Conferiti alle forze di sicurezza poteri straordinari

Sri Lanka: il presidente Rajapaksa decreta lo stato d'emergenza dopo le proteste davanti casa sua

All'alba il coprifuoco imposto ieri sera è stato revocato, ma le proteste sono oggi divampate in varie regioni del Paese. Al presidente viene attribuita incapacità nel gestire la grave crisi economica che attanaglia il Paese

Sri Lanka: il presidente Rajapaksa decreta lo stato d'emergenza dopo le proteste davanti casa sua
Getty Images
Scontri tra polizia e manifestanti a Colombo, in Sri Lanka

Il presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, ha dichiarato lo stato di emergenza conferendo alle forze di sicurezza ampi poteri dopo che ieri centinaia di persone hanno tentato di assaltare la sua residenza. Rajapaksa ha detto che si è verificata una "emergenza pubblica nello Sri Lanka" e da qui la necessità di invocare leggi dure per dare alle forze di sicurezza un'ampia autorità e arrestare i sospetti.

Sono proseguite anche oggi le proteste nello Sri Lanka attanagliato da una crisi economica senza precedenti: i manifestanti hanno bloccato le principali strade del Paese e nella capitale Colombo, decine di attivisti per i diritti umani hanno esposto cartelli scritti a mano mentre manifestavano a un incrocio trafficato. "È ora di lasciare, Rajapaksa", diceva un cartello. "Basta con la corruzione, vai a casa Gota", era la scritta su un altro, riferendosi sempre al presidente Gotabaya Rajapaksa. Nella città dell'altopiano di Nuwara Eliya, gli attivisti hanno bloccato l'inaugurazione di una mostra di fiori da parte della moglie del premier Mahinda Rajapaksa, ha detto la polizia.

Sri Lanka: manifestanti protestano contro presidente Gotabaya Rajapaksa, davanti sede presidenziale (Ap) Associated Press
Sri Lanka: manifestanti protestano contro presidente Gotabaya Rajapaksa, davanti sede presidenziale

Lo Sri Lanka sta affrontando la peggiore crisi economica degli ultimi anni, secondo alcuni analisti la peggiore dall’indipendenza dalla corona britannica, nel 1948. Da settimane si ripetono le stesse scene in tutta l’isola: code davanti a supermercati, benzinai e farmacie; mezzi pubblici fermi per mancanza di carburante, ospedali in crisi. 

Il malcontento per il rincaro dei prezzi, la mancanza di valuta estera dovuta all’impatto della pandemia sul turismo e le rimesse (da parte dei lavoratori all’estero), hanno portato i suoi 22 milioni di abitanti allo stremo: mancano beni essenziali e i prezzi che hanno subito forti aumenti, sono appesantiti da un enorme debito pubblico. 

Tutto questo ha scatenato la reazione della popolazione sfociata in scontri e violenze. Le forze di sicurezza dello Sri Lanka sono state dispiegate massicciamente ieri sera nella capitale Colombo e, dopo gli scontri tra polizia e manifestanti che si erano recati in diverse centinaia davanti al domicilio del presidente Gotabaya Rajapaksa, è stato imposto il coprifuoco. I manifestanti chiedevano le dimissioni del presidente accusato di essere incapace di gestire la grave crisi economica nel Paese del sudest asiatico. 

La polizia di Colombo ha dichiarato di aver arrestato 45 persone dopo i disordini di giovedì in cui un uomo è rimasto gravemente ferito.   

Il coprifuoco messo in atto durante la notte è stato revocato all'alba di questa mattina, ma la presenza della polizia e dell'esercito è stata rafforzata in tutta la città, dove i rottami di un autobus bruciati stavano ancora bloccando la strada che conduce alla casa del presidente Gotabaya Rajapaksa.