Cronache di guerra

Ucraina, il direttore della Caritas di Mariupol: due operatrici costrette ad andare in Russia

I soldati russi la chiamano 'evacuazione volontaria' ma quando l'evacuazione è sotto la minaccia delle mitragliatrici non si può chiamare 'volontaria', dice il direttore

Ucraina, il direttore della Caritas di Mariupol: due operatrici costrette ad andare in Russia
AP Photo/Evgeniy Maloletka
Ospedale di Mariupol danneggiato dai bombardamenti

Nella città martire di Mariupol, dopo l’attacco all’edificio di Caritas Ucraina, la drammatica rivelazione di padre Rostyslav Spryniuk,  il direttore della Caritas di Mariupol.  "Due nostre lavoratrici sono state forzatamente portate in Russia", ha detto in un'intervista a Tv2000. "I soldati russi la chiamano 'evacuazione volontaria' ma quando l'evacuazione è sotto la minaccia delle mitragliatrici non si può chiamare 'volontaria'”.

Le due lavoratrici, ha spiegato il direttore della Caritas di Mariupol "erano nel centro Caritas ma in un altro edificio. Si sono salvate perché si trovavano sotto le scale. Sono state coperte dalle macerie ma sono riuscite a scavarsi una via d'uscita. Non possiamo rivelare i loro nomi, per non metterle in pericolo".