Potenza nucleare instabile

Sfiduciato il premier Imran Khan, il Pakistan verso nuove elezioni

Imran Kahn accusa gli Stati Uniti di non volerlo più al potere per il suo avvicinamento a Cina e Russia, ma anche il suo probabile successore è molto vicino a Pechino

Sfiduciato il premier Imran Khan, il Pakistan verso nuove elezioni
Ansa
Il premier pakistano uscente, Imran Khan, in carica dal 18 agosto 2018

Il Parlamento pachistano si riunirà lunedì per eleggere il nuovo primo ministro dopo il voto di sfiducia al premier Imran Khan. L'opposizione ha nominato come suo candidato Shahbaz Sharif, presidente del partito “Lega musulmana del Pakistan Nawaz” (Pml-N). Sharif è il fratello più giovane dell'ex primo ministro Nawaz Sharif e in passato è stato tre volte primo ministro della provincia pachistana del Punjab. Anche l'ex presidente Asif Ali Zardari ha manifestato il suo sostegno a Shahbaz Sharif.

 

La caduta dell’ex campione di cricket

Il Pakistan, una repubblica islamica di 220 milioni di abitanti, dotata di armi nucleari, ripiomba nell’ennesima crisi costituzionale. Imran Khan, 69 anni, già campione di cricket, era uscito vincitore dalle elezioni del 2018 ma recentemente aveva perso la maggioranza parlamentare dopo che alcuni partiti della sua coalizione gli avevano ritirato il sostegno. In un primo momento, la mozione di sfiducia che lo riguardava non è stata discussa, domenica scorsa, dal Parlamento, dopo che il vice-presidente dell'Assemblea nazionale, Qasim Suri, suo fedele sostenitore, si era rifiutato di metterla ai voti, sostenendo la sua incostituzionalità in quanto derivante da “interferenze straniere”. Il capo del governo ha poi ottenuto dal presidente della Repubblica, Arif Alvi, altro suo alleato, lo scioglimento del Parlamento, atto che comporta la convocazione di elezioni legislative anticipate entro 90 giorni.

 

Una storia politica turbolenta

Le vicende politico-istituzionali del Pakistan non sono nuove a simili “turbolenze”: nessun primo ministro pakistano, infatti, ha mai completato il suo mandato, in un Paese – peraltro – che dalla sua indipendenza (1947) ha assistito a quattro golpe militari e ad almeno altrettanti tentativi di colpo di Stato. Khan ha più volte accusato gli Stati Uniti di volerlo rimuovere a causa del suo rifiuto di allinearsi con le posizioni americane su Russia e Cina, e ha accusato l'opposizione di complottare con Washington per allontanarlo dal potere. 

 

Le prossime fasi prima di un nuovo premier

I prossimi passaggi: è prevista anzitutto la formazione di un governo ad interim incaricato di organizzare le elezioni. Il primo ministro ad interim sarà nominato dal presidente, su proposta dell'attuale capo del governo e del capo dell'opposizione nell'Assemblea disciolta, Shahbaz Sharif, candidato a succedere a Khan. Il premier destituito ha proposto come premier di transizione il precedente presidente della Corte Suprema, Gulzar Ahmed, che ha lasciato l'incarico all'inizio di febbraio.

 

Potenza nucleare

Il Pakistan possiede un arsenale nucleare stimato in circa 165 testate atomiche (dato dello scorso marzo). Secondo l'ACA (Arms Control Association), è l'arsenale atomico in più veloce espansione rispetto a qualsiasi altro Paese. Il programma nucleare pakistano è stato sviluppato anche per la contiguità – e rivalità – della potenza nucleare con la vicina India, che condusse il primo test nel 1974 e dal quale è separata da una storia decennale di guerre e inimicizia. Il Pakistan conseguì lo status di potenza nucleare con gli esperimenti del 1998 sotto il premier Nawaz Sharif e con il coordinamento dell'ingegner Ahmed Qadeer Khan. L'espansione del programma e le violazioni al Trattato di non proliferazione hanno determinato le sanzioni statunitensi a numerosi enti e persone, e si ritiene che il Pakistan continui attivamente a esportare armi e tecnologie nucleari. La tradizionale instabilità politica del Paese, oltre alla presenza di gruppi estremisti, costituisce una fonte ulteriore di preoccupazione circa gli asset nucleari. Tuttavia, il Pakistan si è impegnato nella massima del “no first use” ("non utilizzo per primo") in caso di conflitto contro Stati privi di armi nucleari. Ma è una dottrina che l'ACA ritiene valga anche riguardo gli Stati in possesso di armi atomiche, in particolare l'India; nonostante il Pakistan, infatti, abbia sempre ribadito che le armi nucleari sono una risorsa estrema, gli analisti continuano a nutrire dubbi.

 

Retorica anti-americana, avvicinamento alla Russia (e alla Cina)

Ad uno sguardo d’insieme, tre aspetti caratteristici contraddistinguono il Pakistan odierno: un potere militare molto forte, che sinora ha gestito la politica estera del Paese, cercando di stabilizzare la sua oscillante politica (anche al prezzo di qualche colpo di Stato); un anti-americanismo di facciata, che il premier uscente Khan, fin dal suo esordio, non ha fatto mistero di incoraggiare; e un riavvicinamento alla Russia e alla Cina, due grandi potenze con cui il successore del premier, qualunque esso sia, si dovrà misurare.

Khan in questi anni ha intessuto un fitto dialogo con Mosca e anche nel giorno dell’inizio dell’invasione in Ucraina, ha avuto dei colloqui con Vladimir Putin. Stretti anche i rapporti con un partner strategico come Pechino. Shehbaz Sharif, il probabile successore del premier uscente, già da primo ministro del Punjab aveva favorito importanti progetti infrastrutturali con Xi Jinping; se divenisse premier nazionale, a Pechino sarebbero più che contenti. 

Poi c’è l’Afghanistan, dove dalla scorsa estate sono tornati al potere i talebani. I rapporti tra il governo di Islamabad e Kabul si sono recentemente allontanati, anche se il premier Khan è stato meno duro di altri leader stranieri nel condannare il mancato rispetto dei diritti umani da parte dell’emirato islamico. Ma, dicono gli osservatori, l’ha fatto soprattutto per ragioni di stabilità regionale, temendo che la violenza messa in atto dai talebani possa contagiare il vicino; già si sono registrati, infatti, diversi scontri tra i due eserciti e al momento la situazione resta sospesa in una sorta di calma apparente.