Dalle 20.30 scatterà l'Ora della Terra

Torna Earth Hour, sabato il Wwf invita a spegnere le luci per un'ora: uniti per la pace e il clima

Nella Penisola oltre 160 iniziative coinvolgeranno monumenti e luoghi simbolo e con il Climate Wall ognuno può metterci la faccia per un futuro più sicuro e giusto. A Roma si spengono anche Castel Sant’Angelo, Colosseo e la Basilica di San Pietro

Torna Earth Hour, sabato il Wwf invita a spegnere le luci per un'ora: uniti per la pace e il clima
Rainews
Eart hour

Sabato 26 torna ‘Earth Hour’, la più grande mobilitazione globale del WWF che, attraverso il gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in un momento di raccoglimento globale per la pace, la protezione del clima e per il nostro Pianeta. Ha ricevuto l’adesione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Regione Lazio e del Comune di Roma. Anche per questa edizione di Earth Hour, Il WWF ha ricevuto la medaglia che il Capo dello Stato ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, all’evento internazionale.

Questa 14esima edizione coinvolgerà dunque milioni di persone insieme a migliaia di città, monumenti e luoghi simbolo. Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando a luci spente piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi, per dimostrare che uniti si può fare una grande differenza.

Earth Hour è un evento senza frontiere, che unisce le persone sulla Terra per vincere la sfida climatica. In un momento in cui i conflitti diventano una minaccia al futuro di tutti una grande azione globale in grado coinvolgere persone in tutti i paesi del mondo è, in sé, un messaggio di pace e solidarietà: perché solo insieme possiamo far sentire la nostra voce e chiedere un futuro più sicuro, giusto e sostenibile per tutti.

Gli spegnimenti in Italia

In Italia si contano già oltre 160 iniziative che prevedono lo spegnimento di monumenti, palazzi, piazze, strade e altri luoghi simbolo.

A Milano, dalle 20,30 alle 21,30, luci spente per il Castello Sforzesco e la Torre del Filarete, mentre a Roma rimarranno al buio per un’ora Castel Sant'Angelo, il Colosseo e la Basilica di San Pietro al Vaticano, insieme alle facciate di Palazzo Madama, Montecitorio e Palazzo Chigi con il Cortile d’Onore. A Firenze luci spente per un’ora a Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, al Duomo, alla Basilica di Santa Croce, alla Torre di Arnolfo, all’Abbazia di San Miniato al Monte, sulla Statua del David di Michelangelo in Piazza della Signoria, a Palazzo Sacrati Strozzi e a Palazzo Medici Ricciardi. A Torino al buio la Mole Antonelliana e le luci dei ponti sul fiume Po. Al buio per un’ora anche Piazza San Marco, nella città ‘simbolo’ dei cambiamenti climatici, Venezia. Si spegnerà anche l’Arena di Verona e molti altri monumenti di comuni del veronese.

Spegnimenti anche in altre città come L’Aquila (Piazza del Duomo), Bergamo, Lecce, Caserta, Cefalù (si spegnerà la piazza del Duomo dove si trova la Cattedrale patrimonio dell’Unesco e i volontari del WWF Sicilia Nord Occidentale saranno presenti con un banchetto informativo), Cesena, Como, Catania (Palazzo degli Elefanti) e Palermo (Palazzo delle Aquile) e molti monumenti dei centri della provincia di Roma Capitale come Albano laziale, Civitavecchia, Pomezia, San Cesareo, Manziana, Cave, Riano, Ariccia, Fiumicino, San Vito Romano.

Gli eventi dell'ora della terra

Anche la rete dei volontari WWF e le Oasi WWF prenderanno parte con diverse iniziative locali che accompagneranno gli spegnimenti. I volontari del WWF Caserta, ad esempio, hanno organizzato una maratona radiofonica dalle 9:30 alle 21:30 con l’emittente locale Prima Rete, mentre il WWF Bologna Metropolitana a San Giovanni in Persiceto organizza lo spettacolo “una notte senza luci” presso il planetario dell’orto botanica. I volontari del WWF Bergamo Brescia hanno organizzato un incontro divulgativo su “Interferenze dell’inquinamento luminoso sull’ecosistema urbano” e un ascolto dei pipistrelli con bat detector. Nell’Oasi WWF di Serre Persano (SA) è prevista una visita guidata la mattina di sabato 26 marzo, seguita da altre attività come l’installazione di una bat box. Nell’Oasi di Valmanera (Asti) apericena itinerante dal tramonto al cui seguito si potrà godere della magia del bosco di notte. Sarà presente il gruppo degli astrofili astigiani per l’osservazione degli astri. In Romagna, a Forlì per celebrare l’ora di buio a Piazza Saffi il WWF ha organizzato un flash mob dedicato al simbolo della pace.

Fra le altre iniziative una serata al Museo della Biodiversità di Monticiano (Siena) in collaborazione con l'Unione Astrofili Senesi per ammirare stelle, nebulose, galassie e costellazioni che si affacciano nelle prime ore della sera e la passeggiata insieme al WWF Roma sul Lungotevere delle Navi (appuntamento alle 18,30 di fronte al Palazzo della Marina Militare) per osservare la biodiversità urbana lungo le acque del Fiume di Roma e arrivare a piedi a Castel Sant’Angelo.

Fra le adesioni anche quella del Parco Nazionale delle Cinque Terre e dei comuni di Riomaggiore, Vernazza, Monterosso al Mare, attraverso alcuni spegnimenti come quello del palazzo comunale di Riomaggiore e del castello Doria a Vernazza. Fra le iniziative in occasione di Earth Hour anche l’escursione notturna “a energia solare” dal Santuario della Madonna di Montenero a Riomaggiore, con ritrovo alle 19,45 di sabato 26 marzo su Strada Provinciale SS370 (Strada Litoranea) presso imbocco sentiero 593C diretto al Santuario della Madonna di Montenero, sopra al borgo di Riomaggiore. A Martina Franca in Puglia si spegnerà il palazzo Ducale a conclusione di una pedalata organizzata dal WWF Trulli e Gravine in collaborazione con l’associazione Cicloamici-Fiab Mesagne e altre associazioni locali.

Parteciperà all’Ora della Terra 2022 anche il PNALM (Parco Nazionale D'Abruzzo Lazio e Molise) spegnerà il centro visite a Pescasseroli, il Museo del Lupo a Civitella Alfedena, il centro servizi CEA mentre il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga aderisce all’iniziativa spegnendo le luci del Parco e dichiarandolo “Parco amico del Clima”. Ad Anversa, nel cuore dell’Oasi Gole del Sagittario, l’evento sarà nella piazza centrale.  

Anche l’organizzazione The Climate Route aderisce all’Earth Hour 2022 con un evento di flash mob sulle spiagge di Rimini per comporre un messaggio che verrà fotografato da satellite, proprio nella mattinata di sabato 26 marzo.

Il climate wall

Il Climate Wall del WWF non è una immagine qualunque: i pixel che la compongono, infatti, sono i selfie di tutti coloro che – in tempo reale- vorranno metterci letteralmente la faccia e fare sentire la propria voce per un futuro di benessere per le persone e per il Pianeta. Scaricando la app Climate Wall su IOS e Android ognuno potrà inviare il proprio selfie ed entrare a far parte della community di persone che chiedono un cambiamento reale. Su wwf.it/earthhour2022 si potrà rivedere la propria immagine entrare a far parte della big picture di WWF.

Fra chi ha rinnovato la propria adesione ad Earth Hour anche le atlete e gli atleti della nazionale italiana di rugby. Proprio nell’intervallo dell’incontro Italia-Scozia del Sei Nazioni che si è tenuto sabato 12 marzo all’Olimpico di Roma, infatti, sono stati proiettati i video che le squadre hanno registrato per mandare il loro messaggio per le persone, il clima e la natura.

 

Le conseguenze dei cambiamenti climatici, le specie a rischio

I cambiamenti climatici stanno mettendo seriamente a rischio il nostro pianeta. Surriscaldamento, inondazioni, siccità (non ultimo la presenza dell'uomo) minacciano anche la sopravvivenza di diverse specie animali come il pinguino imperatore che con i suoi 115 cm di altezza è il più grande dei pinguini oggi viventi, simbolo indiscusso dell’Antartide, dove vive sopportando freddissime temperature che possono raggiungere i -60°C.

La popolazione del pinguino imperatore si è ridotta drasticamente negli ultimi decenni: a Pointe Géologie la popolazione è diminuita del 50% negli ultimi 50 anni, soprattutto fino agli anni ’70, poi sembra essersi stabilizzata. I rischi per questa specie sono costituiti dal cambiamento climatico che causa la scomparsa dei ghiacciai e della banchisa.

I cambiamenti climatici e la riduzione del ghiaccio, minacciano le colonie, costringendo i giovani pinguini a gettarsi in mare quando non sono ancora pronti ad affrontare il mare e i predatori. La crisi antartica ha un effetto dirompente anche sui banchi di krill, la fonte di cibo primaria non solo per i pinguini, ma per ogni specie antartica.

Fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti

I cambiamenti climatici stanno esacerbando la pressione sui corpi idrici. Dalle inondazioni e dalla siccità all’acidificazione degli oceani e all’innalzamento del livello dei mari, si prevede che gli impatti dei cambiamenti climatici sull’acqua si intensificheranno nei prossimi anni. Questi cambiamenti stanno sollecitando iniziative in tutta Europa: città e regioni si stanno già adattando, grazie all’adozione di soluzioni più sostenibili e basate sulla natura, intese a ridurre l’impatto delle inondazioni, e di usi dell’acqua più intelligenti e sostenibili, al fine di permettere la convivenza con la siccità.