Crisi ucraina

Nuove sanzioni Ue alla Russia, Von der Leyen: "Lavoriamo allo stop dell'import di petrolio"

“È importante mantenere la massima pressione su Putin e sul governo russo in questo momento critico"

Nuove sanzioni Ue alla Russia, Von der Leyen: "Lavoriamo allo stop dell'import di petrolio"
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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato in un videomessaggio il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che "sta conducendo una guerra crudele e spietata, anche contro la popolazione civile ucraina", aggiungendo che "è importante mantenere la massima pressione su Putin e sul governo russo in questo momento critico". 

"I quattro pacchetti di sanzioni hanno colpito duramente e limitato le opzioni politiche ed economiche del Cremlino. Stiamo vedendo risultati tangibili. Ma chiaramente, alla luce degli eventi, dobbiamo aumentare ulteriormente la nostra pressione. Oggi proponiamo di fare un ulteriore passo avanti con le nostre sanzioni. Le renderemo più ampie e più nitide, in modo che incidano ancora più in profondità nell'economia russa”.

Tra le misure previste, il "divieto di importazione di carbone dalla Russia, del valore di 4 miliardi di euro all'anno, che taglierà un'altra importante fonte di entrate per la Russia". Previsto anche lo "stop totale alle transazioni riguardanti quattro banche chiave russe, tra le quali la Vtb, il secondo più importante istituto del Paese". Le 4 banche, spiega von der Leyen, "rappresentano il 23% del mercato del settore bancario russo e andranno a indebolire ulteriormente il sistema bancario" di Mosca.

Il "terzo pilastro" del pacchetto di sanzioni, spiega von der Leyen, sarà il "divieto alle navi russe e alle navi operate dalla Russia di accedere ai porti dell'Ue. Alcune esenzioni riguarderanno elementi essenziali come i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l'energia. Inoltre, proporremo un divieto per gli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi. Questo divieto limiterà drasticamente le opzioni per l'industria russa di ottenere beni chiave".

Ci saranno, prosegue la presidente della Commissione, "ulteriori divieti all'esportazione mirati, del valore di 10 miliardi di euro, nelle aree in cui la Russia è vulnerabile. Ciò include ad esempio computer quantistici e semiconduttori avanzati. Ma anche macchinari e mezzi di trasporto delicati. Con questo continueremo a degradare la base tecnologica e la capacità industriale della Russia".

Nel quinto pacchetto delle sanzioni Ue sono previsti "nuovi divieti di importazione specifici, del valore di 5,5 miliardi di euro, per tagliare il flusso di denaro della Russia e dei suoi oligarchi, su prodotti dal legno al cemento, dai frutti di mare ai liquori". "In questo modo, chiudiamo anche le scappatoie tra Russia e Bielorussia", ha aggiunto von der Leyen.

Il sesto pilastro prevede lo stop alla partecipazione delle compagnie russe ad acquisizioni pubbliche nei Paesi membri Ue. Tra le misure anche lo stop a qualsiasi sostegno finanziario, comunitario  o nazionale, a enti pubblici russi.

Infine, stiamo proponendo ulteriori elenchi di persone fisiche", e "stiamo lavorando a sanzioni aggiuntive che includano il petrolio e stiamo riflettendo su alcune proposte presentate dai Paesi membri come il tassare" l'import di energia dalla Russia o lo stabile "canali di pagamento specifici come dei depositi bloccati. Assumere una posizione chiara non è cruciale solo per l'Europa ma per tutto il mondo. Le atrocità commesse a Bucha e in altre aree non resteranno senza risposta, i colpevoli non resteranno impuniti".