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Gerusalemme, scontri ai funerali della giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh

La polizia israeliana interviene durante il trasporto a spalla del feretro, che rischia di cadere. Le immagini dalla tv araba e sui social documentano forti tensioni. Il Consiglio di Sicurezza Onu condanna all'unanimità la morte della cronista

Gerusalemme, scontri ai funerali della giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh
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Scontri durante funerali giornalista di Al jazeera

Sono state ore di tensione e scontri in Cisgiordania, tra feriti e minacce dalla Jihad islamica. A fare da miccia, i funerali di Shireen Abu Akleh, la giornalista di Al Jazeera uccisa durante uno scontro a fuoco due giorni fa nel campo profughi di Jenin. 

Al termine della funzione religiosa nella chiesa greco-melchita alla porta di Jaffa della Città Vecchia il feretro della reporter è stato seguito da una folla di migliaia di persone fino al vicino cimitero del Monte Sion, mentre le chiese vicine suonavano le campane. Il funerale si è poi concluso senza ulteriori incidenti.

Sulla dinamica della sua morte rimangono nettamente divise le versioni israeliane e palestinesi: per quest’ultimi si è sin da subito trattato di un omicidio a sangue freddo da parte dell’esercito antagonista. 

L'esercito israeliano ha reso noto oggi il risultato di un 'rapporto provvisorio' sulle circostanze della morte della reporter Shireen Abu Akleh e ha, invece, ribadito che ancora "non è possibile stabilire la origine dei fuoco che l'ha colpita". Il rapporto menziona due possibilità. La prima che sia stata raggiunta da un "fuoco massiccio, di centinaia di proiettili" indirizzato "in maniera non controllata" da miliziani palestinesi, da più angolazioni, verso veicoli militari israeliani in transito. 

La seconda, che sia stata invece raggiunta da uno di alcuni proiettili sparati da un militare israeliano, dalla fessura all'interno di una jeep. Questi aveva mirato ad un "terrorista" che sparava raffiche verso la jeep. "Esiste la possibilità che la giornalista si trovasse vicino al terrorista. In quel momento, era a 200 metri dalla jeep".   

Per scegliere una delle due possibilità - ha affermato l'esercito israeliano- occorre compiere una perizia balistica professionistica sul proiettile estratto dal corpo della giornalista". Ma finora da parte palestinese è giunto solo un rifiuto, lamenta l'esercito israeliano che in questa circostanza è tornato ad esprimere rammarico per la morte della donna. 

Le immagini, provenienti dalle pagine social ufficiali di Al Jazeera e di profili di cittadini privati, mostrano gli scontri tra la polizia e i palestinesi durante il passaggio del feretro, che ondeggia e rischia di cadere giù: colpite anche alcune delle persone attorno alla bara, portata a spalla.

L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce intanto che nell'ospedale locale sono arrivati 11 feriti uno dei quali, Daudal-Zubeidi, risulta essere grave. Si tratta del fratello di Zacharia al-Zubeidi, un miliziano di al-Fatah che mesi fa fu protagonista di una clamorosa fuga da un carcere israeliano e fu poi nuovamente catturato. Fonti locali aggiungono che nel campo profughi di Jenin si è verificato un black out totale della corrente elettrica ed i telefoni cellulari non funzionano: probabilmente, secondo le fonti, per un intervento dell'esercito israeliano. 

 

Tra le numerose critiche internazionali all'operato della polizia israeliana - tra cui quelle di Unione europea e Stati Uniti - c'è la presa di distanze della Farnesina, che esprime sgomento per le violenze e condanna “l'uso sproporzionato della forza” durante i funerali. 

Ieri la polizia israeliana aveva convocato il fratello della giornalista, Adnan Abu Akleh, per concordare lo svolgimento del funerale, ma a quanto pare questi ha opposto un rifiuto. Intanto, resta elevata la tensione a Jenin, la città della Cisgiordania settentrionale da dove negli ultimi due mesi sono partiti diversi palestinesi che hanno compiuto sanguinosi attentati in Israele. 

 


Scontri a fuoco fra miliziani e reparti dell'esercito sono stati segnalati a Jenin, attorno alla casa di un ricercato e a Brukin (Nablus). Presso Ramallah un palestinese è stato ferito dai soldati, secondo il portavoce militare, dopo che con una grossa pietra aveva mandato in frantumi il parabrezza di un'auto israeliana in transito e aveva cercato poi di assalire i passeggeri armato di un coltello. 

Sempre a Jenina questa mattina è stato ferito a morte un poliziotto israeliano: Noam Raz, 47 anni, stando a quanto riportato dal portavoce della polizia è stato colpito durante una operazione "contro terroristi armati". Raz era membro dell'unità antiterrorismo della polizia (Yamam). 

Il premier Naftali Bennett ha detto "che è morto un eroe, un combattente coraggioso che ha rischiato la vita in un'operazione antiterrorismo".