Lotta al Covid

Corea del Nord, l'esercito distribuisce le medicine. Aerei in Cina per fare scorta

Quasi un milione e mezzo di persone con la "febbre" e 56 morti da quando il Paese ha annunciato il primo caso di Covid dall'inizio della pandemia. Il virus potrebbe essere stato portato dai contrabbandieri

Corea del Nord, l'esercito distribuisce le medicine. Aerei in Cina per fare scorta
Ansa
La lotta alla pandemia in Corea del Nord: Pyongyang schiera l'esercito

La Corea del Nord ha mobilitato l'esercito per distribuire medicine alla popolazione e ha schierato più di diecimila operatori sanitari che hanno il compito di rintracciare potenziali pazienti dopo aver annunciato il primo focolaio di Covid nel Paese. 

Il Centro per la prevenzione delle epidemie ha segnalato altre 269.510 persone con sintomi di febbre che portano il totale dei “malati” a 1,48 milioni, mentre il bilancio dei decessi tocca quota 56.

L'agenzia di stampa Kcna continua a parlare di "epidemia febbrile" senza specificare quante persone siano effettivamente risultate positive al Covid. Ma sono state diffuse delle animazioni che spiegano che cos'è la variante Omicron e quali cautele adottare come l'igiene delle mani e l'uso di dispositivi di protezione. L'origine della febbre potrebbe essere legata alle attività di commercio clandestino e di contrabbando al confine con la Cina colpita da nuovi focolai.

In Corea del Nord non ci sono vaccini e anche la capacità di testare la popolazione è limitata e ciò rende difficile se non impossibile valutare quanto rapidamente si stia diffondendo la malattia e verificare il numero di casi confermati e i decessi.

"I numeri sono inaffidabili, ma il numero di persone che hanno la febbre è preoccupante", ha affermato Lee Jae-gap, professore di malattie infettive presso la Università di Medicina di Chuncheon in Corea del Sud. Secondo Lee, Pyongyang potrebbe nascondere le cifre ufficiali per evitare una crisi politica. 

Una farmacia a Pyongyang Ap
Una farmacia a Pyongyang

Dopo che lo stesso leader Kim Jong-un ha visitato le farmacie lungo il fiume Taedong, anche altri membri di spicco del potente Politburo del Partito dei Lavoratori hanno fatto delle ricognizioni per controllare l'offerta e la domanda di farmaci. Insegnanti, sanitari e studenti di medicina sono stati incaricati di “visitare” quante più persone possibili per tracciare la catena di contagio.

Kim Jong-un visita una farmacia a Pyongyang Ap
Kim Jong-un visita una farmacia a Pyongyang

Sebbene Pyongyang sembri vuota, senza traffico anche nelle ore di punta, nella capitale, come in ogni città, è consentito lavorare anche se adottando tutte le precauzionni del caso e per un numero limitato di ore e persone. Le fabbriche e i negozi di alimentari sono rimasti aperti.

Pyongyang in lockdown è deserta. Questa è Ryomyong street Ap
Pyongyang in lockdown è deserta. Questa è Ryomyong street

Alcuni filmati forniti dall'agenzia di stampa ufficiale del Nord, KCNA, che non possono essere verificati, mostrano i dipendenti di una fabbrica di prodotti per l'igiene dentale di Pyongyang lavorare con indosso le mascherine.

"Abbiamo adottato misure pratiche per garantire che la produzione continui normalmente. Lanceremo una campagna per far spiegare ai nostri dipendenti quanto sia importante la nostra fabbrica per la vita delle persone , in modo che tornino attivamente al lavoro e la produzione possa continuare come di consueto”, dice l'ingegnere capo Mun Gyong-sun.

Operai in una fabbrica di dentifrici a Pyongyang Ap
Operai in una fabbrica di dentifrici a Pyongyang

I farmaci che attualmente vengono impiegati in Corea del Nord per contrastare il virus sono soprattutto antidolorifici e antifebbrili come l'ibuprofene, l'amoxicillina e altri antibiotici a volte sono prescritti per infezioni batteriche secondarie. Il Paese incoraggia anche “rimedi casalinghi come gargarismi di acqua salata”. 

Sembra che la Corea del Nord abbia inviato in Cina aerei per fare scorta di forniture mediche. Tre aerei Air Koryo sono decollati diretti alla città cinese di Shenyang, per poi tornare con farmaci a bordo, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Secondo NK News - cha ha sede in Corea del Sud - le immagini satellitari hanno registrato un'attività insolita nell'aeroporto internazionale di Pyongyang. Sia il Sud che la Cina hanno offerto aiuti e sostegni al Nord dove, secondo l'Oms, il virus potrebbe diffondersi rapidamente.

La Corea del Sud segue con attenzione le notizie sulla diffusione del virus al Nord Ap
La Corea del Sud segue con attenzione le notizie sulla diffusione del virus al Nord

Secondo Ma Cho Han Bum, analista del Korea Institute for National Unification di Seoul, non è impossibile che la Corea del Nord accetti l'aiuto del Sud: le consegne attraverso il confine terrestre sarebbero più veloci rispetto a quelle in arrivo dalla Cina e i vaccini in uso al Sud sembrano dare maggiori garanzie. 

Ma di cosa ha più bisogno in questo momento il Nord? Gli esperti sono divisi. Alcuni suggeriscono che la soluzione migliore sia l'invio di 60 - 70 milioni di dosi di vaccino per inoculare più volte la popolazione. Altri affermano che è la Corea del Nord ha più bisogno di kit di test, mascherine e farmaci antipiretici e disinfettanti. I vaccini servirebbe a immunizzare i soggeti ad alto rischio come anziani e fragili,  ha spiegato Jung Jae-hun, professore di medicina preventiva presso la Gachon University della Corea del Sud. "Combattere il COVID-19 richiede capacità di testare, curare e vaccinare. Il problema non può essere risolto se gli aiuti non sono a 360°.