Conseguenze della guerra

Il grano di Odessa: i porti chiusi in Ucraina stanno causando una crisi alimentare globale

L'allarme del Programma alimentare mondiale dell'Onu: "Quattrocento milioni di persone dipendono dal grano di Kiev". Il prossimo raccolto rischia di andare buttato

Il grano di Odessa: i porti chiusi in Ucraina stanno causando una crisi alimentare globale
World Food Programme
Operazioni di scarico di grano in un porto

Il Programma alimentare mondiale (Wfp), agenzia delle Nazioni Unite che ha sede a Roma, fa appello perché vengano riaperti i porti della zona di Odessa, in Ucraina meridionale, in modo che i prodotti agricoli del paese nonostante il conflitto possano essere esportate nel resto del mondo, prima che si arrivi a una crisi alimentare globale fuori controllo

“Oggi, i sili del grano ucraino sono pieni, mentre 44 milioni di persone in tutto il mondo stanno andando incontro alla fame. Dobbiamo riaprire i porti di modo che il cibo esca e entri dall'Ucraina. Ne ha bisogno il pianeta, perché centinaia di milioni di persone dipendono da queste forniture”, spiega il direttore esecutivo del Wfp David Beasley. “Il tempo sta finendo - aggiunge - e il costo dell'inazione sarebbe più alto di quanto chiunque possa immaginare. Esorto tutte le parti coinvolte a permettere che questo cibo parta dall'Ucraina per i luoghi dove ce ne è disperato bisogno, per scongiurare la minaccia incombente della fame”.

A causa della chiusura dei porti, milioni di tonnellate di grano sono fermi nei sili a Odessa e in altri porti ucraini sul Mare Nero. Altro grano è bloccato sulle navi impossibilitate a partire a causa della guerra.  Se non saranno riaperti i porti, inoltre, gli agricoltori ucraini questa estate non avranno possibilità di stoccare il prossimo raccolto: saranno costretti a buttarlo, mentre il resto del mondo continuerà a lottare con una crisi alimentare globale che è già catastrofica.

Secondo le stime del Wfp, in questo inizio 2022 sono 276 milioni le persone in tutto il mondo che stanno già soffrendo gravemente la fame. Un numero che potrebbe salire di altri 47 milioni, interessando particolarmente l'Africa sub-sahariana, se il conflitto in Ucraina proseguirà. Prima della guerra, gran parte della produzione alimentare dall'Ucraina (sufficiente per sfamare 400 milioni di persone) veniva esportata via mare. 

Negli otto mesi precedenti il conflitto quasi 51 milioni di tonnellate di grano sono transitate attraverso i porti. L'interruzione causata dalla guerra ha già spinto i prezzi sui mercati delle materie prime alimentari ben al di sopra dei massimi record raggiunti all'inizio di quest'anno. Nel mese successivo all'inizio della crisi, i prezzi all'esportazione di grano e mais sono aumentati rispettivamente del 22% e del 20%, oltre ai forti aumenti nel 2021 e all'inizio del 2022.

L'aumento dei prezzi dei generi alimentari, insieme all'impennata del costo del carburante, stanno facendo aumentare i costi operativi del Wfp fino a 71 milioni di dollari al mese, riducendo di fatto la sua capacità di rispondere alle crisi della fame in tutto il mondo. Con la stessa spesa avrebbe potuto garantire a quasi 4 milioni di persone una razione giornaliera per un mese.

operaio ara il grano nel villaggio di Husakiv, Ucraina occidentale (ApPhoto)
operaio ara il grano nel villaggio di Husakiv, Ucraina occidentale

La produzione ucraina potrebbe ridursi anche di un terzo, secondo uno studio realizzato attraverso immagini satellitari

Ma timori di una carenza globale di grano vengono anche da uno studio prodotto attraverso immagini satellitari e riportato dal Guardian, secondo cui la produzione dell’Ucraina potrebbe ridursi anche di un terzo nel 2022.

La società Kayrros venerdì ha pubblicato un’analisi, realizzata attraverso lo studio di dati satellitari, secondo la quale, nel 2022, nelle attuali condizioni, l’Ucraina ha il potenziale di produrre circa il 23% di grano in meno rispetto alla media dei 5 anni precedenti.

Ma con ulteriori interruzioni provocate dalla guerra, a questo punto molto probabili, e con i combattimenti concentrati nell'est, dove si trovano le principali regioni di coltivazione del grano, Kayrros prevede che il raccolto di grano potrebbe calare anche del 35%  rispetto al 2021.

L'anno scorso, l'Ucraina ha prodotto circa 33 milioni di tonnellate di grano, di queste 20 milioni sono state esportate, rendendolo il Paese il sesto esportatore a livello mondiale. Quest'anno, la produzione dovrebbe fermarsi a circa 21 milioni di tonnellate di grano.