L'accusa di Mosca: in Ucraina laboratori per armi biologiche. Stoltenberg: "Un pretesto"

Per la Nato sarebbe "inaccettabile" l'uso di armi chimiche o biologiche da parte della Russia e "comporterebbe gravi conseguenze"

L'accusa di Mosca: in Ucraina laboratori per armi biologiche. Stoltenberg: "Un pretesto"
Nasa
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg

Il ministero della Difesa russo ha affermato che trenta laboratori per lo sviluppo di armi biologiche sarebbero localizzati in 14 siti in Ucraina, secondo quanto riferisce la Tass

Una sorta di pretesto, secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che nella conferenza stampa dopo il Summit straordinario dei capi di Stato e di governo dell'Alleanza atlantica esprime preoccupazione: "Siamo preoccupati perché vediamo che la Russia sta cercando di trovare una sorta di pretesto accusando l'Ucraina, gli Usa e gli alleati Nato di prepararsi a usare armi biologiche e chimiche. Abbiamo già visto che questo è in realtà un modo per creare un pretesto in modo tale che loro stessi possano fare la stessa cosa. E naturalmente le accuse contro l'Ucraina e gli alleati Nato sono assolutamente false".

La dichiarazione conclusiva del vertice Nato contiene un chiaro avvertimento alla Russia riguardo al rischio che usi armi chimiche o biologiche nella guerra in Ucraina. "Qualsiasi uso da parte della Russia di un'arma chimica o biologica sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze", affermano i leader dei 30 paesi membri dell'Alleanza. "Gli ucraini - si legge ancora nella dichiarazione conclusiva - hanno ispirato il mondo con un'eroica resistenza alla brutale guerra di conquista della Russia. Condanniamo fermamente i devastanti attacchi della Russia ai civili, comprese donne, bambini e persone in situazioni vulnerabili".

"Lavoreremo con il resto della comunità internazionale - prosegue la dichiarazione - per chiamare a rispondere i responsabili di violazioni del diritto umanitario e internazionale, compresi i crimini di guerra".