La guerra in Ucraina

Kuleba: "Chiediamo armi per proteggere la sicurezza della Nato". Poi: Lavrov "complice nei massacri"

Il ministro degli Esteri di Kiev: "L''Ucraina sta proponendo un accordo equo per entrambe le parti". Poi accusa il capo della diplomazia russa, Lavrov: è "complice dei crimini" russi a Bucha e Mariupol

Kuleba: "Chiediamo armi per proteggere la sicurezza della Nato". Poi: Lavrov "complice nei massacri"
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Dmytro Kuleba al vertice dell'alleanza atlantica a Bruxelles

L'appello lanciato da Kiev sulla fornitura di "armi, armi e armi" riguarda la protezione della sicurezza dei Paesi della Nato e dell'Ucraina. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba. Parlando a un vertice dell'alleanza atlantica a Bruxelles, ha detto ai giornalisti che l'Ucraina sta proponendo un "accordo equo" per entrambe le parti. Ha aggiunto che questo aiuterà l'Ucraina a proteggere la sicurezza dei Paesi Nato non dando al presidente russo Vladimir Putin alcuna possibilità di "testare l'articolo 5". L'articolo 5 è una parte fondamentale dell'alleanza Nato, in cui tutti i membri accettano di trattare un attacco a un Paese membro come un attacco a tutta l'alleanza.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha invitato la Nato a prendere decisioni rapide sul modo migliore per aiutare a fermare le forze del presidente russo Vladimir Putin. "O ci aiutate adesso, parlo di giorni e non di settimane, o il vostro aiuto arriverà troppo tardi e molte persone moriranno, molti civili perderanno le loro case, molti villaggi saranno distrutti, proprio perché questo aiuto è arrivato troppo tardi", ha detto. Questa settimana sono state concordate nuove sanzioni da Stati Uniti e Regno Unito, ma i membri dell'Ue devono ancora raggiungere un'intesa sulle ultime proposte e Kuleba vuole che tutte le sanzioni vadano oltre, includendo il divieto di acquistare petrolio e gas russo. Per il ministro “le nazioni occidentali che continuano ad acquistare petrolio e gas russo stanno sostenendo l'Ucraina con una mano, mentre con l'altra sostengono la macchina da guerra russa.” Kuleba ha poi aggiunto che le sanzioni hanno conseguenze negative a lungo e medio termine per l'economia russa, ricordando però che "la gente sta morendo in questo momento". Il ministro ha aggiunto che l'Ucraina deve fare di più per fermare immediatamente l'esercito russo. Ha riconosciuto che le sanzioni infliggono danni, ma ha ribadito la posizione di Kiev secondo cui l'attuale risposta non basta per ottenere risultati sufficienti a breve termine.

Il video

Circa il video in cui si vedono alcuni soldati ucraini sparare su soldati russi catturati, il ministro ha affermato “ne ho sentito parlare ma voglio rassicurarvi sul fatto che l'esercito ucraino osserva le regole della guerra. Ovviamente ci sono stati o potrebbero esserci episodi isolati di violazione di queste regole e saranno sicuramente indagati". Ha poi sottolineato che le atrocità viste a Bucha e in altre parti dell'Ucraina settentrionale recentemente occupate dalle forze russe sono "soltanto la punta dell'iceberg" di presunti crimini di guerra commessi da parte di Putin. Il ministro ha poi puntato il dito contro il suo omologo russo, Serghei Lavrov di essere "complice dei crimini" russi a Bucha e Mariupol.

"Per prevenire altre Bucha, dobbiamo discutere e vedere come possiamo porre fine a questa guerra"

Dmytro Kuleba