Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto ai leader della Nato riuniti a Bruxelles, con un collegamento video, in cui ha detto che l'Alleanza non ha ancora fornito "una risposta chiara" alla richiesta di aiuto di Kiev, "in qualsiasi formato". "Mi sono rivolto a voi con una richiesta logica di chiudere il nostro cielo in qualsiasi formato, in modo da proteggere i nostri cittadini dalle bombe e dai razzi russi. Non abbiamo sentito una risposta chiara. L'Ucraina non ha armi antimissili. La nostra aviazione è molto ridotta rispetto alla loro e per questo loro utilizzano armi di distruzione di massa", ha commentato. A tal proposito Zelensky ha chiesto "aiuti militari senza restrizioni. L'Ucraina ha bisogno di assistenza militare senza restrizioni - ha detto - come senza restrizioni la Russia usa tutto il suo arsenale contro di noi".
Poi ha proseguito: "Abbiamo chiesto i carri armati per eliminare il blocco delle nostre città. Mariupol, Berdyansk, Melitopol e altre città in cui la Russia tiene in ostaggio centinaia di migliaia di persone creando una fame artificiale: manca l'acqua, cibo, manca tutto. Voi avete non meno di 20mila carri armati, l'Ucraina ne ha chiesto 1%".
"E' vero che non facciamo parte dell'Alleanza, e non rientriamo nell'ombrello di protezione dell'articolo 5. C'è la sensazione che ci troviamo in una zona grigia tra la Russia e l'occidente ma difendiamo i valori che ci accomunano con voi, e lo facciamo da un mese ormai. E' un mese dell'eroica resistenza, è un mese di sofferenze atroci, un mese delle distruzioni di un paese pacifico".
Il presidente ucraino ha poi accusato la Russia di "usare bombe al fosforo" in Ucraina. E di aver investito nella morte, mentre il mondo investiva nella vita. "Negli ultimi decenni la Russia ha accumulato grandi risorse militari sia dei mezzi che del personale effettivo, di bombe, razzi. Hanno investito fondi colossali nella morte, mentre il mondo investiva nella vita. Ma l'Ucraina riesce a resistere, purtroppo a costo di tante vite umane, di case distrutte, di 10 milioni di profughi in totale, di cui 3,5 si trovano sui vostri territori, territori dei paesi Nato. Sono grato che abbiate sostenuto queste persone, ma purtroppo la gente continua a dover lasciare la propria casa".