"Unità contro Putin"

Draghi al G7: "Sostegno all'Ucraina, avanti con le sanzioni e rilanciare i negoziati"

Avanti con il sesto pacchetto di sanzioni, unità dei grandi nel sostegno al paese invaso ed impegno contro i rischi per la "sicurezza alimentare globale" derivati dal conflitto. I leader in videoconferenza: "Putin non deve vincere questa guerra"

Draghi al G7: "Sostegno all'Ucraina, avanti con le sanzioni e rilanciare i negoziati"
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Mario Draghi

"Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina e dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, ma allo stesso tempo dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati di pace". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al vertice straordinario in videoconferenza con i leader del G7. Ma torna in primo piano anche la preoccupazione per le conseguenze economiche a medio e lungo termine del conflitto sugli equilibri alimentari del pianeta: il G7 è chiamato "ad impegnarsi per aiutare quei paesi poveri che rischiano una crisi alimentare". Unità sulle sanzioni e verso l'embargo per il petrolio russo. Tutti i leader compatti: "Putin non deve vincere questa guerra contro l'Ucraina".

Il premier Draghi ha partecipato alla videoconferenza con il presidente americano Biden, il francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz, il premier britannico Johnson, quello canadese Trudeau, il giapponese Kishida, il presidente del Consiglio europeo, Michel e la presidente della Commissione europea von der Leyen, con la partecipazione del presidente ucraino Zelensky. L'incontro ha offerto l'occasione per commemorare la fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dalle sue atrocità. I leader hanno riaffermato "l'unità dei Paesi G7 nel condannare l'aggressione ingiustificata, da parte della Federazione Russa, nei confronti dell'Ucraina", che ha riportato - così in un comunicato congiunto al termine - "l'Europa agli orrori del secondo conflitto".

Diversificare le fonti energetiche
I leader del G7 hanno inoltre reiterato l'impegno a "diversificare le fonti energetiche riducendo in tal modo la dipendenza dagli approvvigionamenti russi", un impegno ribadito mentre però a Bruxelles il via libera al sesto pacchetto delle sanzioni della Ue contro Putin subiva un nuovo rinvio (sull'embargo al petrolio russo): ''Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina - ha detto Draghi - e dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia". 

Immagine d'archivio - Videoconferenza leader G7 AP/LaPresse
Immagine d'archivio - Videoconferenza leader G7

G7: "Mosca mette a rischio la sicurezza alimentare globale"
"Rafforzeremo i nostri sforzi per aiutare l'Ucraina a mantenere la produzione, in vista della prossima stagione del raccolto e dell'esportazione, anche per vie alternative". Lo annuncia la nota congiunta del G7, che spiega: "La guerra del presidente Putin sta provocando disagi all'economia globale, con un impatto sulla sicurezza delle forniture energetiche globali, dei fertilizzanti e delle scorte di cibo, e sul funzionamento della catena delle forniture globali in generale. I Paesi più vulnerabili sono colpiti nel modo più grave". 

"Putin non deve vincere questa guerra contro l'Ucraina"
"Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin - continuano i grandi dopo la videocall - non deve vincere questa guerra contro l'Ucraina: lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale". I leader del G7 si sono impegnati ad "aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti". Anche perché - scrivono - "le azioni di Putin in Ucraina rappresentano un'onta per la Russia e per il suo popolo".

Dal G7 complessivamente 27 miliardi per l'Ucraina 
"Insieme alla comunità internazionale abbiamo fornito e assicurato dall'inizio della guerra un sostegno aggiuntivo che supera i 24 miliardi di dollari", si legge nel comunicato diffuso dalla Casa Bianca al termine del meeting virtuale. E poi l'annuncio del varo di nuove, ulteriori risorse economiche per il paese invaso: "Nelle prossime settimane aumenteremo il nostro sostegno finanziario collettivo a breve termine per aiutare l'Ucraina a colmare le lacune finanziarie, e fornire servizi di base alla sua popolazione, sviluppando al contempo meccanismi per sostenere la ricostruzione a lungo termine, in collaborazione con le autorità ucraine e le istituzioni finanziarie  internazionali".        

Una donna di Bucha in quel che restava del suo cortile, il 5 aprile 2022 Alexey Furman/Getty Images
Una donna di Bucha in quel che restava del suo cortile, il 5 aprile 2022

Bielorussia "complice" della Russia
Nel comunicato congiunto si menziona anche il ruolo - non co-belligerante - della Bielorussia: "Non risparmieremo alcuno sforzo per ritenere il presidente Putin e gli artefici e complici di questa aggressione, compreso il regime di Lukashenko in Bielorussia, responsabili delle loro azioni in conformità con il diritto internazionale".

Collaborazione alle indagini sui crimini di guerra
"Accogliamo con favore e sosteniamo il lavoro in corso per indagare e raccogliere prove su questo, anche dal procuratore della Corte penale internazionale, dalla commissione investigativa indipendente incaricata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, e dalla missione di esperti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa".