Dopo il Consiglio europeo straordinario

Draghi: "Momento di massimo impatto delle sanzioni alla Russia sarà dall'estate"

Il presidente del Consiglio ha parlato anche dell’accordo sul petrolio: “L’accordo è stato un successo, perché immaginare di essere uniti su un embargo di circa il 90% del petrolio russo, fino a qualche giorno fa, non sarebbe stato credibile"

Draghi: "Momento di massimo impatto delle sanzioni alla Russia sarà dall'estate"
(Ansa)
Mario Draghi durante una conferenza stampa a seguito del Vertice europeo a Bruxelles, Belgio

“È stato un Consiglio europeo un po’ lungo ma dei cui risultati possiamo essere soddisfatti”. Sono queste le prime parole del premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del vertice europeo a Bruxelles.

“Si è parlato di Ucraina, il Consiglio Ue ha riaffermato l’unità d’azione dell’intera alleanza, abbiamo ribadito come la Russia non debba poter vincere la guerra e come l’Ucraina sceglierà la pace che vuole, anche perché forzata non sarebbe sostenibile, posto sia possibile”, ha aggiunto Draghi. 

Il presidente del Consiglio ha parlato anche dell’accordo sul petrolio. “L’accordo è stato un successo, perché immaginare di essere uniti su un embargo di circa il 90% del petrolio russo, fino a qualche giorno fa, non sarebbe stato credibile. È stato un successo completo”, ha detto. 

Per quanto riguarda il nostro Paese in riferimento a questo accordo, il premier ha fatto sapere che l’Italia “non esce penalizzata dall’intesa, anche per noi l’obbligo di non importare petrolio russo scatterà alla fine dell’anno, e quindi saremo come tutti gli altri”. 

“Il momento di massimo impatto di tutte le sanzioni fin qui approvate” nei confronti della Russia “sarà da questa estate in poi”, ha fatto sapere il premier. Che poi, rispondendo a chi gli chiedeva se l’Ue sia consapevole che, pagando il gas russo, sta finanziandola guerra di Mosca, ha risposto: “È una situazione frustrante, di grande imbarazzo ma non si può fare altrimenti…”.

Poi Mario Draghi, rispondendo ad una domanda sull’ipotesi del viaggio di Matteo Salvini a Mosca, ha spiegato che “il governo quando si è formato, e sono stato chiarissimo, è un governo fermamente collocato nell’Ue, nel rapporto storico transatlantico. E si è mosso sempre su questo binario e continua a muoversi. È allineato coni partner del G7 e intende continuare su questa strada. Questo è quanto, non si fa spostare da queste cose”.

“Quello che ho detto anche al Copasir – ha poi aggiunto riguardo all’eventuale viaggio di Salvini in Russia- è che l’importante è che siano rapporti trasparenti”.

Per quanto riguarda, invece, l’inflazione, il premier ha fatto sapere che “crea dei trasferimenti di ricchezza, penalizza i settori più bassi, più poveri. Il governo finora ha speso già circa 30 miliardi proprio per mitigare l'effetto dei prezzi dell’energia sulle famiglie più vulnerabili e c'è stato un intervento anche sulle imprese. Continueremo a fare tutto quello che è necessario per aiutare i deboli e cercare anche di aiutare la produttività delle imprese”. 

Sul RePowerEu Draghi ha precisato che “non ci sono nuovi stanziamenti ma ci sono stanziamenti decisi in passato e che sono rilevanti. Secondo per il prossimo Consiglio europeo si discuterà anche di questo aspetto e bisogna essere però precisi su come usare questi fondi”, ha detto, facendo presente che “ci sono vari Paesi che pensano di usare questi fondi oltre a noi”.

In riferimento a una possibile assegnazione dello status di candidato per l’Ue all’Ucraina già al Consiglio europeo di giugno, il premier ha spiegato che “lo status di candidato trova l’obiezione di quasi tutti i grandi Stati dell’Ue, tutti direi, esclusa l’Italia. Lo status di candidato al momento non è prevedibile per l’opposizione di questi Paesi, ma immaginare un percorso rapido sì e mi sembra che anche la Commissione sia d’accordo” su questa prospettiva. 

Al termine del Consiglio straordinario è intervenuta anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha fatto sapere che “la Russia ha interrotto le forniture di gas a cinque stati membri: la risposta all’uscita dagli idrocarburi russi è RePowerEu”.

Le scorte di gas in Unione Europea sono al 41%, un livello più alto rispetto allo stesso periodo l’anno scorso”, ha detto von der Leyen. 

La presidente della Commissione Europea ha poi informato che “il sesto pacchetto di sanzioni morde forte, distruggerà la capacità di Vladimir Putin di finanziare la sua guerra”.

“Di fronte alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, gli stati membri dell’Ue si uniscono per rafforzare la difesa, garantire un approvvigionamento energetico affidabile e sostenibile e mobilitarsi contro l’emergente crisi alimentare globale”, ha aggiunto. 

La crisi alimentare è solo colpa di Mosca, senza la guerra non l’avremmo, dobbiamo ripeterlo: Mosca non solo blocca l’export del grano ma bombarda i magazzini, mina i campi coltivabili. Non abbiamo sanzioni su cibo e prodotti agricoli, i Paesi terzi hanno accesso ai fertilizzanti russi”, ha precisato la presidente della Commissione Europea, sottolineando che la “disinformazione russa” mira a far cadere la responsabilità dell’aumento dei prezzi sull’Occidente.