75° edizione

Festival del cinema di Cannes: Palma d'oro a Triangle of Sadness di Ruben Ostlund

Il Premio per la migliore interpretazione femminile al 75° festival di Cannes è stato vinto da Zar Amir Ebrahimi in “Holy Spider” (Les nuits de Mashhad) di Ali Abbasi

Festival del cinema di Cannes: Palma d'oro a Triangle of Sadness di Ruben Ostlund
Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: Ruben Ostlund, Palma d'Oro per "Triangle of sadness",

La Palma d'oro della 75esima edzione del Festival del Cinema di Cannes è andata a "Triangle of Sadness" di Rubel Östlund. A comunicarlo al Grand Theatre Lumiere del Palazzo del Festival, la giuria di Vincent Lindon, composta da Noomi Rapace, Jeff Nichols, Ladj Ly, Rebecca Hall, Deepika Padukone, Jasmine Trinca, Joachim Trier e Asghar Farhadi. 

Questi gli altri premi assegnati. 

Il Premio della Giuria ex aequo è andato a "Stars at Noon" di Claire Denis. 

Il vincitore del Grand Prix è Lukas Dhont per "Close". 

Park Chan-Wook ha ricevuto il Premio per la regia per il film "Decision to leave". 

"Tori e Lokita" dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne ha ricevuto il Premio speciale della 75esima edizione. 

Il Premio della giuria è andato ex aequo a "Le otto montagne" di Charlotte Vandermeersch, Felix Van Groeningen, e a "Eo" di Jerzy Skolimowski.

Il premio per il migliore attore è andato a Song Kang-Ho per "Broker" di Kore-Eda Hirokazu. 

Il Premio per la migliore attrice è stato vinto da Zar Amir Ebrahimi in Holy Spider di Ali Abbasi. 

Il premio per la migliore sceneggiatura se lo è aggiudicato "To boy from heaven" di Tarik Saleh.

La Camera d'or, il premio per la migliore opera prima è andato a War Pony di Gina Gammel e Riley Keough, presentato nella selezione ufficiale di "A Certain regard". A "Plan 75" di Hayakawa Chie è andata la menzione speciale.

Migliore attrice Zar Amir Ebrahimi per Holy Spider

Il Premio per la migliore interpretazione femminile al 75° festival di Cannes è stato vinto da Zar Amir Ebrahimi in “Holy Spider” (Les nuits de Mashhad) di Ali Abbasi.

Zar Amir Ebrahimi, che ha appena vinto la Palma come miglior attrice in Holy Spyder e diventata famosa per la serie televisiva Nargess, andata in onda in Iran nel 2006, è stata travolta da uno scandalo sessuale l'anno dopo, al culmine della fama. È stato diffuso, infatti, un video che la riprendeva mentre faceva sesso con un giovane e conteneva le scene più intime della sua vita: un episodio che ha devastato la vita professionale, bloccando la sua carriera nel cinema e nella televisione iraniani. Pur avendo negato le accuse mosse contro di lei, è stata condannata al carcere dal tribunale e ha lasciato l'Iran per la Francia prima che venisse reclusa. 

Cannes: migliore attrice Zar Amir Ebrahimi per Holy Spider Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: migliore attrice Zar Amir Ebrahimi per Holy Spider

“War Pony” vince la Camera d'Or

Il film "War Pony", che racconta i destini intrecciati di due ragazzi che vivono in una riserva di nativi americani, ha vinto la Camera d'Or al 75° Festival di Cannes. Presentato a Un Certain Regard, questo è il primo film di Gina Gammel e Riley Kough, nipote di Elvis Presley. "Mi sento come se stessi per svenire. È uno dei film importanti e speciali di quest'anno, ed è meraviglioso che venga riconosciuto come tale. È stato un sogno per noi fin da quando eravamo bambine", ha dichiarato Gina Gammel, ritirando il premio sul palco. L'ha dedicato a uno dei giovani attori che ha appena perso la madre. "War Pony" segue il destino di Bill, 23 anni, che cerca di sbarcare il lunario, e Matho, 12 anni, desideroso di diventare uomo, che vivono in un quartiere disagiato del South Dakota. 

Cannes: Gina Gammell ritira la Camera d'Or per 'War Pony' vince Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: Gina Gammell ritira la Camera d'Or per 'War Pony' vince

Premio per la sceneggiatura a Boy From Heaven

Il premio per la sceneggiatura al 75° festival di Cannes è stato vinto da Boy From Heaven (walad min al janna) di Tarik Saleh. 

Migliore attore Song Kang-ho per Broker 

L'attore protagonista di “Parasite”, la star del cinema coreano Song Kang-ho, protagonista di “Broker” del giapponese Kore-Eda Hirokazu vince il premio come miglior attore al 75° festival di Cannes.  

Cannes: Song Kang-ho, miglior attore per "Broker" Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: Song Kang-ho, miglior attore per "Broker"

Premio giuria ex aequo a “Le otto montagne” e “Eo” 

Il premio della giuria al 75° festival di Cannes è stato vinto ex aequo da Le otto montagne di Charlotte Vandermeersch, Felix van Groeningen, e da Eo di Jerzy Skolimowski.

Cannes: Jerzy Skolimowski, premio della giuria per 'EO' Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: Jerzy Skolimowski, premio della giuria per 'EO'

Le otto montagne

Tutta la sterminata letteratura sulla montagna, sulla sua forza iniziatica, di cambiamento, crescita è sullo sfondo di “Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Premio della Giuria al 75° Festival di Cannes (ex aequo con EO di Jerzy Skolimowski). 

Un film sicuramente dall'animo green, sulla capacità di trasformazione della natura, ma anche sull'amicizia vera e al di là di tutto. Tratto dall'omonimo libro di Paolo Cognetti (edito da Einaudi, vincitore del Premio Strega nel 2017) vede al centro della storia proprio la lunga amicizia tra Pietro e Bruno fin da quando sono giovanissimi. Il primo è un ragazzino di città che si reca in montagna, a Grana in Valle d'Aosta, solo per le vacanze estive, mentre Bruno è un pastore, uno che in mezzo ai monti ci vive tutto l'anno ed è di casa tra i boschi anche di notte. 

Il padre di Pietro (Filippo Timi) ha cementato l'amicizia tra loro portando spesso con lui il più selvatico Bruno in giro per lunghe escursioni tra vette e ghiacciai. Passa il tempo e Pietro (Luca Marinelli) e Bruno (Alessandro Borghi) sono ormai adulti e questa volta a rinnovare la loro amicizia è ancora il padre di Pietro. Quest'ultimo si è fatto promettere che alla sua morte Bruno avrebbe restaurato una baita ad alta quota, un impegno che l'affidabile Bruno porterà avanti coinvolgendo Pietro che neppure sapeva di questo lascito. Per i due fratelli-amici questa sarà l'occasione per diventare anche più legati, si tratterà di rimettere in sesto una baita di alta montagna, un po' come la torre di Milarepa, tra mille difficoltà. 

Se la casa unirà ancora di più i due amici i loro percorsi sono destinati però a dividersi. Pietro cercherà la sua montagna in Tibet, Bruno non lascerà mai i monti di Grana cercando anche una compagna e un figlio. Ma è solo un attimo in lui prevarrà quella ricerca di assoluto e questo fine alla fine arrivando, lui solo, sulla cima del monte Sumeru. E questo solo per citare il libro di Paolo Cognetti che dice: "Un vecchio nepalese disegna nel terreno una ruota divisa da otto raggi, poi afferma: 'Noi diciamo che al centro del mondo c'è un monte altissimo, il Sumeru. Intorno al Sumeru ci sono otto montagne e otto mari. Questo è il mondo per noi'. E aggiunge, indicando il centro: 'Avrà imparato di più chi ha fatto il giro delle otto montagne, o chi è arrivato in cima al monte Sumeru?". Questo l'interrogativo del film.

Cannes, il photocall del film "Le otto montagne" EPA/Guillaume Horcajuelo
Cannes, il photocall del film "Le otto montagne"

Premio speciale a Tori e Lokita dei Dardenne

Il premio speciale della 75ma edizione del festival di Cannes è andato a Tori e Lokita dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne. 

Premio per la regia a Park Chan-Wook 

Il premio per la regia al 75° festival di Cannes è stato vinto da Park Chan-Wook per il film Decision to Leave. 

Cannes: Park Chan-wook, miglior regista per "Decision to Leave" Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: Park Chan-wook, miglior regista per "Decision to Leave"

Grand Prix ex aequo a Close e Stars at Noon

I film "Close", del regista belga Lukas Dhont, e "Stars at Noon", della regista francese Claire Denis, hanno vinto il Grand Prix ex aequo al 75esimo Festival di Cannes. Il premio viene consegnato dall'attore spagnolo Javier Bardem.

Cannes: Claire Denis , Grand Prix per Stars at noon Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: Claire Denis , Grand Prix per Stars at noon
Cannes: Lukas Dhont ed Eden Dambrine, Grand Prix per Close Joel C Ryan/Invision/AP
Cannes: Lukas Dhont ed Eden Dambrine, Grand Prix per Close

Palma d'oro a Triangle of Sadness di Ruben Ostlund 

La Palma d'Oro del 75° festival di Cannes è stata vinta da Triangle of Sadness di Ruben Ostlund. 

Il film, una commedia a tinte cupe, racconta la storia di una coppia di celebrity, Carl (Harris Dickinson) e Yaya (Charlbi Dean), che viene invitata a una crociera lussuosa per super ricchi. Per Ostlund si tratta della seconda Palma d'Oro in carriera dopo quella vinta nel 2017 conThe Square”.

Cannes, il photocall di "Triangle of sadness", Palma d'Oro 2022 EPA/SEBASTIEN NOGIER
Cannes, il photocall di "Triangle of sadness", Palma d'Oro 2022