Il nostro ambasciatore a Mosca convocato dal ministero degli Esteri russo

Draghi "L'espulsione dei nostri diplomatici è un atto ostile ma tenere aperti i canali del dialogo"

La Russia ha espulso 27 diplomatici spagnoli e 34 francesi come ritorsione per l'analogo provvedimento preso dai rispettivi governi

Draghi "L'espulsione dei nostri diplomatici è un atto ostile ma tenere aperti i canali del dialogo"
(GettyImages)
Cremlino, Mosca

"La prima riflessione che viene in mente è che non bisogna assolutamente  interrompere i canali diplomatici, è chiaramente un atto ostile anche in risposta alle  nostre espulsioni, ma è a un atto ostile anche verso l'Unione europea perché sono stati espulsi anche i diplomatici francesi, spagnoli". Così il premier Mario Draghi, nella  conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi con la premier finlandese Sanna Marin,  commentando l'espulsione di 24 diplomatici italiani dalla Russia.   

"Ma questo -  aggiunge - non deve assolutamente portate a una interruzione dei canali diplomartici  perché è attraverso quei canali che, se ci si riuscirà, si arriverà alla pace ed è questo che noi vogliamo".

L'ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, è arrivato al ministero degli Esteri russo, dove è stato convocato per essere informato delle misure di risposta all'espulsione di diplomatici russi dall'Italia. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti, pubblicando un video dell'arrivo del capo missione al ministero.

"L'Italia prende atto della decisione della Federazione Russa di  espellere 24 membri delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e  dell'Ufficio ICE nella Federazione Russa. Il personale oggetto del provvedimento ha sempre esercitato le proprie funzioni nel pieno rispetto della Convenzione di Vienna  sulle relazioni diplomatiche. Nel ribadire la ferma condanna per l'aggressione  all'Ucraina da parte della Federazione Russa, l'Italia - si legge in una nota della Farnesina - chiede con forza un immediato cessate il fuoco che ponga fine alle  sofferenze della popolazione civile e garantisca l'avvio di negoziati concreti per una  soluzione politica e sostenibile del conflitto".

Una "decisione attesa" è questo il commento del ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio riguardo il provvedimento preso da Mosca. "Voglio dire - ha dichiarato il ministro - che era una reazione attesa da parte della Russia, perchè agisce per reciprocità. E' successo ad altri partner, come la Francia, alla Germania sono stati espulsi quaranta diplomatici, i Paesi Bassi ne avevano mandati via diciassette e la Russia ne ha espulsi quindici, questo non vuol dire che i canali diplomatici sono interrotti. Non sono tutti diplomatici, ci sono funzionari con passaporto diplomatico".

 "Sono convinto - ha aggiunto - che la nostra ambasciata a Mosca sarà sempre più importante per mantenere il canale aperto con le istituzioni russe, il nostro obiettivo resta una soluzione diplomatica, lasciare un canale aperto con Mosca per arrivare a un cessate il fuoco".

Il ministero degli Esteri russo precisa che: "Sono state le azioni apertamente ostili e immotivate" dell'Italia, con l'espulsione di 30 diplomatici russi il mese scorso, a portare alla risposta di Mosca con l'analoga misura presa oggi nei confronti di 24 diplomatici italiani. Questo si legge nel comunicato ufficiale che conferma che “i 24 dipendenti delle istituzioni diplomatiche e consolari italiane in Russia dichiarati personae non gratae dovranno lasciare il Paese entro otto giorni”.

 

Ma la Russia non ha espulso solo io diplomatici italiani: è toccato anche a Francia e Spagna.

L'ambasciatore francese in Russia è stato convocato questa mattina al ministero degli Esteri russo e ha ricevuto una nota in cui si afferma che "34 dipendenti delle istituzioni diplomatiche francesi in Russia sono stati dichiarati personae non gratae". I 34 dovranno lasciare la Russia entro due settimane. Si tratta di un provvedimento di ritorsione a seguito dell'espulsione, da parte della Francia ad aprile, di 41 diplomatici russi che secondo essa svolgevano attività di spionaggio sotto la copertura della propria ambasciata, specificando che le sanzioni rientravano in "un approccio europeo". Astretto giro è arrivata da Parigi la "ferma condanna" dell'espulsione dei propri diplomatici dalla Russia.

La Russia ha espulso anche 27 diplomatici  spagnoli come ritorsione per l'analogo provvedimento preso dal governo di Madrid nei confronti di diplomatici russi, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Mosca, che in una nota ha dichiarato “personae non gratae” 27 dipendenti dell'ambasciata spagnola a Mosca e del consolato generale a San Pietroburgo. I diplomatici dovranno  lasciare la Russia entro 7 giorni dalla data di consegna della nota  all'ambasciatore, M. Gomez Martinez.