Equiparato a omicidio aggravato

El Salvador, una donna condannata a 30 anni di carcere per un aborto spontaneo

Il piccolo Paese dell'America centrale ha una delle legislazioni più restrittive al mondo sull'aborto che prevede pene anche in caso in cui l’interruzione di gravidanza avvenga per cause naturali

El Salvador, una donna condannata a 30 anni di carcere per un aborto spontaneo
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El Salvador manifestazioni aborto

Aveva avuto un aborto spontaneo nel mezzo di un’emergenza ostetrica: per questo motivo è stata condannata a 30 anni di carcere

È una storia di diritti umani negati quella che arriva da El Salvador, piccolo Paese dell’America Centrale, uno dei Paesi con la legislazione più restrittiva al mondo sull'aborto che prevede pene anche in caso in cui l’interruzione di gravidanza avvenga per cause naturali. 

L’interruzione di gravidanza è equiparata all’omicidio aggravato, anche in caso di aborto spontaneo.

La donna, identificata solo con il nome di Esme, aveva avuto un aborto nel 2019 e lunedì è stata condannata a 30 anni di carcere.

Da quel giorno di tre anni fa, quando si era recata in ospedale per problemi di salute, è stata tenuta in custodia cautelare per due anni. È stata rilasciata solo a ottobre del 2021, fino alla sentenza di lunedì. 

“La sentenza (...) è un duro colpo sulla strada per superare la criminalizzazione delle emergenze ostetriche che, come ha già sottolineato la Corte interamericana dei diritti umani, devono essere trattate come problemi di salute pubblica”, ha affermato Morena Herrera, presidente dell’organizzazione Citizen Group for the Depenalization of Abortion.