"Il 'Macellaio' e i suoi 1.600 soldati"

Fonti ucraine: "Ecco chi è il comandante responsabile della strage di Bucha"

Secondo volontari che informano sulla guerra, si tratta del tenente colonnello Omurbekov Asanbekovich della 64° brigata di artiglieria motorizzata dell'unità militare 51460. Diffusi foto, numero di telefono e indirizzo mail

Fonti ucraine: "Ecco chi è il comandante responsabile della strage di Bucha"
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Corpi ritrovati a Bucha caricati su un furgone

Si chiama Omurbekov Asanbekovich il comandante delle truppe russe ritenute responsabili della strage di Bucha

Il 31 marzo i soldati guidati dal tenente colonnello Omurbekov Azatbek hanno smobilitato la città lasciandosi alle spalle l'orrore di cadaveri di civili per strada, gettati nelle fosse comuni e giustiziati con un colpo alla nuca e le mani legate.

A svelare su Telegram l'identità del comandante sono stati gli attivisti di InformNapalm, l'iniziativa di volontariato che informa i cittadini ucraini e il pubblico straniero sulla guerra. I volontari hanno pubblicato anche l'indirizzo mail e il numero di telefono di Asanbekovich, che ovviamente, da questa mattina, sembra essere spento. 

InformNapalm raccoglie un collettivo di volontari internazionali che fa indagini utilizzando soprattutto fonti aperte. "Abbiamo scoperto che, stando a informazioni preliminari, è lui ad aver commesso i crimini di guerra" è la dichiarazione di volontari. 

Del tenente colonnello 41enne, ritenuto responsabile di più di 400 morti, InformNapalm posta anche la foto e l'indirizzo di casa, un'abitazione nel distretto orientale russo di Khabarovsk. "Siamo particolarmente grati alla nostra fonte in Georgia, Irakli Komaxidze, che sta facendo un lavoro eccezionale nell'Osint (Open source intelligence, ndr)", precisano i volontari.

 

 

Il comandante dell'unità militare 51460, 64° brigata di fucilieri motorizzati, ha gli occhi allungati dei buriati: la più grande minoranza etnica di origine mongola della Siberia, zona da dove l'unità militare è partita per muovere guerra all'Ucraina, esattamente da Knyaze-Volkonskoye, nell'estrema Russia orientale.  

I volontari di InformNapalm, citati da Unian, un' agenzia di stampa ucraina, annunciano la pubblicazione di dati, archivi e spiegazioni su come trovare il comandante russo.  

"Tutti i criminali di guerra saranno processati e assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro i civili dell'Ucraina", si legge nella dichiarazione della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina, pubblicata sul suo sito. E, a seguire, l'elenco dettagliato di 87pagine con i nomi, i cognomi , il grado militare, la data di nascita e gli estremi del passaporto degli oltre 1.600 soldati russi ritenuti coinvolti nel massacro di Bucha. Truppe che, in parte, rispondono al tenente colonnello Asanbekovich. "Macellai", come li ha definiti oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Tra i cognomi dei soldati identificati molti appartengono alla Cecenia

Impressionante vedere le foto di alcuni militari: ragazzi sorridenti con gli occhi a mandorla che potrebbero far pensare a “La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme” (Eichmann in Jerusalem: A Report on the Banality of Evil), il saggio di Hannah Arendt dove l'autrice sviluppa l'idea che il male perpetrato dei responsabili dell'Olocausto non nascesse da un'indole maligna, ma da  una completa inconsapevolezza delle proprie azioni.

Secondo gli attivisti, in base alle informazioni ricevute, sono stati i militari dell' unità 51460 a commettere “scioccanti crimini di guerra”. Mentre il Governo ucraino - che considera le morti di Bucha un crimine di guerra da portare alla Corte Penale Internazionale dell'Aia - accusa la Russia di genocidio, per bocca del sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ma non conferma l'informazione relativa al comandante Asanbekovich.  

I residenti di Bucha hanno raccontato al sito Obozrevatel: "I soldati russi sono semplicemente andati di cortile in cortile sparando a tutti. Tra di loro abbiamo riconosciuto buriati con gli occhi stretti e lunghi". 

Alcuni analisti lasciano intendere che le brutalità di Bucha siano compatibili con il modo di intervenire dei battaglioni ceceni filorussi, ma che è difficile pensare che Asanbekovich abbia operato in totale autonomia, senza rispondere ai suoi superiori.

Per Mosca, invece, quei cadaveri sono propaganda: una messa in scena dell'Occidente e dell'Ucraina.