Il nove maggio in Russia è tradizionalmente la giornata della grande festa con annessa parata per celebrare la Giornata della Vittoria. La vittoria è quella contro i nazisti tedeschi nella Seconda guerra mondiale. È una celebrazione molto sentita dal forte significato simbolico e di propaganda- A Mosca i preparativi si stanno tenendo da settimane e nella grande parata verranno schierati in pompa magna tutte le forze ed i mezzi migliori della macchina bellica russa.

Da giorni si diceva che questo glorioso giorno potesse diventare anche la celebrazione della conclusione vittoriosa della “grande operazione speciale in Ucraina” ma ormai sembra evidentente che così non potrà essere.
Anzi, le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, la cui indipendenza è stata appena riconosciuta dalla Duma, il parlamento russo, le autorità hanno annullato la parata e la marcia per la Giornata della Vittoria.

Lo ha comunicato Sergei Kiriyenko, dal 2016 primo vice-capo di gabinetto dell'Amministrazione Presidenziale di Vladimir Putin, nel corso di una manifestazione vicino al monumento della nonnina con la bandiera sovietica eretto a Mariupol.

Quel giorno arriverà e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass
Sergei Kiriyenko primo vice-capo di gabinetto dell'Amministrazione Presidenziale di Vladimir Putin
"La parata della vittoria e la marcia del reggimento immortale in questo giorno della vittoria a Donetsk e Lugansk è ancora impossibile da tenere”, ha detto nell’occasione Kiriyenko, “Ma quel tempo arriverà presto e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass".