Monitoraggio Gimbe

Covid: in discesa i contagi, le terapie intensive e i ricoveri ordinari

Ma la circolazione virale è elevata: “Mantenere le mascherine al chiuso ancora fondamentale per proteggersi”. Quarta dose per anziani e fragili a rilento

Covid: in discesa i contagi, le terapie intensive e i ricoveri ordinari
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Ricoveri in ospedale in lenta diminuzione per i malati covid

Dopo i dati della Fiaso, buone notizie sul fronte Covid anche dal monitoraggio settimane Gimbe. 

Nella settimana dal 27 aprile al 3 maggio i nuovi casi sono scesi sotto quota 400 mila e solo in cinque province l’incidenza supera 1.000 casi per 100.000 abitanti.


“Tutti gli indicatori – ha commentato il presidente Nino Cartabellotta – sono sostanzialmente in una fase di plateau con lieve tendenza discendente. Tuttavia, indipendentemente dallo spartiacque normativo del 1° maggio, la circolazione del virus rimane molto elevata, oltre che ampiamente sottostimata: più di 56 mila nuovi casi in media al giorno, tasso di positività dei tamponi antigenici al 16% e quasi 1,2 milioni di positivi. Ecco perché, indipendentemente da obblighi e raccomandazioni, mantenere la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e/o poco aerati, rimane una strategia indispensabile per ridurre la circolazione virale e proteggersi dal contagio”.


Nuovi contagi: in 18 Regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -0,7% del Veneto al -18% del Lazio), mentre si registra un incremento Lombardia (+0,7%), Friuli-Venezia Giulia (+5%) e Piemonte (+7,4%). Rispetto alla settimana precedente, in 24 Province si rileva un aumento percentuale dei nuovi casi, in 83 una riduzione. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 92 Province, di cui 5 registrano oltre 1.000 casi. 


“Dopo il rimbalzo della scorsa settimana – ha dichiarato Cartabellotta– tornano a scendere i nuovi casi settimanali (8,9%), che si attestano a quota 395 mila con una media mobile a 7 giorni di 56 mila casi giornalieri, a fronte di un numero stabile di tamponi totali”.


Mentre rimane sostanzialmente stabile il numero dei tamponi totali “sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – il numero dei posti letto occupati da pazienti COVID scende ancora in terapia intensiva (-10,5%) e, dopo la battuta di arresto della scorsa settimana, anche in area medica (-6,1%)”.
In dettaglio in area critica al 3 maggio si registrano 366 posti letto occupati; in area medica, invece, dopo il picco di 10.328 registrato il 26 aprile, i posti letto COVID sono scesi a quota 9.695 il 3 maggio. Al 3 maggio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 15% in area medica e 3,9% in area critica. 14 Regioni superano la soglia del 15% in area medica, con l’Umbria che raggiunge il 33,2%, mentre tutte le Regioni si collocano sotto la soglia del 10% per l’area critica. 
Si registra poi un lieve calo sul fronte dei decessi: 962 negli ultimi 7 giorni (di cui 98 riferiti a periodi precedenti), con una media di 137 al giorno rispetto ai 148 della settimana precedente.


Fronte vaccini: al 4 maggio  l’88,1% della platea ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’86,5% ha completato il ciclo vaccinale.

Nella settimana 27 aprile-3 maggio si riduce ancora il numero di nuovi vaccinati: 5.982 rispetto ai 6.408 della settimana precedente (-6,6%). Torna a scendere tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 1.659 (-16,4% rispetto alla settimana precedente) . 
Al 4 maggio (aggiornamento ore 06.16) sono 6,89 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino.
 

Vaccini e terza dose. Il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell’82,5% con nette differenze regionali: dal 76,9% della Sicilia all’86,6% della Valle D'Aosta. Sono 8,32 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster.

Quarta dose alle persone immunocompromesse. Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 16,9% con nette differenze regionali: dal 2,9% del Molise al 57,1% del Piemonte.
Quarta dose per gli over 80, fragili (60-79 anni) e ospiti RSA.  il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 5,6% con nette differenze regionali: dall’1,6% della Calabria all’11,1% dell’Emilia-Romagna. 


“Nell’ambito di un generalizzato flop delle quarte dosi nelle persone immunocompromesse – commenta Cartabellotta – le inaccettabili diseguaglianze regionali dimostrano da un lato l’efficacia delle strategie di chiamata attiva dall’altra l’immobilismo organizzativo della maggior parte delle Regioni. Ça va sans dire che rispetto all’ulteriore platea di 4,2 milioni di persone candidate a ricevere la quarta dose già emergono nette differenze tra Regioni, oltre che una partenza al ralenti delle somministrazioni”.