Faro nella Galassia

Numeri, disegni e DNA: è pronto un nuovo messaggio per E.T.

Dopo quasi mezzo secolo dal primo, inviato nel 1974, le informazioni vanno aggiornate, nella speranza che giungano a forme di vita abbastanza intelligenti da comprenderle e mettersi in contatto con la Terra

Numeri, disegni e DNA: è pronto un nuovo messaggio per E.T.
Jonathan H. Jiang et al, arXiv, 2022
Messaggio per E.T.

È pronto per essere trasmesso un nuovo messaggio per ET: dopo quasi mezzo secolo dal primo, inviato nel 1974, le informazioni vanno aggiornate, nella speranza che giungano a forme di vita extraterrestri abbastanza intelligenti da comprenderle e mettersi in contatto con la Terra.     

Il nuovo messaggio è stato messo a punto da un gruppo internazionale di ricerca guidato da Jonathan Jiang, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, e lo studio relativo è pubblicato sulla piattaforma arXiv, che accoglie articoli che non hanno ancora superato il vaglio della comunità scientifica.     

Gli autori dello studio hanno già individuato anche i due telescopi che raccoglieranno l'eredità di quello di Arecibo, che inviò il primo messaggio ed è ora distrutto: l'Allen Telescope Array in California, frutto di una collaborazione tra Seti (l'organizzazione scientifica dedicata alla ricerca della vitaintelligente extraterrestre) e Università di Berkeley, e il Five-Hundred-Meter Aperture Spherical Radio Telescope (Fast) in Cina, gestito dall'Accademia Cinese delle Scienze e che collabora con il Seti.    

Grazie al progresso tecnologico sappiamo che molti esopianeti nella nostra galassia sono in grado di ospitare acqua liquida sulla loro superficie, un prerequisito per la vita come la conosciamo. È dunque probabile che almeno uno di questi miliardi di pianeti ospiti vita intelligente. Da qui deriva l'esigenza di pensare a un modo per "comunicare". 

Il nuovo messaggio elaborato dal team internazionale di ricercatori guidato da Jonathan Jiang nello studio Faro nella Galassia è ispirato a quello del 1974. Il documento è corredato anche da informazioni sul periodo dell'anno migliore per l'invio e la destinazione “più promettente” oltre alle istruzioni su come “risalire al mittente”, cioé noi, indispensabili per avviare una conversazione interstellare.

L'obiettivo? Fornire la massima quantità di informazioni possibile sulla nostra società e la specie umana", ha spiegato Jiang. "Con i miglioramenti nella tecnologia digitale, possiamo fare molto meglio del [messaggio di Arecibo] nel 1974".

Ogni messaggio interstellare deve rispondere a due domande fondamentali: cosa dire e come dirlo. Quasi tutti i messaggi che gli esseri umani hanno trasmesso nello spazio finora iniziano stabilendo un terreno comune fornendo basi di scienze e matematica, due argomenti presumibilmente familiari: se una civiltà al di là del nostro pianeta è in grado di costruire un radiotelescopio per ricevere il nostro messaggio, probabilmente sa qualcosa di fisica. 

Ma come dirlo? Le lingue umane sono scartate per ovvi motivi e così i numeri. Il concetto dei numeri è universali ma il modo in cui li rappresentiamo no. Ecco perché la “lettera” viene pensata come “bitmap”, un'immagine pixelata in codice binario.

Operazioni matematiche Jonathan H. Jiang et al, arXiv, 2022
Operazioni matematiche

Le pagine comprendono due disegni stilizzati di un uomo e una donna, una mappa della superficie terrestre, uno schema del nostro Sistema Solare e le sue coordinate, e infine le frequenze radio da utilizzare per rispondere. 

Rappresentazione di uomo e donna Jonathan H. Jiang et al, arXiv, 2022
Rappresentazione di uomo e donna

Il messaggio di Arecibo

Il messaggio di Arecibo è un messaggio radio trasmesso nello spazio dal radiotelescopio di Arecibo, Porto Rico, il 16 novembre 1974. È stato indirizzato verso l'Ammasso Globulare di Ercole, a 25 000 anni luce di distanza (motivo per cui è più una dimostrazione delle conquiste tecnologiche raggiunte dal genere umano che un reale tentativo di tenere una conversazione).

Il messaggio è composto da 1679 cifre binarie, numero appositamente scelto in quanto prodotto di due numeri primi (23 e 73). In questo modo, presupponendo che chiunque lo riceva decida di ordinarlo in un quadrilatero, potrà farlo soltanto ordinandolo in 23 righe e 73 colonne o 73 righe e 23 colonne. L'informazione così sistemata nella prima disposizione (23 righe, 73 colonne) produce un disegno senza senso, ma nel secondo modo (73 righe, 23 colonne) forma un'immagine nella quale si possono riconoscere delle informazioni (crittogramma di Drake).

Nel messaggio sono rappresentati: i numeri da uno (1) a dieci (10) in formato binario; i numeri atomici degli elementi idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno e fosforo; la formula degli zuccheri e basi dei nucleotidi dell'acido desossiribonucleico (DNA); il numero dei nucleotidi nel DNA; una rappresentazione grafica della doppia elica del DNA; una rappresentazione grafica di un uomo e le dimensioni (altezza fisica) di un uomo medio; la popolazione della Terra; una rappresentazione grafica del sistema solare; una rappresentazione grafica del radiotelescopio di Arecibo e le dimensioni dell'antenna trasmittente.

Il messaggio è stato ideato dal Dr. Frank Drake, all'epoca docente alla Cornell University e creatore dell'equazione di Drake. Lo scienziato lo inviò a colleghi e premi Nobel, ma nessuno riuscì a decifrarlo e solo uno comprese che il binario era una bitmap.

Il messaggio di Arecibo, 1974 Wikimedia
Il messaggio di Arecibo, 1974