Dopo una potente esplosione a bordo

Incrociatore Moskva: per gli ucraini sta affondando, per i russi no. Chi ha ragione?

Voci contraddittorie sulla sorte della nave ammiraglia russa nel Mar Nero. Se messa fuori gioco indebolirebbe il fronte d'attacco russo, venendo meno 16 missili su un totale di 60 dell'intera flotta

Incrociatore Moskva: per gli ucraini sta affondando, per i russi no. Chi ha ragione?
Russian Navy
L'incrociatore missilistico Moskva

Due versioni differenti. Una da parte ucraina, l'altra da parte russa. La protagonista di questa intricata storia di guerra è l'ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero, l'incrociatore lanciamissili Moskva. Quel che sembra assodato è che c'è stata un'esplosione a bordo. Non sappiamo ancora se di entità tale da mettere completamente fuori uso la nave, o da creare un danno ingente ma riparabile. Non sappiamo neppure con certezza se le fiamme siano frutto della controffensiva missilistica ucraina o causate da un incendio spontaneo. E qui veniamo alle due opposte ricostruzioni dell'accaduto. 

Per Kiev la nave è stata colpita nella notte di ieri da uno o due missili Neptune. A renderlo noto è stato l'ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino. I missili avrebbero fatto scoppiare l'incendio e poi, a seguito dell'esplosione delle munizioni a bordo, l'incrociatore si sarebbe capovolto e adesso starebbe affondando. Il ministero della Difesa russo ha invece fatto sapere nelle scorse ore che l'incendio c'è stato ma che la nave "rimane a galla" e sarà rimorchiata in porto. Anche il Pentagono accredita questa versione: “A bordo della Moskva c'è stata almeno un'esplosione. La nave è in grado di navigare ed è quello che sta facendo, sta procedendo verso est”. Gli Stati Uniti, ha spiegato il portavoce, John Kirby, non possono ancora valutare se l'incrociatore sia stato colpito da un missile: "Non siamo esattamente certi di cosa sia accaduto. C'è stata una esplosione. Almeno una esplosione a bordo dell'incrociatore. Una esplosione significativa che ha provocato danni estensivi alla nave e riteniamo che la nave si stia dirigendo verso Sebastopoli, per riparazioni".

Abbiamo chiesto a due analisti per quale motivo sia così importante conoscere lo stato reali delle condizioni della Moskva. Giampiero Massolo, presidente dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), ritiene che: “È in corso una guerra delle notizie. In entrambi i casi, sia che sia stata colpita da un missile ucraino, sia che si sia sviluppato un incendio a bordo, è una grave perdita per la flotta russa. Adesso sarebbe importante capire se sia stata messa fuori gioco, perché dei 60 missili anti aerei e anti nave che i russi hanno a bordo della flotta di stanza sul Mar Nero, ben 16 sono in dotazione all'incrociatore Moskva. Se la nave viene trainata a Sebastopoli viene meno una parte della minaccia russa e si liberano potenzialmente delle forze che potrebbero essere spostarle a est e verso il Donbass, dove gli ucraini rischiano l'accerchiamento russo e dove è in corso la grande battaglia sul campo". A questo ragionamento di strategia militare va aggiunta la testimonianza di Ugo Poletti, direttore dell'Odessa Journal, sul sentimento di chi vive in città: “Rispetto ai primi giorni della guerra la situazione è cambiata in meglio perché si è capito che Odessa non è più vulnerabile da terra o da mare”.

Per Pietro Batacchi, direttore della Rivista italiana di Difesa: "Colpire quello che si definisce un ‘carrier killer’ come la nave ammiraglia Moskva, un incrociatore da 12 mila tonnellate, lungo 186 metri, con missili anti nave, anti aereo, siluri e 50 militari a bordo, significa indebolire la flotta russa e dare una notizia nuova sulla propria capacità difensiva. I missili ucraini Neptune erano stati testati nel 2001, ma sembrava mancasse ancora qualcosa per averli operativi sul fronte della guerra. Un missile, prima di essere lanciato, deve essere prima tarato con lanci di prova e poi gestito da militari formati per il suo utilizzo. Se fosse confermata la notizia della controffensiva missilistica di Kiev sarebbe un deterrente per le forze militari russe. Mi pare invece strano che la nave stia affondando perché avremmo visto un'imponente azione di 'rescue and search' con l'utilizzo di elicotteri per recuperare e salvare i soldati russi".