Non mostrare più il green pass per prendere il caffè, vedere il volto dell'insegnante che spiega la lezione, sorridere al collega dall'altra parte della scrivania. Da oggi questo è possibile in Francia. Dopo due anni di Covid, il Paese toglie le principali restrizioni sanitarie introdotte per contrastare la pandemia: dal “super green pass” all'obbligo di mascherine al chiuso - mentre all'aperto era già stato tolto all'inizio di febbraio.
Il governo non ha fatto dunque un passo indietro nonostante il numero di casi positivi sia in salita: la media degli ultimi sette giorni è stata di 65.250 casi, contro i 50.646 di una settimana fa. Dal 12 marzo è stata avviata in Francia la somministrazione della quarta dose di vaccino "a chi ha da 80 anni in su e ha ricevuto la terza dose da oltre 3 mesi".
Restano gli appelli alla prudenza, soprattutto per i più fragili e le fasce di età più avanzata, e alcune eccezioni: la mascherina resta obbligatoria sui trasporti pubblici e negli ospedali.
Invece in scuole, cinema, teatri, ristoranti, negozi, supermercati, l'obbligo di mascherina non esiste più e nessuno può più chiedere all'ingresso di esibire il green pass. I datori di lavoro possono, autonomamente, decidere di imporlo ai loro dipendenti e il ministero dell'Educazione raccomanda la mascherina ai "contatti positivi, al chiuso, fino a 7 giorni dopo la dichiarazione del caso" originario.
Insomma, per adesso l'inversione di tendenza non preoccupa, anche se domenica è stato registrato un aumento del numero di ospedalizzazioni. “Dobbiamo ancora aspettare un po' per vedere se il trend è confermato”, ha detto Yazdan Yazdanpanah, responsabile del dipartimento delle malattie infettive presso l'ospedale Bichat a Parigi, che ricorda che questa volta "l'80% delle persone "sono vaccinate e che "una percentuale significativa della popolazione "ha già contratto il virus".