Il "Tempo Forte" della Chiesa Cattolica

Papa Francesco lava i piedi a 12 detenuti: di nuovo in presenza le celebrazioni per la Pasqua

Dopo mesi di vita incerta, è stato il primo ritorno alle celebrazioni della Pasqua in presenza. Fitto il calendario degli appuntamenti, dalla Via Crucis e la Veglia del venerdì santo al Regina Caeli del lunedì di pasquetta

Papa Francesco lava i piedi a 12 detenuti: di nuovo in presenza le celebrazioni per la Pasqua
ANSA
L'immagine, fornita dai media vaticani, mostra Papa Francesco all'interno del carcere di Civitavecchia durante la "Lavanda dei piedi" con 12 detenuti

Entrano nel vivo le celebrazioni del momento più importante dell'anno per i cattolici, un “Tempo Forte”, come viene definito, e lo fanno trainate da Papa Francesco nel suo continuo viaggio alla ricerca degli ultimi. Il Papa, nel pomeriggio, ha presieduto la messa in Coena Domini, con il rito della Lavanda dei Piedi, con i detenuti e gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Borgata Aurelia di Civitavecchia. Come ormai è divenuto tradizione, Bergoglio ha lavato piedi a dodici detenuti. 

Arrivato prima delle 16, accolto dalle autorità del Carcere, il Papa si è recato nella Cappella, dove ha presieduto la Messa. Insieme ad alcuni detenuti, erano presenti una rappresentanza degli agenti e del personale della Casa Circondariale e alcune autorità, tra cui il ministro della Giustizia Cartabia. Lo fa sapere il Vaticano.

Durante la liturgia il Papa ha pronunciato a braccio la sua omelia, dopo le letture del giorno, parlando del segno della Lavanda dei piedi, ''cosa strana'' in questo mondo: ''Gesù che lava i piedi al traditore, quello che lo vende''. Papa Francesco ha aggiunto ''Gesù ci insegna questo, semplicemente: fra voi dovete lavarvi i piedi, uno serve l'altro, senza interesse: che bello sarebbe se questo fosse possibile farlo tutti i giorni e a tutta la gente. Servire è Gesù che al traditore dice ''amico'', lo aspetta fino alla fine, perdona tutto: ''Dio perdona tutto e Dio perdona sempre! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono''.

''Ognuno di noi - ha detto ancora il Papa - ha qualche cosa che porta da tempo nel cuore, ''ma, chiedete perdono a Gesù''. E ha ricordato ''C'è un Signore che giudica, ma è un giudizio strano: il Signore giudica e perdona''. E ha concluso esortando a seguire, con ''la voglia di servire e perdonarci''. Al termine dell'omelia, come è consueto, il Papa ha ripetuto il gesto di Gesù durante l'Ultima Cena, quando il Signore lavò i piedi ai suoi discepoli in segno di amore spinto fino al servizio e all'umiliazione, nei confronti di 12 detenuti, uomini e donne, tra cui persone di età diversa e di diversa nazionalità. 

In conclusione della Messa, la Direttrice del Carcere ha rivolto alcune parole di ringraziamento al Santo Padre e offerto in dono una stampa del porto antico di Civitavecchia, alcuni prodotti dell'orto coltivato dai detenuti e alcune opere fatte dal personale e dai detenuti.

Dopo la celebrazione il Papa si è recato nella Sala dei colloqui dove ha salutato brevemente una cinquantina di persone, in rappresentanza dei detenuti, degli agenti e del personale della Casa Circondariale.
Prima di sera è rientrato a Casa Santa Marta.

Uscendo in auto dal carcere, Francesco ha abbassato il finestrino della Fiat 500L per salutare le persone e i giornalisti che lo attendevano all'esterno dell'istituto di pena. In tutto la visita è durata circa due ore. 

Il Papa nelle carceri

Negli anni scorsi papa Francesco ha celebrato più volte il rito della lavanda dei piedi in un carcere. A Roma in quello minorile di Casal del Marmo nel 2013, a Rebibbia nel 2015 e a Regina Coeli nel 2018. E poi in quello di massima sicurezza di Paliano (Frosinone) nel 2017 e a Velletri nel 2019. A causa delle restrizioni imposte dal Covid, il rito è stato sospeso nel 2020 e nel 2021. Le carceri italiane sono state tra i luoghi più colpiti dal covid, che ha aggiunto sofferenza a situazioni già di forte disagio. Il gesto di Bergoglio quindi ha un doppio significato.

Le celebrazioni per la Pasqua

Dopo due anni segnati dalla pandemia, che hanno visto piazze vuote chiese semivuote e messe in streaming, le celebrazioni della Pasqua di Papa Francesco tornano alla normalità. Questa mattina il Pontefice ha celebrato la Messa Crismale alle 9.30 in San Pietro, con i patriarchi, i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi e i presbiteri presenti a Roma. Nel pomeriggio la lavanda dei piedi a 12 detenuti del carcere di Civitavecchia.

Domani, Venerdì Santo la celebrazione della Passione del Signore presieduta dal Papa, avrà inizio alle 17 nella Basilica vaticana. Il momento più significativo sarà quando la croce, alla tredicesima stazione, sarà portata da russi e ucraini insieme. Una scelta che ha suscitato le perplessità di molti, soprattutto in Ucraina, ma che Bergoglio ha voluto mantenere per il suo altissimo valore simbolico, in un momento in cui la guerra scatena la morte nel cuore dell'Europa e a lui viene chiesto di compiere una visita a Kiev dal forte valore profetico.

Sarà il predicatore della Casa pontificia, il cardinale Raniero Cantalamessa a pronunciare l'omelia. Il Papa si recherà in serata al Colosseo per la Via Crucis che avrà inizio alle ore 21.15. La croce sarà portata da undici famiglie, una coppia di giovani sposi, una di sposi anziani e una coppia di nonni. Sono loro che hanno preparato le meditazioni che si ispirano ai diversi percorsi di vita spesso visitati dal dolore o vissuti nella generosità della missione, dell'assistenza a genitori malati o a figli disabili.

La Veglia pasquale nella notte santa, la "madre di tutte le Veglie", sarà presieduta da Francesco il 16 aprile, Sabato Santo, a partire dalle ore 19.30 nella Basilica Vaticana. Quest'anno durante la Veglia verranno amministrati anche alcuni Battesimi e Cresime a persone adulte.

Sarà Piazza San Pietro, invece, rivestita dalle decorazioni floreali donate dai fioristi olandesi, lo scenario della solenne Messa del giorno di Pasqua, domenica 17 aprile, presieduta da Papa Francesco alle 10. Al termine, alle 12, dalla Loggia centrale della Basilica, il Papa darà la Benedizione "Urbi et Orbi".

Infine, il 18 aprile, Lunedì dell'Angelo il Papa reciterà il Regina Caeli alle 12, ma tornerà in Piazza san Pietro alle 18 per l'incontro con le ragazze e i ragazzi che partecipano al Pellegrinaggio degli adolescenti organizzato a Roma dalla Chiesa italiana. 

"Dopo questi mesi di vita incerta, sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d'età che molto hanno patito. Abbiamo bisogno di segni di speranza", aveva detto, presentando l'evento, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei.