Guerra Russia-Ucraina

Santa Sede, l'Ambasciata ucraina: "Via Crucis al Colosseo non con i russi"

"Stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze" ha scritto in un tweet l'ambasciatore Andrii Yurash

Santa Sede, l'Ambasciata ucraina: "Via Crucis al Colosseo non con i russi"
(GettyImages/archivio)
via Crucis Colosseo, Roma

L'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede contesta la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa. "L'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede - twitta l'ambasciatore Andrii Yurash - capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull'idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo". "Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze", aggiunge

 

 

Qualche giorno fa la Sala Stampa vaticana aveva annunciato la scelta di coinvolgere una famiglia russa e una famiglia ucraina nel percorso della Via Crucis in programma venerdì prossimo, 15 aprile, al Colosseo. Una croce da portare insieme, uniti, nella penultima stazione, la tredicesima, quella in cui "Gesù muore sulla croce", con le rispettive meditazioni, affidate loro dal Papa.   "La morte intorno. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. L'esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d'inverno, l'andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie… tutto. Tutto perde improvvisamente valore - è il grido delle due famiglie dei Paesi in guerra - Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perché tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?'". E ancora: "Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare", si legge nella meditazione. In occasione dell'attuale anno della famiglia - Amoris laetitia - il pontefice argentino ha affidato ad un gruppo di famiglie la stesura delle meditazioni, e sono 14 famiglie che porteranno la croce nel corso delle stazioni che rievocano la Via Crucis di Gesù.

“Papa Francesco è un pastore, annunzia il Vangelo. Non è una parte politica. Da qui la decisione anche sulla Via Crucis. Qualcuno che dia un segno profetico in questo momento ci vuole” ha detto il direttore de La Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro ospite a Rainews24.