La biografia

Sergio Pellissier, l’aostano diventato la bandiera del Chievo Verona

Gli esordi con il Torino nel 1997, poi la lunga storia con la squadra clivense. Il numero 31 sempre cucito addosso. Dopo l'addio al calcio di 3 anni fa, il ritorno in campo a 43 anni

Sergio Pellissier, l’aostano diventato la bandiera del Chievo Verona
LaPresse
Sergio Pellissier

Nato ad Aosta 43 anni fa, Sergio Pellissier è diventato la bandiera del Chievo Verona. Cresciuto nelle giovanili del Torino, è con i granata che debutta nel mondo dei professionisti, il 9 marzo 1997 contro la Salernitana a non ancora 18 anni compiuti.

Tempo 3 anni e viene acquistato dal Chievo. Anche se inizialmente viene mandato in prestito alla Spal, con la quale gioca 2 campionati in serie C.

Poi nel 2002 torna a Verona. E lì inizia la sua lunga storia con la squadra gialloblu. 17 anni nei quali diventa punto di riferimento, capitano, bandiera del Chievo. Oltre 500 presenze e quasi 140 gol fatti.Ed è in questi anni che Pellissier conquista anche una presenza per la nazionale guidata da Marcello Lippi. E’ il  6 giugno 2009 e a Pisa si gioca contro l’Irlanda del Nord l’ultima amichevole prima di volare in Sudafrica per il Mondiale. Pellisier entra dalla panchina al 62’ e dopo appena 11 minuti va in gol, segnando il definitivo 3 a 0.

Sulla maglia da calciatore di club ha sempre portato il 31. Che ormai è diventato il suo simbolo. Infatti ora che è tornato a mettere gli scarpini, ha scelto un gioco grafico per annunciare il suo ritorno, ossia il ritorno di “S3rg1o”. Un numero che si è trovato addosso un po’ per caso: è lui stesso a raccontare che gli è stato assegnato quando non era ancora un giocatore abbastanza famoso da potersi permettere di scegliere il proprio numero. E poi, quando finalmente ha potuto farlo, ha deciso di tenersi quel 31 che era diventato un portafortuna.

Nella sua carriera ci sono stati anche momenti bui. E’ stato coinvolto in un filone di indagini sul calcioscommesse. Ma ne è uscito pulito, pienamente assolto e ogni accusa quindi è caduta. Lo stesso è accaduto in occasione di una indagine su una presunta truffa immobiliare: assolto.

Dal punto di vista sportivo, il buio è arrivato con il fallimento del Chievo. Ma ancora una volta Pellissier ha scelto di giocare in attacco: e quindi ha deciso che la comunità nata e cresciuta intorno alla società veronese non potesse andare dispersa. Anzi a loro andava restituito qualcosa di ciò che avevano dato in anni di tifo e passione. Per questo, dopo aver annunciato l’addio al calcio nel 2019, decide che è il momento di tornare. E decide di fondare l’Fc Clivense. Accettando di ripartire dal fondo, dalla terza categoria. Ma le idee sono chiare: un progetto per tornare presto tra le grandi. Proprio con l’aiuto e il coinvolgimento di quella comunità.