarmo a Ginevra, sono “ipocriti”, ha denunciato la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova, sottolineando che gli stessi diplomatici avrebbero dovuto lasciare la sala anche durante l’intervento della delegazione ucraina, “il cui regime ha ucciso civili nel Donbass”.   

“Ipocriti e ipocriti il cui silenzio criminale ha provocato il conflitto”, ha aggiunto, citata da Ria Novosti.