Il caso dell'incrociatore russo

"La Moskva è affondata": alla fine la Russia è costretta ad ammettere di aver perso la sua nave

Ma causa dell'affondamento per i russi non sarebbero i missili Neptune ucraini, bensì un incendio scoppiato a bordo a causa di un esplosione nel deposito munizioni della nave, per motivi ancora imprecisati

"La Moskva è affondata": alla fine la Russia è costretta ad ammettere di aver perso la sua nave
Russian Navy
L'incrociatore missilistico Moskva

E alla fine è arrivata l'ammissione dell'affondamento dell'incrociatore Moskva. Che è stato protagonista durante tutto il corso di questa giornata dell'ennesimo rimpallo di affermazioni e smentite tra russi e ucraini. Ma è ancora un'ammissione che non sembra chiarire completamente tutti i fatti. Mettendo insieme le affermazioni rilasciate dall'agenzia di stampa russa Interfax, secondo il Ministero della Difesa russo la nave "ha perso stabilità a causa di un danno allo scafo, avvenuto durante l'incendio seguito all'esplosione delle munizioni" trasportate a bordo, “in condizioni di mare tempestoso” la nave è affondata mentre veniva rimorchiata.

Diversamente, secondo gli ucraini, a colpire l'incrociatore Moskva sono stati i missili ucraini Neptune, uno o due, utilizzati questo giovedì, nella notte, per la prima volta, missili di cui non vi è traccia nel resoconto russo. La versione ucraina è fornita dall'ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino. Le due versioni convergono solo sul fatto che a bordo ci sia stato un incendio seguito dall'esplosione delle munizioni a bordo. Fin dai primi lanci di agenzia da parte Ucraina si diceva che l'incrociatore “si era capovolto e stava per affondare”, mentre i russi parlavano di “nave in grado di navigare purché rimorchiata, diretta verso il porto di Sebastopoli, in Crimea." Quest'ultima versione è stata confermata dal Pentagono, non in grado di chiarire o escludere a cosa sia stata dovuta l'esplosione. L'equipaggio dell'incrociatore è stato evacuato sulle navi della flotta del Mar Nero nell'area, non ci sarebbero quindi perdite umane, almeno per adesso.

 

 

L'incrociatore Moskva, una nave militare della lunghezza di 186 mt e con 510 membri era diventato uno dei simboli di questa guerra sin dagli inizi, avendo guidato l'assalto all'Isola dei serpenti, uno degli episodi più discussi di questa guerra. E simbolo anche per i russi sui cui francobolli è apparsa fin dagli anni '70. Sarebbe anche la nave della più grande stazza (peso 12490 tonnellate) affondata dai tempi della seconda guerra mondiale. Un gigante del valore di 750 milioni di dollari, un pezzo importante della credibilità delle forze armate di Vladimir Putin. 

La nave è entrata in servizio nel 1979 per essere revisionata nel 2000. Ha avuto un ruolo importante nel conflitto siriano, schierata a protezione delle forze russe sul campo. Sarebbe equipaggiata da oltre una dozzina di missili anti-nave Vulkan, da armi anti-sottomarino e mine-siluro, dicono i rapporti. Dotata inoltre di un sistema di difesa aerea a tre livelli che dovrebbe garantire tre opportunità per difendersi da un attacco missilistico neptune. L'incrociatore è la seconda grande nave russa ad essere stata gravemente danneggiata dall'inizio dell'invasione. Con essa si teme possa essere finita negli abissi anche una testata nucleare che, secondo voci non confermate, avrebbe fatto parte del suo arsenale.

 

 

Nel cinquantesimo giorno di guerra, la perdita del Moskva ha rinvigorito il morale della parte ucraina. La nave stazionava di fronte ad Odessa e rappresentava un costante timore per la popolazione civile. Sui muri di Odessa sono subito comparsi manifesti con l'illustrazione dell'incrociatore russo stilizzato mentre affonda. Fonti ucraine riportano che il Moskva sarebbe stato colpito grazie all'azione congiunta di droni Bayraktar che si sarebbero alzati in volo per “distrarre” e impegnare le difese anti-missile della nave che poi sarebbe stata centrata dai due missili Neptune.

Per il Pentagono, l'affondamento dell'incrociatore lanciamissili Moskva rappresenta un "duro colpo" per la flotta russa.