i dati del primo trimestre 2022

Istat, primo lieve calo del Pil dopo quattro trimestri in crescita

Aumento "molto sostenuto" per l'andamento del Pil tendenziale, cresciuto del 5,8%. In aumento i prezzi del "carrello della spesa", +6%

Istat, primo lieve calo del Pil dopo quattro trimestri in crescita
Lorenzo Cafaro/Pixabay
Pil Economia Istat

L’economia italiana, dopo quattro trimestri di crescita sostenuta, registra nel primo trimestre del 2022 una lieve flessione dell’attività. La "lieve" flessione, pari a -0,2%, è la prima dopo quattro trimestri di "crescita sostenuta", rivelano le statistiche dell'Istat.   Risalendo di trimestre in trimestre, l'ultimo calo congiunturale è quello degli ultimi tre mesi del 2020, chiusi a-1,6%. Tutto il 2021 è invece stato caratterizzato da trimestri in crescita: +0,3% per il primo, +2,7% per il secondo, +2,5% per il terzo e +0,7% per il quarto.   L'Istat parla invece di aumento "molto sostenuto" per l'andamento del Pil tendenziale, cresciuto del 5,8%. Rivisto al rialzo la crescita trimestrale nel quarto trimestre del 2021, portandola al +0,7% dal +0,6% stimato nei conti economici trimestrali diffusi il 5 aprile e nella stima preliminare del 31 gennaio scorso.

Il primo trimestre del 2022, spiega l'Istat, ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2021. Il calo congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, di una riduzione in quello dei servizi e di una stazionarietà nell'industria. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.

Nel mese di aprile, dopo nove mesi di accelerazione, l'inflazione rallenta (rimanendo a un livello che non si registrava da settembre 1991) a causa dei prezzi dei Beni energetici (regolamentati e non), che confermano una crescita molto sostenuta su base annua. L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +5,3% per l'indice generale e a +2,1% per la componente di fondo.

Le tensioni inflazionistiche, spiega l'Istat, "continuano però a diffondersi ad altri comparti merceologici, quali Alimentari lavorati, Beni durevoli e non durevoli e Servizi relativi ai trasporti, contribuendo così a mantenere sopra il 6% l'inflazione generale, un punto in più rispetto al 5% di marzo. In particolare, l'accelerazione dei prezzi degli alimentari lavorati, passati su base tendenziale dal +3,9% di marzo al +5,4% , fa salire di un punto la crescita dei prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa' che si porta a +6,0%".