La Nato sta elaborando piani per schierare una presenza militare permanente ai propri confini per contrastare una futura aggressione della Russia. A dirlo è il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, in un'intervista al quotidiano britannico Telegraph.
La Nato si trova "in mezzo a una trasformazione fondamentale" che riflette "le conseguenze a lungo termine" delle azioni del presidente russo Vladimir Putin, ha spiegato Stoltenberg, secondo cui "indipendentemente da quando e come finirà la guerra in Ucraina, ci sono già state conseguenze per la nostra sicurezza" e "quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea".
Stoltenberg ha detto anche che i leader della Nato dovranno prendere delle decisioni su quello "che chiamiamo reset, un adattamento a lungo termine della Nato" nel summit di Madrid a giugno. Per la prima volta "il concetto strategico" della Nato riguarderà la "minaccia" dalla Cina e la stretta collaborazione tra Pechino e la Russia.
"La Nato - ha aggiunto Stoltenberg - è l'Alleanza di maggior successo nella storia per due motivi. Uno è che siamo stati in grado di unire Europa e Nord America. L'altro è che siamo stati in grado di cambiare quando il mondo cambia. Ora il mondo sta cambiando e la Nato sta cambiando".
Stoltenberg ha poi annunciato via Twitter di avere "parlato con la presidente" della Commissione europea Ursula "von der Leyen sulla sua recente visita a Kiev e dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky".
"Siamo determinati a continuare a rafforzare il nostro sostegno all'Ucraina. La Nato e la Ue sono uniti e solidali con il popolo ucraino", ha aggiunto.