La guerra in Ucraina

Zelensky: "Valutiamo attentamente la questione della neutralità"

Il presidente ucraino ha rilasciato nelle scorse ore la prima intervista a reporter russi dall'inizio del conflitto. Mosca ne ha vietato la diffusione, l'intervista è stata pubblicata lo stesso sul canale youtube

Zelensky: "Valutiamo attentamente la questione della neutralità"
Ansa/Facebook Galina Timchenko
Nei confronti dei giornalisti russi che hanno intervistato il leader ucraino, riferisce il Kiev Independent, Mosca aprirà un'indagine. Si tratta del caporedattore di Meduza, Ivan Kolpakov, del caporedattore di Dozhd Tv, Tikhon Dzyadko, dello scrittore e giornalista Mikhail Zigar e del corrispondente di Kommersant, Vladimir Solovyov

L'ente regolatore dei media di Mosca - Roskomnadzor - ha avvertito di non pubblicare né trasmettere l'intervista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rilasciata oggi ad alcuni media russi per la prima volta dall'inizio della guerra. Lo riferisce Sky News.

In mattinata il presidente ucraino ha rilasciato, in video conferenza, un'intervista ad alcuni giornalisti russi che hanno promesso di pubblicare in serata la conversazione senza censure. 

L'intervista è durata circa due ore ed è stata rilasciata a Ivan Kolpakov del sito web in lingua inglese Meduza, a Tikhon Dzyadko di Dozhd Tv (RainTv) , e al corrispondente del Kommersant Volodymyr Solovyov, e allo scrittore e giornalista Mikhail Zygar.

Il 4 marzo scorso, l'ente regolatore Roskomnadzor ha imposto sanzioni a tutte le testate che descrivono le operazioni in Ucraina come una “guerra” o “un’invasione”. Tra quelle colpite dal provvedimento proprio Meduza e Dozhd Tv.

Il titolo dell'intervista è "Questa non è solo una guerra. E' molto peggio".

"Ho sentito molte persone che sostengono che la mia eliminazione è pianificata. Probabilmente ci sono stati diversi tentativi da parte di diverse persone", afferma Zelensky.

L' Ucraina "sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità".

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La Russia non sta consentendo all'Ucraina di restituire i corpi dei soldati russi caduti per nascondere all'opinione pubblica la reale entità delle perdite accusate durante l'invasione dell'Ucraina. Così nell'intervista Zelensky. Egli ha spiegato che molti di questi soldati uccisi in battaglia "sono solo ragazzini, nati nel 2003 o nel 2004" e che, dopo un po' di tempo, i russi hanno offerto agli ucraini dei "sacchi della spazzatura" per conservare i corpi dei caduti russi.

"La città di Mariupol sta vivendo una catastrofe umanitaria", ha poi detto Zelensky. "La città è bloccata dall'esercito russo. Tutti gli ingressi e le uscite dalla città sono bloccati. Il porto è minato. E' impossibile - prosegue Zelensky - arrivarci con cibo, medicine e acqua, anche per il fuoco dei militari russi sui convogli umanitari, con i conducenti che vengono uccisi. Molti dei carichi sono stati ripresi"

Zelensky ha sottolineato che sono proprio le città russofone dell'Ucraina "che sono state spazzate via dalla faccia della terra". "Come ci si può relazionare con la storia associata alla cultura russa o, in linea di principio, con i russi? Questa è una domanda molto difficile", ha aggiunto Zelensky, che ha ribadito di condividere il boicottaggio degli atleti russi: "Devono capire che sono uno strumento dell'immagine internazionale del Paese".