Importiamo dalla Russia gas per una spesa da 30 miliardi l'anno

Gas, Cingolani: "Corsa contro il tempo, ma nuove forniture a breve"

Il ministro per la Transizione ecologica ha assicurato che ci sono "nuove forniture che verranno concretizzate nelle prossime settimane e che ci dovrebbero tenere abbastanza al sicuro per i prossimi mesi"

Gas, Cingolani: "Corsa contro il tempo, ma nuove forniture a breve"
GettyImages
Il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani

Interviene ancora una volta il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani sulla questione del gas. Il problema è la dipendenza strutturale dell'Italia dal gas russo. Non c'è allarmismo, ma si parla comunque di "corsa contro il tempo". "L'Italia importa circa 29-30 miliardi di gas all'anno dalla Russia e non ci si libera in un attimo da questa dipendenza". Ora "cominciamo a vedere una serie di forniture nuove che verranno concretizzate nelle prossime settimane e che ci dovrebbero tenere abbastanza al sicuro per i prossimi mesi", ha detto Cingolani. 

 

 

 

Valvola di un gasdotto Getty Images
Valvola di un gasdotto

Il governo ha l'urgenza di diversificare le forniture energetiche perché: "In questo momento la formidabile dipendenza energetica da Mosca è veramente difficile da giustificare e da sopportare", aveva detto qualche giorno fa il ministro ad un incontro all'Università Bocconi. Per i prossimi mesi ci sarebbero riserve sufficienti, "senza criticità". “Se dovesse essere interrotto domani il gas dalla Russia, noi non avremmo un problema immediato - ha spiegato il ministro - perché per tre, quattro mesi abbiamo delle riserve, il problema è prepararsi all'inverno”. Rimane invece ancora non risolta quella che il ministro ha definito come "la madre di tutte le battaglie": istituire un tetto al prezzo del gas a livello europeo. Al momento l'Europa importa i tre quarti del gas mondiale e avrebbe una forza commerciale tale da poter determinare anche i costi di mercato.  Ma la decisione, come tutti sanno, è politica e deve trovare d'accordo tutti i paesi che fanno parte dell'UE.