La guerra in Ucraina

Nuovi bombardamenti sull'Ovest del Paese, forze russe vicino a Kiev

Il Cremlino non esclude un incontro Putin-Zelensky. L'Europa gela Kiev: niente adesione accelerata. Von der Leyen: stanziati i primi 300 milioni di assistenza macro-finanziaria di emergenza. Cina preoccupata: evitare escalation

Nuovi bombardamenti sull'Ovest del Paese, forze russe vicino a Kiev
Ansa/Vigili del Fuoco
Vigili del Fuoco a lavoro a Dnipro in Ucraina,a seguito dei bombardamenti 11 Marzo 2022

L'Occidente punta ad isolare sempre di più la Russia sul fronte economico, in risposta all'invasione dell'Ucraina. Con gli Usa capofila, che vogliono togliere tutti i privilegi commerciali a Mosca. Vladimir Putin parla di “alcuni progressi nei colloqui russo-ucraini che si svolgono praticamente ogni giorno”: lo riporta l'agenzia Tass riferendo dell'incontro tra il presidente russo con il leader bielorusso Lukashenko.

Intanto in questi minuti a Kiev suonano le sirene antiaeree, lo annuncia il municipio su Telegram invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi. E dalle strade della capitale ucraina torna a parlare il presidente Volodymyr Zelensky, dicendo che il paese ha "raggiunto una svolta strategica ed è già sulla strada per la vittoria". "È impossibile dire quanti giorni serviranno per liberare la terra ucraina. Ma posso dire che lo faremo", dice Zelensky in un video su Twitter, nel quale accusa inoltre la Russia di aver assoldato mercenari siriani e torna a chiedere all'Occidente sanzioni più severe e all'Unione Europea azioni "più forti" contro la Russia.

Il Cremlino non esclude incontro Putin-Zelensky

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa ha detto che "nessuno esclude un incontro tra Putin e Zelensky, è concettualmente possibile, ma prima i negoziatori devono fare la loro parte". 

Peskov ha detto che i negoziati internazionali con la partecipazione del presidente Putin e dei leader di altri Stati sono chiaramente "necessari" e "richiesti", "sono sempre stati sostenuti dal presidente Putin e dalla parte russa", ha detto il portavoce. Conversazioni telefoniche tra i presidenti di Russia e Francia, Vladimir Putin ed Emmanuel Macron, si svolgono ormai "quasi ogni due giorni", e non è esclusa una conversazione sabato.

Peskov ha inoltre detto che i piani per rinforzare la sicurezza nelle frontiere occidentali della Russia non prevedono la chiusura dei confini. Il Cremlino ha fatto poi sapere che non ci sono le condizioni per il default della Russia, secondo quanto riferisce la Tass

Oms a Kiev: distruggere gli agenti patogeni nei laboratori

L'Oms ha raccomandato all'Ucraina di distruggere gli agenti patogeni ad alto rischio nei laboratori sanitari per prevenire potenziali fuoriuscite. Lo riferisce la Cnn. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha "fortemente raccomandato" al Ministero della Salute in Ucraina di distruggere in sicurezza "agenti patogeni ad alta minaccia" che potrebbero essere ospitati nei laboratori di salute pubblica del paese al fine di prevenire “eventuali fuoriuscite”. L'Oms ha anche incoraggiato "lo smaltimento sicuro e protetto di qualsiasi agente patogeno" e si è messa a disposizione per assistere se necessario e ove possibile.

Sul Terreno

Dopo il sostanziale fallimento dell'incontro tra i ministri degli esteri di Mosca e Kiev, Serghiei Lavrov e Dmytro Kuleba, ieri in Turchia, gli spiragli di una tregua si sono chiusi. Anzi, la Difesa americana ha registrato un ulteriore avvicinamento dell'Armata a Kiev, di circa 5 chilometri. E le immagini satellitari di un convoglio russo hanno mostrato le forze armate che si stanno ridistribuendo nelle aree vicine: un segnale di una rinnovata pressione verso la capitale ucraina. 

Le truppe russe stanno iniziando a riposizionarsi in vista di una nuova offensiva ed è "probabile" un attacco a Kiev nei prossimi giorni. Lo sostiene l'intelligence britannica, in un nuovo aggiornamento pubblicato dall'account Twitter del ministero della Difesa.

Più a nord Chernihiv ha subito danni significativi. La città è  rimasta senza acqua dopo che nei raid russi sono state colpite le reti di approvvigionamento idrico. Lo riporta il Kyiv Independent, citando la società locale di gestione dell'acqua Chernihivvodokanal.

Sugli altri fronti, le autorità ucraine hanno denunciato un attacco all'istituto di ricerca nucleare di Kharkiv, che ospita un reattore sperimentale. Le forze russe avrebbero colpito l'ospedale psichiatrico della città, come riferito dalle autorità locali.

La situazione più drammatica per le città assediate resta quella di Mariupol. Dove il vicesindaco ha riferito che oltre 1.200 corpi sono stati rimossi dalle strade e si è iniziato a seppellire i corpi in fosse comuni. 

La Tv e i media ucraini hanno riferito di esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell'Ucraina, così come a Dnipro, una città dell'entroterra situata sul fiume Dnepr, nella parte centro orientale del Paese. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che in queste città non c'erano stati bombardamenti russi finora. 

L'attacco a Lutsk ha preso di mira un aeroporto, secondo gente del posto. E ci sono anche notizie che l'attacco russo avrebbe colpito una fabbrica, l'unico luogo in cui è possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento. 

Il sindaco di Lutsk ha confermato che le esplosioni sono avvenute vicino all'aeroporto ed ha invitato i cittadini a mettersi al riparo. Il canale ucraino ICTV ha riferito che uno stabilimento vicino all'aeroporto è in fiamme. Lutsk una città dell'Ucraina nord-occidentale, capoluogo dell'Oblast di Volinia, che si trova a 150 km a nord di Leopoli, dove si sono spostate molte ambasciate occidentali.  

Le autorità militari ucraine hanno reso noto che almeno due soldati sono stati uccisi in seguito all'attacco aereo sull'aeroporto di Lutsk.

A Dnipro, i media ucraini hanno parlato di tre esplosioni, di cui una avrebbe colpito una fabbrica di scarpe di due piani. Le altre due esplosioni sono avvenute vicino a un asilo nido e a un condominio, secondo i rapporti diffusi dalla Bbc.

Le milizie filorusse del Donbass rivendicano di avere conquistato Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Bbc. 

Oltre 16.000 "volontari" da vari Paesi del Medio Oriente hanno espresso la volontà di essere arruolati per combattere nel Donbass con le autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Shoigu.

Da Kiev Volodymyr Zelensky ha accusato i russi di aver sferrato un attacco sul corridoio umanitario della città del sud. "Stiamo affrontando uno stato terrorista", ha tuonato il presidente ucraino, secondo cui centomila civili sono stati evacuati dalle zone dei combattimenti.   

"Le grandi città ucraine sono nuovamente sottoposte a colpi devastanti. La prima esplosione ha avuto luogo a Lutsk poi Ivano-Frankivsk. Sotto attacco anche Dnipro. La guerra distruttiva della Russia contro i civili e le principali città continua". Lo scrive su twitter Mykhailo Podolyak consigliere del presidente ucraino.

Mosca invece ha chiesto la convocazione di un Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere le "attività biologiche militari americane in Ucraina". Zelensky ha replicato dicendosi preoccupato che si tratti di un pretesto di Mosca per condurre attacchi con armi proibite: "Se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda cosa la Russia accusa gli altri di pianificare". La riunione del Consiglio Onu su questo dossier è stata convocata per oggi.

Verso nuove sanzioni Usa e Ue

Joe Biden, intanto, dopo aver già colpito la Russia con dure sanzioni, fermando anche l'import di gas e petrolio, vuole andare oltre. Il presidente americano, riporta Bloomberg, si appresta a chiedere la fine delle normali relazioni commerciali con la Russia, aprendo la strada a un aumento dei dazi sulle importazioni. L'annuncio della revoca dei privilegi commerciali arriverà insieme al G7 e ai leader dell'Ue. La sospensione dei normali rapporti commerciali, conosciuta anche come la clausola della nazione più favorita, metterà la Russia alla pari di paesi come Cuba e Corea del Nord. E consentirà agli Usa di imporre dazi molto più alti rispetto agli altri membri Wto.

Sono pronti a nuove sanzioni anche i leader Ue, che si sono riuniti a Versailles sotto la presidenza del semestre francese. "Abbiamo avuto tre pacchetti di sanzioni. Adesso dovremo andare avanti con un quarto pacchetto di sanzioni, che isoleranno ulteriormente la Russia dal sistema economico globale e faranno pagare un prezzo ancora più chiaro dell'invasione di Putin". Lo ha detto Ursula la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in conferenza stampa al termine del summit.

La Cina invece ha definito le sanzioni un "danno per la ripresa mondiale" ed ha fatto sapere che "lavorerà con la comunità internazionale per evitare l'ulteriore escalation".   

Il tema dell'adesione Kiev all'Ue

Più interlocutoria, invece, la posizione sulla richiesta di adesione presentata da Kiev. Nel comunicato si spiega che "il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare il suo parere su tale domanda conformemente alle pertinenti disposizioni dei trattati. In attesa di ciò e senza indugio, rafforzeremo ulteriormente i nostri legami e approfondiremo la nostra partnership per sostenere l'Ucraina nel perseguire il suo percorso europeo". 

"L'Ue ha deciso lo stanziamento di altri ulteriori 500 milioni di euro per il sostegno militare all'Ucraina. Raddoppieremo il contributo dell'European Peace Facility". Lo dice l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell entrando al vertice di Versailles. Stanziati anche i primi "300 milioni di euro di assistenza macro-finanziaria di emergenza (Amf) all'Ucraina" di un pacchetto da 1,2 miliardi di euro. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

E resta l'allarme internazionale per lo stato delle centrali nucleari. L'Aiea ha annunciato ispezioni, dopo che Kiev ha fatto sapere di aver perso le comunicazioni con Chernobyl. L'agenzia internazionale per l'energia atomica non è ancora stata in grado di confermare i rapporti secondo cui le linee elettriche della centrale sarebbero state riparate, il giorno dopo la perdita degli alimentatori esterni.

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko è giunto per una visita di lavoro a Mosca, dove dovrebbe tenere colloqui con il presidente russo Vladimir Putin.

Il leader dell'opposizione russa Alexey Navalny invita dal carcere i russi a scendere in piazza e protestare contro la guerra ogni fine settimana a partire dal prossimo. "Il pazzo maniaco Putin verrà fermato prima se il popolo della Russia si opporrà alla guerra - scrive su Instagram attraverso suoi collaboratori, citato dal Guardian - Dovete andare alla dimostrazioni contro la guerra tutti i weekend, anche se sembra che gli altri se ne siano andati o siano impauriti. Siete la spina dorsale del movimento contro la guerra e la morte".