La guerra in Ucraina

Biden parla da Varsavia: "Putin è un dittatore, non può rimanere al potere"

"Kiev non si arrenderà mai alla Russia" sottolinea il presidente Usa. Monito al leader del Cremlino: "Non deve neanche pensare" di toccare un centimetro di territorio Nato. "Abbiamo un obbligo sacro nell'articolo 5 del trattato dell'Alleanza"

Biden parla da Varsavia: "Putin è un dittatore, non può rimanere al potere"
Ap
Joe Biden durante il suo discorso a Varsavia

“Non abbiate paura”, dice il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, citando Papa Giovanni Paolo II da Varsavia. Comincia così il suo discorso pubblico alla Polonia.

“Parole che cambiarono il mondo”, le definisce Biden, cattolico, al Castello Reale di Varsavia, un luogo simbolo. Il Castello, infatti, fu distrutto dai nazisti nel 1944 e solo negli ultimi anni è stato interamente ricostruito.

Poi il monito: “Questa non è una battaglia che si vincerà nel giro di pochi giorni o mesi, dobbiamo preparaci a una battaglia che durerà a lungo”.

Il presidente degli Stati Uniti, nel suo messaggio, ha messo in evidenza la differenza tra la democrazia dell'Occidente e l'autocrazia della Russia. "Non date per scontata la democrazia - ha detto - è stato un lungo percorso. Noi abbiamo ben chiara la differenza tra democrazia e autocrazia. Ucraini e polacchi sono in prima linea per difendere i valori democratici, libere elezioni, la libertà d'espressione, libertà di abortire, se uno lo vuole. Noi siamo al vostro fianco".

Biden accusa Mosca: la Russia sta "strangolando la democrazia" e vuole farlo "non solo in casa sua", precisa. Vladimir Putin ha "l'audacia" di dire che "ha ragione", ma "non ci sono giustificazioni per l'invasione dell'Ucraina", precisa.

Il presidente degli Stati Uniti porta poi l’attenzione sulle forze americane che “sono in Europa non per attaccare le truppe russe ma per difendere gli alleati Nato e non si sposteranno finché non avremo certezza che non sarà invaso il territorio Nato”.

“E lo dico chiaramente – intima Biden -: non pensateci nemmeno di invadere un territorio Nato, nemmeno un centimetro sarà sottratto. Per noi l'art. 5 è sacro e lo difenderemo con tutte le nostre forze".

“Un criminale vuole dipingere l'allargamento della Nato come un progetto imperiale volto a destabilizzare la Russia", ha detto, facendo riferimento alle accuse mosse dal presidente russo Vladimir Putin. 

"Niente è più lontano dalla verità. La Nato è un'alleanza difensiva. Non ha mai cercato la fine della Russia", ha aggiunto.

"Putin non ha studiato la storia, non ha fatto i conti con la determinazione ucraina e l'Occidente è più unito che mai. La Russia voleva meno presenza Nato e ora ce n'è di più. La Russia ha causato una cosa che non voleva: rivitalizzare le democrazie”, ha aggiunto Biden.

Poi l’appello ai russi: “Mi rivolgo al popolo russo, se mi potete ascoltare, non siete voi il nostro nemico, mi rifiuto di pensare che appoggiate chi uccide i bambini, chi tagli le forniture, chi accerchia le città, queste non sono azioni di un grande Paese, voi russi sapete bene cosa significa essere invasi. Questa guerra è indegna e Putin deve porvi fine".

"Questa guerra - ha aggiunto - è già un fallimento strategico per la Russia. Avendo perso un figlio, io so che non c'è pace per chi ha perso un familiare". 

"Moltissime persone stanno fuggendo dalla Russia" e "oltre 200mila persone hanno lasciato il Paese nell'ultimo mese. Stiamo parlando di un numero davvero grande", ha aggiunto Biden precisando che Vladimir Putin "con la sua aggressione ha escluso dal resto del mondo i cittadini russi e sta riportando la Russia al 19mo secolo".

Il presidente americano è poi tornato a parlare delle sanzioni a Mosca. "Le sanzioni economiche colpiranno duramente la Russia, il rublo si ridurrà in macerie”, denuncia. "Più di 400 aziende hanno lasciato la Russia, il rublo è crollato, l'economia russa sarà dimezzata nei prossimi anni", dice. 

"La dipendenza dagli idrocarburi russi deve finire", "gli Usa aiuteranno, per quanto possibile, tutti i Paesi a uscirne", ha poi detto Biden. "Ci sposteremo il più velocemente possibile verso le rinnovabili e lo faremo, in modo che i giorni in cui qualunque nazione sia soggetta ai capricci di un tiranno qualsiasi saranno finiti", ha aggiunto il presidente.

“Oltre alle sanzioni abbiamo fornito armi e gli Stati Uniti hanno stanziato un miliardo 350 milioni di dollari per gli armamenti che sono stati utilizzati in modo efficace dagli ucraini e hanno devasto il nemico", ha aggiunto Biden.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "è ebreo, suo padre è stato vittima dell'Olocausto" e Putin  "ha l'audacia di parlare di nazismo in Ucraina", ha detto Biden. "Putin ha un obiettivo ed è quello di distruggere l'Ucraina", ha  aggiunto.     

"La brutalità non soffocherà mai un mondo che lotta per la libertà. L'Ucraina non si arrenderà mai alla Russia", ha aggiunto.

"Per amor di Dio, quest'uomo non può restare al potere", ha detto Biden, evocando per la prima volta un cambio di regime in Russia. "Non abbiate paura. Un dittatore che vuole ricostruire un impero non cancellerà mai l'amore della gente per la libertà", ha aggiunto il presidente Usa sottolineando che la guerra in Ucraina è "colpa di Vladimir Putin".

Immediata la replica di Mosca: "Non spetta a Biden decidere" se la Russia deve tenere Vladimir Putin al potere o meno, precisa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Deve essere una scelta del popolo della Federazione Russa", ha aggiunto citato dalla Cnn.

La Casa Bianca chiarisce

Il presidente Joe Biden "intendeva dire che Putin non può esercitare potere sui suoi vicini o sulla regione. Non ha messo in discussione il potere di Putin in Russia né un cambio di regime. Non stava parlando di un cambio di regime". Così un funzionario della Casa Bianca ha precisato alcuni passaggi del discorso del Presidente Usa a Varsavia dove ha definito Putin "un dittatore e un macellaio che non può stare al suo posto". Una precisazione giunta dopo la replica del Cremlino: "Non spetta a Biden decidere chi guida la Russia".