Le conseguenze del conflitto

Ucraina, Fmi: "Dalla guerra e dalle sanzioni grave impatto su economia"

Il Fmi sottolinea che i prezzi dell'energia e delle materie prime, inclusi grano e altri cereali, sono cresciuti, aumentando le pressioni inflazionistiche

Ucraina, Fmi: "Dalla guerra e dalle sanzioni grave impatto su economia"
Ansa/Epa
Kristalina Georgieva, direttrice FMI

Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina "sono già molto gravi", "nonostante la situazione rimanga molto fluida e le prospettive siano soggette a una straordinaria incertezza". Lo scrive il Fondo monetario internazionale, secondo cui la guerra in corso e le sanzioni associate avranno "un grave impatto sull'economia globale". Il Fmi sottolinea che i prezzi dell'energia e delle materie prime, inclusi grano e altri cereali, sono cresciuti, aumentando le pressioni inflazionistiche dovute alle interruzioni della catena di approvvigionamento e alla pandemia di Covid-19. Gli shock dei prezzi - fa notare il Fondo - avranno un impatto in tutto il mondo, in particolare sulle famiglie povere per le quali cibo e carburante rappresentano una quota maggiore delle spese. "Se il conflitto dovesse degenerare - avverte - il danno economico sarebbe ancora più devastante". Le sanzioni alla Russia avranno anche un impatto sostanziale sull'economia globale e sui mercati finanziari, con ricadute significative su altri paesi.

Il Fmi osserva che le sanzioni annunciate contro la Banca Centrale della Federazione Russa limiteranno fortemente il suo accesso alle riserve internazionali per sostenere il sistema monetario e finanziario. Le sanzioni internazionali al sistema bancario russo e l'esclusione di un certo numero di banche dal sistema Swift hanno interrotto in modo significativo la capacità della Russia di ricevere pagamenti per le esportazioni, pagare le importazioni e impegnarsi in transazioni finanziarie transfrontaliere. Sebbene sia troppo presto per prevedere il pieno impatto di queste sanzioni - precisa il Fmi – abbiamo già assistito a un forte ribasso dei prezzi degli asset e del tasso di cambio del rublo. I paesi che hanno legami economici molto stretti con l'Ucraina e la Russia - prosegue il Fmi - sono particolarmente a rischio di scarsità e interruzioni dell'approvvigionamento e sono i più colpiti dal crescente afflusso di rifugiati.

La Moldavia ha richiesto un aumento del programma sostenuto dal Fmi per far fronte ai costi dell'attuale crisi e il personale del Fondo sta valutando le opzioni con le autorità moldave. Il Fondo continuerà a monitorare gli effetti di ricaduta su altri paesi della regione, in particolare quelli con programmi esistenti supportati dal Fondo e quelli con vulnerabilità o esposizioni elevate alla crisi. Quanto all'impatto della guerra e delle sanzioni sull'economia mondiale, il Fondo fornirà consulenza ai paesi membri su come calibrare le politiche macroeconomiche per gestire le conseguenze, comprese le interruzioni degli scambi, l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e di altre materie prime, la gestione dei mercati finanziari. Il Fmi continuerà a valutare la situazione in evoluzione e fornirà consulenza politica tempestiva, supporto finanziario e assistenza tecnica ai paesi membri secondo necessità, in stretta collaborazione con i suoi partner internazionali. 

"L'Ucraina ha già richiesto un finanziamento d'emergenza da 1,4 miliardi di dollari nell'ambito del Rapid Financing Instrument" che sarà valutato dal FMI "già dalla prossima settimana". Lo annuncia lo stesso Fondo Monetario Internazionale in un comunicato diffuso all'indomani della riunione dell'Executive Board dedicata alla crisi ucraina. La stessa Kristalina Georgieva , dal 1º ottobre 2019 direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale ha comunicato con un tweet di aver appena parlato con il presidente Zelensky e di aver espresso grande rispetto per la sua forza d'animo e leadership. "Il FMI si impegna a sostenere l'Ucraina e il suo popolo - si legge ancora - Ho assicurato a Zelensky una pronta risposta alla richiesta dell'Ucraina di assistenza finanziaria di emergenza del FMI".