Le sanzioni contro Putin

Bloomberg: Russia sull'orlo del default, gli Usa verso il blocco dei pagamenti del debito

Il 25 maggio la scadenza della cedola per gli investitori. I 600 miliardi in oro e valute del paese in buona parte congelati dalle sanzioni

Bloomberg: Russia sull'orlo del default, gli Usa verso il blocco dei pagamenti del debito
(gettyImages)
Banca centrale russa nel centro di Mosca

L'amministrazione Biden starebbe per bloccare completamente la possibilità per la Russia di pagare le obbligazioni americane sul debito (i cosiddetti bond), portando il paese sull'orlo del default. Così scrive in una sua esclusiva, l'agenzia di news statunitense Bloomberg. La deadline - così la testata finanziaria - scatterà la prossima settimana, il 25 Maggio, quando se non sarà prorogata la licenza, il paese di Putin non potrà materialmente far fronte agli impegni con i titolari americani dei suoi bond: una mossa "che aumenta le chance di default della Russia".  Anche se "una decisione finale - sottolinea Bloomberg - non è stata ancora presa". 

Il post di Bloomberg con la sua esclusiva: "L'amministrazione Biden è pronta a bloccare completamente la capacità della Russia di pagare gli obbligazionisti statunitensi, dopo la scadenza della prossima settimana: una mossa che potrebbe portare Mosca sull'orlo del default"

Il 29 Aprile scorso, Mosca aveva pagato le cedole sul debito per 648 milioni di dollari, scongiurando secondo diversi analisti il default (il "crack" del sistema finanziario del paese), mentre la Banca centrale aveva tentato di ridare fiato all'economia, con un taglio ai tassi d'interesse di tre punti percentuali, portandolo al 14%. 

Il pagamento delle cedole - che fa seguito a quella del 14 aprile precedente, di 447 milioni di dollari - era avvenuta grazie ad una deroga alle sanzioni decisa dagli Usa, che autorizzava i titolari di debito russo negli Stati Uniti, a riscuotere cedole e capitale in dollari. Deroga che secondo le indiscrezioni riportate da Bloomberg, questa volta il dipartimento del tesoro americano potrebbe non concedere.

gov. Banca di Russia ansa
gov. Banca di Russia

I 600 miliardi della Russia in oro e valuta
La Russia può contare ancora su riserve valutarie ed in oro, stimate come pari ad oltre 600 miliardi di dollari, oltre a continuare ad incassare un miliardo di dollari al mese, grazie alle esportazioni energetiche (gas e petrolio soprattutto). Al momento le sanzioni occidentali hanno "congelato" circa 300 miliardi, secondo quanto sostenuto da Elvira Nabiullina, governatore della Banca centrale della Federazione Russa.


Proprio a fine Aprile, la Nabiullina si era detta convinta che un default "è fuori discussione", ribadendo che il paese stava "preparando tutte le iniziative legali che si renderanno necessarie, per ottenere lo scongelamento delle riserve valutarie e di oro bloccate all'estero, in seguito alle sanzioni", questo nel caso che gli Usa non concedano altre deroghe per il pagamento del debito.

Ora la decisione anticipata da Bloomberg, che - se confermata - costringerebbe la Russia a tentare di sbloccare i fondi congelati, ed attingere alle riserve a cui ancora ha accesso.

L'esterno di un ufficio di money exchange a Mosca Ansa
L'esterno di un ufficio di money exchange a Mosca

Cosa succede se uno stato va "in default"
Quando una nazione si trova in default, significa che non è in grado di restituire quanto è stato investito, con conseguenze devastanti per l’economia: in sostanza lo stato non è in grado di far fronte ai suoi obblighi finanziari, a risentirne in primis sono le banche ed i servizi pubblici - stipendi per ministeri, scuole, ospedali, università e via dicendo - così come diventa quasi impossibile l'acquisto di beni o servizi dall’estero. Il tasso di inflazione, come quello di disoccupazione e di indebitamento, salgono alle stelle: in sostanza il default è sinonimo di fallimento di un paese.