La morte di Shireen Abu Akleh

Funerali della giornalista, il Patriarca cattolico: "Grave violazione dei diritti umani"

"Modalità ingiustificabili, violata la libertà di fede" ha detto Pizzaballa a proposito del comportamento della polizia israeliana. "Tensione fra Israele e Santa Sede" dichiara l'incaricato di affari della Delegazione apostolica in Terra Santa

Funerali della giornalista, il Patriarca cattolico: "Grave violazione dei diritti umani"
AP Photo/Maya Levin
Funerali della giornalista Shireen Abu Akleh

"Siamo sconvolti per le modalità ingiustificabili per quello che è accaduto e vogliamo denunciare e condannare in maniera chiara e inequivocabile", queste le parole del Patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa sul comportamento della polizia israeliana ai funerali della reporter di Al-Jazeera, Shireen Abu Akleh, riferendosi alla carica degli agenti contro chi portava la bara alle esequie. 

"Le ragioni di sicurezza non possono giustificare un evento di questo genere - ha aggiunto - , che colpisce la sensibilità della comunità cristiana e non solo, soprattutto in un momento così delicato come quello che stavamo vivendo".

Vescovi e i fedeli delle Chiese cristiane hanno "condannato la violenta intrusione della polizia israeliana nella processione funebre della giornalista uccisa mentre si dirigeva dall'ospedale San Giuseppe alla Chiesa greco-melchita". "La polizia - è scritto in un documento diffuso durante la conferenza stampa di oggi a Gerusalemme presieduta dal Patriarca latino - ha fatto irruzione in un ospedale cristiano, mancando di rispetto alla Chiesa, all'ospedale stesso e alla memoria della deceduta e costringendo i portatori di bara quasi a far cadere il feretro".  Nel documento viene inoltre sottolineato: "L'invasione della polizia israeliana e l'uso sproporzionato della forza, con l'attacco alle persone in lutto, i colpi con i bastoni, l'uso della granate fumogene, gli spari di pallottole di gomme, la paura per i pazienti dell'ospedale è una grave violazione delle norme e dei regolamenti, incluso la libertà di fede e i fondamentali diritti umani che devono essere rispettati in uno spazio pubblico". 

"Quanto accaduto venerdì scorso - si ricorda - ha ferito non solo la Comunità cristiana, le suore del San Giuseppe dell'Apparizione, proprietaria dell'ospedale, ma anche tutti i popoli che in questo posto hanno trovato e trovano ancora pace e ospitalità".

A commentare la vicenda è anche l'incaricato di affari della Delegazione apostolica in Terra Santa, padre Thomas Grysa, durante una conferenza stampa a Gerusalemme. La polizia israeliana "ha violato in maniera molto brutale" il diritto "alla libertà religiosa" della Chiesa durante i funerali della reporter Shireen Abu Akleh,  ha detto l'incaricato di affari della Delegazione apostolica in Terra Santa. Un diritto, ha spiegato, "incluso nell'accordo fondamentale tra Israele e Santa Sede".

"Questo episodio - ha aggiunto - costituisce un momento di tensione fra Israele e Santa Sede, anche se non è il primo".