In carcere per violazione dei diritti dell'uomo

Perù, amnistia per l'ex presidente Alberto Fujimori. Ma si chiede uno stop alla scarcerazione

La Corte interamericana dei diritti umani al governo di Lima: "Astenersi temporaneamente dall'eseguire la decisione" di far uscire di cella l'ex capo di Stato, condannato a 25 anni di carcere per reati di lesa umanità

Perù, amnistia per l'ex presidente Alberto Fujimori. Ma si chiede uno stop alla scarcerazione
(ApPhoto/archivio)
Alberto Fujimori è stato accusato (e condannato) per aver autorizzato, durante la sua presidenza, svariate violazioni dei diritti umani, crimini che vanno dalla tortura a omicidi e rapimenti

La Corte interamericana dei diritti umani (Cidh) ha ordinato al Perù di astenersi temporaneamente dall'eseguire, in seguito ad una legge di amnistia, la decisione di scarcerare l'ex presidente Alberto Fujimori (1990-2000) dalla prigione dove sta scontando una condanna a 25 anni per violazione dei diritti umani.

In un comunicato, diffuso attraverso le sue reti sociali lo scorso 18 marzo, la Cidh ha spiegato che la sentenza del Tribunale costituzionale peruviano, che prevede la scarcerazione dell'ex capo di Stato (83 anni), non dovrà essere eseguita “fino a quando non sarà risolta la richiesta di misure provvisorie di tutela delle vittime dei casi Barrios Altos e La Cantuta”, che hanno determinato la condanna di Fujimori per reati di lesa umanità.

In tal senso, quindi, la Corte interamericana dei diritti umani ha indicato che “nei prossimi giorni sarà pubblicato il testo completo della decisione, per cui Fujimori dovrà restare in carcere in attesa degli sviluppi giuridici del caso.