La guerra in Ucraina

Kiev pubblica le foto di dieci presunti responsabili del massacro di Bucha

La procuratrice Iryna Venediktova: "Hanno tenuto in ostaggio civili legati e bendati, li hanno derisi e picchiati, uccisi di fame e sete"

Kiev pubblica le foto di dieci presunti responsabili del massacro di Bucha
Alexey Furman/Getty Images
Una donna di Bucha in quel che restava del suo cortile, il 5 aprile 2022

La procuratrice generale di Kiev, Iryna Venediktova, ha pubblicato su Facebook nomi e fotografie di dieci ufficiali e sottoufficiali della 64ma brigata di fucilieri motorizzati russi, proveniente dalla Siberia, ritenuta responsabile del massacro di Bucha, dove dopo la ritirata delle truppe di Mosca sono stati trovati almeno 400 cadaveri in strada, nelle case, nelle fosse comuni, alcuni con le mani legate dietro la schiena e un colpo alla nuca, vittime di vere e proprie esecuzioni.

"Questi soldati durante l'occupazione hanno tenuto in ostaggio civili disarmati, li hanno uccisi di fame e sete, li hanno tenuti in ginocchio con le mani legate e gli occhi bendati, derisi e picchiati", ha scritto Venediktova, “le persone sono state aggredite per ottenere da loro alcune informazioni sull'ubicazione delle unità delle forze armate ucraine, e alcune di loro sono state torturate senza alcun motivo. I militari russi hanno minacciato di uccidere le loro vittime e persino inscenato esecuzioni sparando in direzione dei prigionieri. Hanno derubato la popolazione, portando via oggetti personali ed elettrodomestici come se fossero trofei”.

Apre la lista il sergente Vyacheslav Lavrentyev, poco più giù il caporale Andriy Bizyaev, e nel gruppo anche un generale, Albert Radnaev. Manca loro leader, il tenente colonnello Omurbekov Azatbek Asanbekovich, identificato già lo scorso 4 aprile. 


Contro di loro le autorità ucraine hanno spiccato i primi capi di accusa per crimini di guerra, chiedendo a chiunque li riconosca di fornire prove sul loro coinvolgimento nella strage.

Pochi giorni fa Vladimir Putin ha conferito proprio a questa brigata una delle più alte onorificenze della Russia, elogiandoli per il loro eroismo. "E' la prova che ad orchestrare i massacri è stato proprio il Cremlino", spiega la procuratrice ucraina. Mosca respinge ogni accusa e continua a parlare di fake news.