Triduo pasquale

La "Passione" del Papa: "Dio allontani dall'uomo gli orrori della guerra". Alle 21,15 la Via Crucis

''Mettiamoci davanti al Crocifisso, sorgente della nostra pace, e chiediamogli la pace del cuore e la pace nel mondo''. Ammonisce il Papa in un nuovo tweet diffuso prima delle celebrazioni

La "Passione" del Papa: "Dio allontani dall'uomo gli orrori della guerra". Alle 21,15 la Via Crucis
Vatican Media
Celebrazione della Passione del Signore nella Basilica Vaticana

“Chi governa assicuri una pace duratura, Dio allontani dall'uomo gli orrori della guerra”, è la preghiera di Papa Francesco nel corso della Celebrazione della Passione di Cristo del Venerdì Santo.

"Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono le speranza degli uomini e i diritti di ogni popolo: assisti con la tua sapienza coloro che ci governano perché con il tuo aiuto promuovano su tutta la terra una pace duratura, la prosperità dei popoli e la libertà religiosa", ha detto Bergoglio. "Dio misericordioso e forte che annienti le guerre e abbassi i superbi, allontana al più presto dall'umanità orrori e lacrime perché tutti possiamo essere chiamati veramente tuoi figli".

Parole che sono risuonate con forza nella Basilica di San Pietro per la celebrazione della Passione del Venerdì Santo. Un passaggio fondamentale per la Chiesa cattolica, inserito in quello che viene definito il Triduo Pasquale, iniziato con la messa della Cena del Signore la sera del Giovedì santo e che continua fino all'inizio dei secondi vespri (preghiera serale) la domenica di Pasqua.

Nel corso della cerimonia svolta nel pomeriggio è stata notata una novità nella celebrazione della Passione del Signore nella Basilica vaticana. Papa Francesco non si è prostrato a terra all'inizio della Passione. Si è fermato in una preghiera silenziosa senza il copricapo e con la testa chinata. I dolori al ginocchio di Papa Francesco hanno portato, negli ultimi tempi, ad alcune modifiche delle liturgie per non affaticare il pontefice. "La mia salute è un po' capricciosa", aveva confidato ai giornalisti nel viaggio di ritorno da Malta un paio di settimane fa.

Nel corso  della celebrazione della Passione, è stato il predicatore della Casa pontificia, il cardinale Raniero Cantalamessa a pronunciare l'omelia, conclusa con un toccante richiamo alla guerra in Ucraina: “Se non convertirete i missili in fabbriche e case, perirete tutti allo stesso modo", parafrasando quanto Gesù aveva detto in merito alla sanguinosa caduta della torre di Siloe sulla folla, ad opera del procuratore Ponzio Pilato. ”Credete che quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo", riporta il Vangelo secondo Luca 13,1-9.

In merito alla Via Crucis di stasera, che vede sempre Papa Francesco impegnato in prima persona, alle 21.15, al Colosseo per presiedere la Via Crucis, la croce sarà portata da undici famiglie, una coppia di giovani sposi, una di sposi anziani e una coppia di nonni. Sono loro che hanno preparato le meditazioni che si ispirano ai diversi percorsi di vita spesso visitati dal dolore o vissuti nella generosità della missione, dell'assistenza a genitori malati o a figli disabili. 

Il momento più significativo sarà quando la croce, alla tredicesima stazione, sarà portata da russi e ucraini insieme. Una scelta che ha suscitato le perplessità di molti, soprattutto in Ucraina, ma che Bergoglio ha voluto mantenere per il suo altissimo valore simbolico, in un momento in cui la guerra scatena la morte nel cuore dell'Europa e a lui viene chiesto di compiere una visita a Kiev dal forte valore profetico.

Il Triduo Pasquale, con i suoi riti e celebrazioni, costituisce per i cristiani il cuore della liturgia come memoriale della Passione, morte e Risurrezione di Cristo, che è il culmine di tutto l'anno liturgico. Con il termine si fa riferimento ai tre giorni precedenti la Domenica di Pasqua. 

''Mettiamoci davanti al Crocifisso, sorgente della nostra pace, e chiediamogli la pace del cuore e la pace nel mondo''. Ammonisce il Papa in un nuovo tweet diffuso prima delle celebrazioni.

Le celebrazioni per la Santa Pasqua sono iniziate ieri con il Papa che, dopo aver celebrato la Messa Crismale alle 9.30 in San Pietro, con i patriarchi, i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi e i presbiteri presenti a Roma, nel pomeriggio ha rinnovato la tradizione della lavanda dei piedi con 12 detenuti del carcere di Civitavecchia. 

Domani, invece, sarà il giorno della Veglia pasquale nella Notte Santa, la "madre di tutte le Veglie", presieduta da Francesco sabato 16 aprile, Sabato Santo, a partire dalle ore 19.30 nella Basilica Vaticana. Quest'anno durante la Veglia verranno amministrati anche alcuni Battesimi e Cresime a persone adulte. 

Sarà Piazza San Pietro, invece, rivestita dalle decorazioni floreali donate dai fioristi olandesi, lo scenario della solenne Messa del giorno di Pasqua, domenica 17 aprile, presieduta da Papa Francesco alle 10. Al termine, alle 12, dalla Loggia centrale della Basilica, il Papa darà la Benedizione "Urbi et Orbi". 

Infine, il 18 aprile, Lunedì dell'Angelo il Papa reciterà il Regina Caeli alle 12, ma tornerà in Piazza san Pietro alle 18 per l'incontro con le ragazze e i ragazzi che partecipano al Pellegrinaggio degli adolescenti organizzato a Roma dalla Chiesa italiana.