Dopo l'invasione dell'Ucraina

Russia, a soli 2 giorni dall’approvazione della legge sulle fake news già 60 fermi

Sette persone sono state condannate nei processi lampo per direttissima e condannate a multe da 300 a 600 euro

Russia, a soli 2 giorni dall’approvazione della legge sulle fake news già 60 fermi
AP Photo
Polizia russa

Il 4 marzo scorso la Duma ha approvato la contestata legge sulla responsabilità amministrativa e penale per la diffusione delle fake news sull’operato dell’esercito russo e sul discredito dell’impiego delle Forze Armate russe. Le pene previste variano da multe da 30 a 60 mila rubli (secondo il corso di cambio attuale, rispettivamente 300 e 600 euro). Nel caso di diffusione delle “fake news”, usando la propria “posizione ufficiale”, o “per profitto”, o per “fomentare l’odio politico, ideologico, razziale, nazionale o religioso”, è prevista la multa fino a 50 mila euro oppure la reclusione fino a 10 anni. Nel caso di “gravi conseguenze” della violazione della legge è prevista la reclusione da 10 a 15 anni.

In soli 2 giorni dall’entrata in vigore della legge, sono state già fermate e multate 60 persone in 16 città russe: San Pietroburgo, Kostroma, Samara, Krasnoyarsk, Novorossijsk, Orel, Taganrog, Kaliningrad, Krasnodar, Voronezh, Elista, Vladivostok, Yaroslavl, Kemerovo, Anapa, Sinferopoli.

Sette persone sono state condannate nei processi lampo per direttissima e condannate a multe da 300 a 600 euro.

Tra i fermati c’è anche un prete ortodosso Ioann Burdin, titolare di una parrocchia in un villaggio nella provincia di Kostroma. Il religioso è stato imputato per un sermone anti-militarista e la pubblicazione sul sito della parrocchia del link alla petizione “No alla guerra” sul sito di Change.org.

Vera Kotova, abitante di Krasnoyarsk, è stata invece multata per aver scritto sulla neve “No alla guerra”.