La guerra in Ucraina

Conte: "No ad aiuti militari offensivi. Draghi e Guerini riferiscano in Parlamento"

"Ci opponiamo ad aiuti non in linea con la Costituzione". "No a quelle armi non difensive, pronti a ogni iniziativa per ribadirlo"

Conte: "No ad aiuti militari offensivi. Draghi e Guerini riferiscano in Parlamento"
Rainews24
Giuseppe Conte

"Il Movimento 5 Stelle si oppone all’invio di aiuti militari e a controffensive che esulino da quello che è il perimetro del legittimo esercizio del potere di difesa di cui all’articolo 51 della Carta dell’Onu". Così il presidente Giuseppe Conte durante un punto stampa al termine del Consiglio nazionale convocato nella sede romana del Movimento 5 Stelle.

Da parte del M5s non c'è “un disimpegno per quanto riguarda le armi in generale, ci opponiamo ad aiuti militari che non siano in una logica difensiva. Abbiamo chiesto anche al presidente Draghi e al ministro Guerini di venire a riferire in Parlamento, affinché ci sia condivisione di questo indirizzo politico e piena possibilità di conoscere gli interventi programmatici del governo”, ha chiarito il leader M5s. "Ci riserviamo - ha aggiunto - di adottare tutte le iniziative parlamentari e di governo per ribadire questo che secondo noi è il perimetro giusto per affrontare questa crisi". “Il no all'escalation è la nostra linea del Piave” ha sottolineato ancora Conte.

Dal Movimento viene comunque spiegato che sebbene siano state rimarcate le perplessità sull'ipotesi di inviare armi pesanti, non si può allo stesso tempo fare un passo indietro rispetto al via libera dato dal Movimento sui decreti del 25 e 28 febbraio. L'orientamento quindi - spiega una fonte M5s - è di mantenere una posizione comunque a sostegno dell'esecutivo. 

Il “caso” Petrocelli

La possibilità delle dimissioni dei membri della commissione Esteri del Senato per far decadere il presidente Vito Petrocelli "è una decisione che va presa con gli altri gruppi perché deve essere una decisione collettiva: valuteremo tutte le iniziative utili per assicurare alla commissione esteri una piena funzionalità", ha poi detto Conte. 

I pentastellati a confronto su armi pesanti e Petrocelli

Il Movimento 5 stelle tiene alta l'attenzione, vuole capire quale sarà la mossa dell'esecutivo. Perché sul tema della fornitura di altre armi occorrerà preparare una risoluzione di maggioranza e trovare un accordo sul perimetro. E alzare il livello del sostegno a Kiev potrebbe creare ulteriore fibrillazione con il governo e anche all'interno dell'ex fronte rosso-giallo. 

Oggi è tornato a farsi sentire Grillo con la pubblicazione di un post pacifista sul blog. Ma all'interno del Movimento 5 stelle il confronto è aperto. Perché soprattutto alla Camera c'è un fronte che pensa che la differenza tra armi difensive e armi offensive sia superata dall'aggressività di Mosca dimostrata nei confronti dell'Ucraina. 

Nella riunione di gruppo M5s al Senato intanto si discute anche del nuovo caso Petrocelli. Il presidente della Commissione Esteri dopo aver rilanciato la Z, simbolo dell'attacco di Mosca all'Ucraina, è finito nel mirino di Conte che ne ha già decretato la sua espulsione dal Movimento. Ora si tratta di procedere alla decisione ufficializzata dall'ex presidente del Consiglio, ma anche di discutere come muoversi sulla questione della guida della presidenza della Commissione Esteri. Si sta andando, riferiscono fonti parlamentari pentastellate, verso un'intesa all'interno della maggioranza per bloccare i lavori e chiedere poi al presidente Casellati di trovare una via d'uscita.