L'intervento alla Convention di Forza Italia

Berlusconi a Napoli: "Il centrodestra vince solo con valori europeisti e atlantisti"

"l'Ucraina è il paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi”. Con queste parole il leader di Forza Italia, che ha ricevuto una calorosa accoglienza, placa le polemiche suscitate da alcune sue dichiarazioni

Berlusconi a Napoli: "Il centrodestra vince solo con valori europeisti e atlantisti"
Screen Rainews
Silvio Berlusconi , Convention FI 21/05/22

“Il centrodestra vince solo se incarna i valori liberali, cristiani, europeisti, atlantisti. I valori di Forza Italia. Siamo i soli a non dover chiedere scusa di nulla per il nostro passato. Ad essere stati sempre dalla parte della libertà, della democrazia, dell’Europa e dell’occidente”.

Non ha dubbi il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel suo intervento alla Convention di partito 'L'Italia del futuro' a Napoli.

Un’accoglienza calorosissima quella riservatagli all’auditorium della Mostra di Oltremare: prima la canzone inno di Forza Italia, poi i cori della platea al grido di "Silvio, Silvio" e lo sventolare delle bandiere tricolore. 

''Grazie per l'accoglienza affettuosa, Napoli è una città che amo, ho scritto più di 100 canzoni napoletane,'' ha detto il leader di Forza Italia aprendo la convention azzurra. Ha poi ricordato il suo impegno, quando era al governo, per risolvere i problemi della città, in primo luogo quello dei rifiuti. “Con il nostro impegno in 58 giorni Napoli e la Campania hanno ritrovato il perduto decoro”, ha detto il leader di Forza Italia.

 

"Siamo i soli a non dover chiedere scusa di nulla per il nostro passato. Ad essere stati sempre dalla parte della libertà, della democrazia, dell’Europa e dell’occidente”

Silvio Berlusconi

Antonio Tajani, Mostra Oltremare a Napoli con il convegno di Forza Italia (Twitter/@Antonio_Tajani)
Antonio Tajani, Mostra Oltremare a Napoli con il convegno di Forza Italia

La ‘discesa in campo’ nel 1994

Sul palco della Convention Silvio Berlusconi rievoca poi la 'discesa in campo' nel '94, in particolare il colloquio con mamma Rosa: ''Mia madre mi disse che era pericoloso fare un partito, ma anche che, se questo era il mio desiderio, dovevo andare avanti''.

“Sul comunismo avevo saputo tutto da un giovane prete russo che era scappato, era riuscito a passare la cortina di ferro: ce lo avevano dato per due ore alla settimana a insegnare religione, ci raccontò la grande differenza tra le democrazie liberali e i regimi comunisti", ha proseguito il presidente di Forza Italia,

"Nei regimi liberali la persona è sacra e i diritti della persona sono garantiti dallo Stato. Nel comunismo è lo Stato che ti concede questi diritti e quindi chi è al potere, ove ritenesse di trarne conseguenza, può limitarli e può anche calpestarli: una differenza enorme che io ho sempre avuto presente e che mi ha condotto in tutte le fasi della mia vita", ha aggiunto.

“Siamo i soli -ha proseguito- ad aver sempre sostenuto, dalla maggioranza e dall’opposizione, le nostre truppe nelle missioni militari di pace all’estero, schierandoci senza esitazione con le donne gli uomini delle nostre forze armate. Dobbiamo veramente essere orgogliosi della nostra storia”. 

L’appoggio all’Ucraina e al governo Draghi dopo la polemica

''Forza Italia ha voluto il governo di unità nazionale e lo sostiene con convinzione'', ha detto ancora Berlusconi alla Convention di Fi a Napoli.

Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina il leader di Forza Italia corregge il tiro e sottolinea che: "l'Ucraina è il paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi”. “In Europa -ha detto- aleggia lo spettro di una crisi internazionale che non ha precedenti nel secondo dopoguerra. Non posso che condividere l’orrore e il dolore per le immagini di Kiev” e “gli appelli di quanti, primo fra tutti papa Francesco, invocano uno sforzo per arrivare alla pace”. 

Le affermazioni a sostegno della pace in Ucraina arrivano all'indomani della polemica scatenata da un'altra affermazione del presidente Berlusconi: “In Ucraina bisogna arrivare al più presto a una pace. Io credo che l’Europa unita deve fare una proposta di pace, cercando di far accogliere agli ucraini le domande di Putin“, queste le parole del Cavaliere che, ieri, hanno fatto discutere e hanno animato le polemiche nel mondo della politica italiana.

A puntare il dito contro il leader di FI e a contestare la linea troppo filo-putiniana di Berlusconi sono stati soprattutto i compagni di partito, tra cui la ministra Maria Stella Gelmini ed Elio Vito. Ad essere considerato inaccettabile soprattutto il punto in cui il cavaliere sottolineava come "l'invio di armi a Kiev rende l'Italia ‘cobelligerante’ e provoca danni economici alle aziende del nostro Paese".